Carissime Pieces, quest’oggi, a conclusione del blog tour dedicato al romanzo di Rona Persichetti, è in corso il review party e in questa recensione vi parlo delle mie impressioni sul romanzo dell’autrice, uscito il 23 maggio per Book Road, la piattaforma crowdfunding della Leone Editore. Un libro che avevo “puntato” già dalla raccolta fondi e quando ho ricevuto la mail dall’editore non ho potuto esimermi dal leggerlo e ho fatto bene. È stata una lettura davvero piacevole, quindi lo consiglio, e tra un attimo vi spiego perché.
CHOCOLATE & THE CITY
RONA PERSICHETTI
Data pubblicazione: 23/05/2019
Editore: Book Road Serie: standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: contemporary romance
Trama: Sara è una giovane e brillante donna di trentatré anni che, stanca del suo lavoro poco gratificante e sottopagato e delusa da una relazione amorosa finita malissimo, decide di cambiare vita trasferendosi a Londra. Dopo un periodo di difficoltà in cui, alla disperata ricerca di un lavoro, è costretta a vivere in un lugubre ostello, viene assunta in uno degli studi legali più prestigiosi della City e si trasferisce in un quartiere elegante insieme a una ragazza francese. Di lì a poco si innamora di un uomo italiano, anche lui professionista in carriera, e sembra che tutti i tasselli della sua vita siano tornati al giusto posto. L’apparenza però inganna…
L’autrice in queste pagine ha raccontato – tra ironia e serietà – la storia di Sara, un avvocato italiano che dopo tante insoddisfazioni lavorative e una grande delusione d’amore, si trasferisce nella capitale europea della vera multiculturalità, all’ombra del Big Ben: Londra.
Ad aiutarla nei momenti più bui c’è Rosa, una donna che incontra nelle prime settimane londinesi mentre è in pausa. La incontra in un giardino giapponese vicino all’ufficio e lì, grazie anche alla nuova amica, inizia un percorso di meditazione per non assuefarsi al nuovo, frenetico, stile di vita inglese.
È una storia caratterizzata da una certa stabilità e al di là dei piccoli e brevi passaggi che trovano il proprio climax nelle ultimissime pagine della storia, quando tutto si mette in discussione e tutto si chiarisce.
Uno stile interessante e che sa coinvolgere con garbo e semplicità.
Il materiale di riflessione contenuto tra le pagine certo poco non è e tra questo qualche piccola pecca l’ho percepita; ovviamente è un mio parere però il fatto di marcare tanto i vari stereotipi di come sono visti gli italiani all’estero e sulla freddezza inglese, mi ha quasi fatto storcere il naso, quasi, ci tengo a sottolinearlo. Per quanto i cliché abbiano un fondamento di verità, evidenziarli un po’ tutti non mi ha mai entusiasmata.
Ho però apprezzato che a un certo punto, sfruttando un gesto e le parole di Kevin, l’autrice abbia inserito una sorte di eccezione che conferma la regola.
Bello e dolce invece il colpo di scena che invece chiude la storia: una sorpresa che cambia la prospettiva del lettore e forse lascia un po’ interdetti, certo, ma è il degno finale che merita la protagonista.
È una lettura piacevole di uno spaccato di vita reale o comunque realistico e che coinvolge il lettore tra riflessioni e qualche risata che, ammettiamolo, non guasta proprio mai.
Cancello l’immagine di me e lui mentre facciamo gli scemi in riva al mare e quella in cui siamo al concerto degli U2; cancello i compleanni e i viaggi; cancello i nostri baci e i nostri sogni; le nostre promesse e quei meravigliosi tramonti. E lo faccio con rabbia, sempre più velocemente, con sempre più convinzione. Senza neanche soffermarmi a salutare quei ricordi per l’ultima volta, ma quasi odiandoli perché sono solo il simbolo di un enorme spreco di tempo. Di un enorme spreco d’amore.Sbarcata oltre Manica ha in mente solo due cose, anzi tre: trovare un lavoro in uno studio della City, prendere una casa a Notting Hill e adottare un gatto che chiamerà Frolly. Nei suoi progetti non contempla l’amore, che tuttavia arriva inaspettato e si chiama Daniele Lorenzini; anche lui è un legale ed è uno dei partner di uno studio che ha rifiutato la candidatura di Sara. Daniele è un uomo bellissimo, che vive a Londra da dieci anni e grazie al suo talento e al forte carisma, è una delle promesse dell’avvocatura inglese. I suoi modi di fare, la sua preparazione sia in ambito lavorativo che culturale, saranno una calamita per Sara che presto , contro ogni previsione, finirà per capitolare tra le braccia del ragazzo.
