[REVIEW PARTY] LA STRADA DEI NOSTRI CUORI (K.STEINER)

il
26 aprile 2019
Bentrovate carissime lettrici, per una nuova tappa dell’emozionante review party targato Always Publishing. Meno di dieci giorni fa la casa editrice ha pubblicato “La strada dei nostri cuori” di Kandi Steiner che, dopo il successo ottenuto con “Per il mio amore, Whiskey”, conquista un altro po’ del cuore delle lettrici italiane.

LA STRADA DEI NOSTRI CUORI
KANDI STEINER
Data pubblicazione: 18/04/2019 Editore: Always Publishing Editore Titolo Originale: On the Way to You Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Due ragazzi. Un destino. Un viaggio.
Per tutta la vita Cooper Owen è rimasta in attesa del giorno in cui avrebbe avuto la possibilità di lasciare il malandato campo di roulotte dell’Alabama che per quasi vent’anni ha chiamato casa.
Cooper è giovane, piena di vita e determinazione, lavora e risparmia per potersi costruire una vita diversa e andare al college a Seattle.
Ma quando una mattina un attraente sconosciuto si siede a un tavolo del locale dove lavora, la sua vita viene messa sottosopra con una semplice domanda: «Cos’è che ti rende felice?»
Con quelle semplici parole, per Cooper comincia il viaggio che cambierà tutta la sua esistenza. O forse, a cambiarla, sarà proprio quello sconosciuto dagli occhi impenetrabili, Emery Reed.
In un gesto di pura follia, Cooper sale in macchina del taciturno ragazzo che le offre la libertà, e insieme intraprendono un indimenticabile viaggio on the road all’inseguimento dei propri sogni e alla scoperta di se stessi.
Ma, mentre i momenti di gioia e di tenerezza tra loro si fanno sempre più intensi, diventa impossibile per Cooper ignorare i lunghi silenzi di Emery, così come il desiderio irrefrenabile di stargli più vicino e di strapparlo alla sua oscurità.
Fino a che, per abbattere le mura impenetrabili che sembrano circondare Emery, Cooper non decide di rubare il suo diario, e niente sarà più come prima.
Ciò che Cooper scoprirà tra le pagine li unirà o avrà il potere di separarli per sempre?
Avete presente quando fate un viaggio e volete raggiungere la tappa seguente ma non volete correre perché sennò il viaggio finirà in fretta? Questa è stata per me la lettura del romanzo.
Una lettura che ho dosato perché non volevo che finisse, un viaggio spettacolare, da sogno. Sia a livello fisico che mentale.
Protagonista e voce narrante della storia, è Cooper, ventenne che sogna una nuova vita nello stato di Washington, lontana dalla sua terra (una cittadina dell’Alabama), dopo una vita difficile accanto a genitori drogati e alcolizzati.
«Tu sei esistita abbastanza, piccola. È tempo che tu inizi a vivere»
A causa di un incidente, da bambina ha perso un pezzo importante di sé che l’ha cambiata nel profondo. Dai diciassette anni ha iniziato a lavorare nella tavola calda di Mobile, sia per potersi auto-sostenere, sia per mettere i soldi da parte per arrivare a Seattle.
Sembra un giorno qualunque d’inizio autunno quello in cui comincia un nuovo turno di lavoro, ma Tammy, la sua collega, ha una sensazione: qualcosa di speciale, importante, accadrà quel giorno.
E qualcosa accade.
A uno dei tavoli Cooper serve un avventore di passaggio. È bellissimo e solo. Cooper nota la sua stranezza, un qualcosa che la ventenne non riesce ad afferrare, poi lo sconosciuto le pone una domanda che cambia tutto e fa vacillare le sue certezze; è una domanda facile a cui Cooper pensa di saper rispondere, ma le parole le muoiono in gola.
Cos’è che ti rende felice?