Inizio a mordicchiarmi il labbro inferiore. Ho la sensazione che voglia baciarmi; ho la sensazione che voglia baciarlo… E ho la sensazione che Londra non abbia mai visto un bacio più di quello.Ma sarà tutto così meraviglioso? Sara, passato il grande entusiasmo e le alte aspettative riposte nella metropoli inglese, troverà il proprio equilibrio?
Ad aiutarla nei momenti più bui c’è Rosa, una donna che incontra nelle prime settimane londinesi mentre è in pausa. La incontra in un giardino giapponese vicino all’ufficio e lì, grazie anche alla nuova amica, inizia un percorso di meditazione per non assuefarsi al nuovo, frenetico, stile di vita inglese.
Devi tornare ad ascoltarti, Sara. Non lasciare che sparisca il coraggio di esser chi sei veramente. Questa vita è un lunghissimo battito di ciglia.Rosa è un’esperta in materia e per l’avvocatessa italiana diventa non solo un’amica e confidente, ma anche mentore che le offrirà nuove prospettive dinnanzi a situazioni statiche e snervanti.
È una storia caratterizzata da una certa stabilità e al di là dei piccoli e brevi passaggi che trovano il proprio climax nelle ultimissime pagine della storia, quando tutto si mette in discussione e tutto si chiarisce.
Quando inizierai a rispettare te stessa, gli altri inizieranno a rispettarti. […] Tu sei la causa del modo in cui vieni trattata.L’autrice per questa narrazione un po’ contemporary romance, un po’ chick lit, ha scelto di dar voce alla sola protagonista. Scelta logica visto che è lei il fulcro di tutta la storia ed è su di lei ruotano gli eventi, diversamente non poteva essere.
Uno stile interessante e che sa coinvolgere con garbo e semplicità.
Il materiale di riflessione contenuto tra le pagine certo poco non è e tra questo qualche piccola pecca l’ho percepita; ovviamente è un mio parere però il fatto di marcare tanto i vari stereotipi di come sono visti gli italiani all’estero e sulla freddezza inglese, mi ha quasi fatto storcere il naso, quasi, ci tengo a sottolinearlo. Per quanto i cliché abbiano un fondamento di verità, evidenziarli un po’ tutti non mi ha mai entusiasmata.
Ho però apprezzato che a un certo punto, sfruttando un gesto e le parole di Kevin, l’autrice abbia inserito una sorte di eccezione che conferma la regola.
Altra regola molto importante è dire please. Sembra scontato ma non lo è. Se chiedi una cosa e non ci metti please alla fine, sei scortese. […] E in realtà, dovrebbe essere sempre così. In ogni lingua del mondo. È un fatto di gentilezza. Non di cultura.Al di là di questo ciò che mi ha spinto ad abbassare un po’ la valutazione è stato quell’inserire i dialoghi con alcune battute tradotte in italiano e altre in inglese. È come aver letto un libro tradotto dall’inglese in cui i dialoghi sono stati tradotti a metà. Anche l’uso dei vari termini soggetti all’uso intercalare mi ha un po’ stancato; forse resi in italiano non avrebbero avuto lo stesso effetto, ma sono stati un po’ stucchevoli.
La verità è che ogni cultura ha le sue caratteristiche e scoprirle è la vera bellezza del viaggio. Ecco perché ho imparato a comunicare come si fa qui.Riguardo agli intercalari però c’è una cosa che ho apprezzato dell’esperienza e scoperta tutta inglese che fa la protagonista: la spiegazione d’uso dei termini e certi significati che non sono, per chi non conosce bene la lingua, così logici.
Bello e dolce invece il colpo di scena che invece chiude la storia: una sorpresa che cambia la prospettiva del lettore e forse lascia un po’ interdetti, certo, ma è il degno finale che merita la protagonista.
È una lettura piacevole di uno spaccato di vita reale o comunque realistico e che coinvolge il lettore tra riflessioni e qualche risata che, ammettiamolo, non guasta proprio mai.
Vi siete persi il blog tour con gli approfondimenti del romanzo di Rona Persichetti? Ecco le tappe!
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