Emery ha ventitré anni e sta viaggiando verso lo stato di Washington. Quando si presenta alla tavola calda di Mobile, la sua vita è in bilico ed è lì solo per mangiare uova e una bistecca, non pensa di proporre a una sconosciuta di partire con lui, ma lo fa e Cooper, seppur titubante, si butta in questa decisione folle per raggiungere la tanto sognata e agognata Seattle.
Cooper sa che pur essendo una totale follia, nonostante sia reticente e spaventata, lo sconosciuto è la sua unica vera occasione per lasciare Mobile.
Lei è il sole e io sono un buco nero. Vorrei inghiottirla e perdermi in lei, ma se lo facessi, la distruggerei.
E così partono, insieme, da Mobile a Seattle, facendo un lungo giro dal confine sud degli Stati Uniti a tutta la West Cost, passando da New Orleans, Houston, il Grand Canyon, Las Vegas, Portland e le Palouse Falls e numerosi altri luoghi.
Un percorso di tappe importanti, musica, chiacchiere, escursioni, passione, giorni bui e giorni di luce.
Ma come Cooper, anche Emery ha un segreto. Giorno dopo giorno la vicinanza forzata porta quei segreti a galla, ma mentre Cooper incarna la resilienza dinnanzi agli ostacoli della vita, per Emery – che sembra non aver ragioni per essere triste – non vale lo stesso. È spesso preda del proprio oblio.
Cooper tuttavia è determinata a trascinarlo fuori da quel buio soffocante che lo isola dal resto del mondo.
A un certo punto, la mano di Emery si posò sulla mia gamba e restò lì mentre lui guidava, come una promessa silenziosa che mi diceva che, anche se non mi parlava quel giorno, era ancora lì con me.
Perché Emery sta andando a Seattle? Che cosa deve vedere una volta lì?
«Vivere è difficile, è la scelta più difficile, ma non posso non scegliere di vivere»
Emery non è semplice, il suo essere riservato porta Cooper a essere sempre esclusa dai suoi pensieri e quando la ragazza trova il diario del suo compagno di viaggio, capisce che quella, seppur sbagliata e scorretta, è l’unica strada per interpretare i suoi pensieri e scoprire quello che nasconde.
Sono due personaggi accomunati dal buio, ma le loro reazioni sono nettamente agli antipodi. Lei positiva, solare, genuina; lui no. Emery è eccezionale, ma è il buio, lo stesso che lo divora quando non riesce a reagire ai demoni che lo inseguono.
Presi un respiro lungo e profondo.
Come se l’ossigeno avesse potuto salvarmi.
Leggendo questo libro si è conquistati da questa coppia di compagni di viaggio così speciali. Amare Emery è un processo lento ma costante e irreversibile, ammirare Cooper è un atto naturale, spontaneo.
La scrittura di Kandi Steiner è ancora una volta la conferma della sua grandezza come autrice e quello che scrive è il riflesso di un animo certamente sensibile e attento, di una persona che non lascia niente al caso.
Il suo stile è semplice nei termini, ma complesso nella struttura. Penso che un’altra autrice che scriva angst romance come lei, non ci sia.
Un istante, congelato nel tempo.
Un ragazzo e una ragazza. Una spiaggia e un bacio. Stavo iniziando a misurare il mio nuovo inizio con queste piccole istantanee di tempo, mettendole da parte in un album astratto per tenerle al sicuro.
Le sue frasi sono cariche di emozioni, tutte, dalla prima all’ultima e come per Whiskey, anche per questa storia la Steiner ha saputo conquistare dalla prima vibrante, sibillina, frase. Pochissime parole, in grado di scatenare il più forte dei terremoti nel cuore di chi legge. Scrive con delicatezza estrema di personaggi complessi, portando il lettore a lasciare un pezzo del proprio cuore tra le pagine di quel che ha scritto.
Non credo esista un modo chiaro, semplice e definitivo per spiegare la scrittura dell’autrice dell’Oklahoma perché è tanto semplice quanto complesso ed emotivo che non è facile mettere le emozioni che trasmette nero su bianco.
Quello che posso sicuramente dire dopo aver letto questo nuovo libro, è che la Steiner è una potenza e se prima potevo avere ancora qualche dubbio, ora sono certa che sia diventata in meno di un anno, una delle mie autrici preferite.
Sentii molte cose in quel momento […] Mi sembrava che quel momento rappresentasse un punto di svolta nella mia vita, come se ci fossero un prima e un dopo il Grand Canyon.
Raccontando di Cooper ed Emery l’autrice ha fatto un grande lavoro sull’animo umano, portando a galla luci e ombre. Il polo positivo e negativo, raccontato attraverso la storia di questi due giovani in fuga e in viaggio con e da sé stessi, che tuttavia non è qualcosa di così lontano da noi, perché la depressione è come un demone intrinseco, pronto a divorare chiunque, nel momento più inaspettato.
I protagonisti di questa storia sono diversi ma complementari. Dove Emery sembra sicuro, Cooper è il ritratto dell’innocenza e con lui impara l’amore; dove Cooper è luce, Emery è buio e seppur lentamente, da lei impara la fiducia e in qualche modo il modo (scusate il gioco di parole) per risplendere.
Ho adorato davvero questa storia, ho pianto in più e più passaggi, travolta dalle emozioni. A livello di narrazione non c’è un solo elemento fuori posto, dai luoghi ai personaggi primari e secondari. Già perché anche i personaggi secondari giocano in queste pagine un ruolo davvero forte che però non mette mai in ombra i protagonisti. Sono un bonus.
Prima di allora, c’erano stati solo tre momenti nella mia vita in cui avevo sentito che qualcosa in me cambiava: il giorno in cui avevo perso la gamba, quello in cui avevo capito che lavoro volevo fare, e la notte in cui Emery Reed mi aveva baciata. Tutti quei momenti mi avevano cambiata, spingendomi verso un nuovo capitolo della mia vita, verso una nuova versione di me stessa.
Voglio consigliare questa lettura a chi ha voglia di una lettura intensa e non necessariamente facile, ma mi auguro che soprattutto questo libro possa essere fonte d’aiuto per chi soffre di depressione. Perché nessuno può spiegarla, non è facile capirla, riconoscerla, ma è necessario comprenderla, in qualsiasi forma essa sia.
Kandi Steiner non scrive mai nulla di scontato. Mai. Che sia un romanzo, una nota a fine libro o un pensiero brevissimo. Nulla è lasciato al caso quando si tratta di lei che scrive.
Quella notte Emery non mi baciò come se avessimo l’eternità.
Mi baciò come se fosse la nostra ultima notte sulla Terra, come se gli restassero pochi attimi per riempirmi tutta, per toccarmi, per prendere tutto quello che poteva prima che entrambi venissimo risucchiati nel nulla assoluto.
L’unica pecca che mi sento di evidenziare, è legata alla traduzione: più volte nel testo si legge “nel Washington” riferito all’andare nello stato di Washington. Ora questo modo di tradurre “to Washington” è errato giacché il “to” in inglese significa “a”, quindi la formula corretta della traduzione dovrebbe sempre essere “a Washington”. Naturalmente questo potrebbe rendere la voce ambigua dato che esistono sia lo stato, sia la città, però indicare lo stato con la preposizione articolata nel, è sbagliato e cacofonico. Ne consegue che la traduzione corretta sarebbe dovuta essere “nello stato di Washington”. Non è un qualcosa, insieme ad altri refusi, che va a inficiare la lettura, sia chiaro, però non è certo bello da leggere e questo ha influito di mezzo voto sulla mia valutazione finale.
La verità è che la depressione non è un capo a taglia unica. Ha forme diverse, cambia per ogni persona, e ognuno di noi prova sensazioni diverse quando la vive.

[Copia arc digitale ricevuta dall'editore]

Scrivi il primo commento!
Posta un commento