HOT STUFF (A.LOHAN)

il
7 marzo 2019
Bentrovati lettori! Oggi vi parlo di uno sport romance che fa alzare di moltissimo la temperatura corporea, decisamente ottimo per scaldarsi nelle giornate più fredde. Siete pronti? Seguitemi che vi parlo di Hot Stuff, di Ava Lohan.
Il basket. Questa è il fulcro della vita dei due protagonisti.

HOT STUFF
AVA LOHAN
Data pubblicazione: 19/01/2019 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale:  Autoconclusivo Genere: sport romance
Trama: Malcolm Hill è il temporale.
Porta il caos nella mia università, nella mia squadra, nella mia vita.
È la stella dei Chicago Thunderstorms, e ha sempre i riflettori puntati addosso.
Lo odio.
Perché mi sta rovinando l’esistenza.
Perché non crede in me e nella mia squadra e mi tratta come una bambina.
Perché è troppo attraente e mi distrae.
Mi fa desiderare di infilarmi nel suo letto.
Mi fa pensare che tutte le regole, alla fine, vanno infrante.
Ma sarebbe molto stupido.
Io ho diciannove anni.
Lui ventotto.
Io sono solo una studentessa.
Lui è Hot Stuff. Fama, soldi e sesso sono la sua routine.
Io sono il capitano della squadra femminile di basket.
E Malcolm è il mio nuovo coach.
Malcolm ha raggiunto il livello più alto in carriera e gli sponsor fanno a gara per contenderselo. Lui è Hot Stuff: le folle lo acclamano, le ragazze si gettano ai suoi piedi, si gode la vita pienamente..
Vivi ogni giorno come se dovessi morire a mezzanotte.
Questo è il suo motto. E non fa nessun tentativo per trattenersi, tutti sanno dei suoi modi di festeggiare prima e dopo le partite. La sua è una vita da rockstar, si potrebbe dire: sesso, droga e rock ‘n‘ roll. E proprio questo stile gli costerà caro.
Samara frequenta il college, dove ricopre anche il ruolo di capitano della squadra di basket femminile: le Warriors. Vorrebbe giocare a livello professionistico e spera di essere notata. È il suo ultimo anno, ma la sua squadra è ultima in classifica da ben cinque anni.
Il suo idolo non è Hot stuff, bensì l’antagonista di quest’ultimo, il capitano dei Raptors, Wendell Evans. Prototipo del bravo ragazzo. Mentre di Malcolm ma un’opinione molto diversa: lo odia. È un campione certo, ma per sua stessa definizione, Hot Stuff è:
Troppo pieno di sé, sempre pronto a finire sui giornali scandalistici con una modella o con un’altra o per rissa. È un puttaniere incallito, un fottuto maschilista che riempie cartelloni pubblicitari di abbigliamento sportivo o bevande per il fitness, spesso ubriaco, e purtroppo bravissimo. Stordisce le donne senza nemmeno fiatare. Ma io ne sono immune. Non mi incanta.
Tuttavia le loro strade s’incontreranno. Malcol e Samara si troveranno a condividere la stessa palestra, ancor prima dell’incontro ufficiale squadra-coach e beh, non dimenticherete quella scena.
Tornare alla Providence University metterà Malcolm davanti ai più svariati ricordi e non saranno tutti positivi.
Il testo è piuttosto lungo ma scorre velocemente, io l’ho letteralmente divorato in pochi giorni.
Lo stile della Lohan è fluido, le scene di passione non mancano e non stancano, perché non manca l’intreccio di eventi che esulano il sesso e a cui dovete prestare attenzione.
I personaggi secondari sono ben dosati, non sono fantasmi e al contempo non stancano e non distraggono dai protagonisti.
Perché è la cosa più pura che mi sia mai capitata davanti e io non devo sporcarla. Non posso. Non posso proprio. Anche se fa di tutto per rendere le mie giornate un inferno e farmi cedere.
Justin poi, lo amerete, è divertentissimo e la giusta spalla di Sam. Ho apprezzato molto anche le figure di Pitt e del coach dei Thunderstorms.
La giovane età di Samara è un punto di debolezza, per così dire, della trama: la sua giovane età non trova coerenza e credibilità del tutto, soprattutto dopo che si è fatta il giro di giostra. A volte sembra troppo piccola rispetto ai suoi diciannove anni, altre troppo grande per una che non ha troppa esperienza. Vero è che giustifica anche molti dei suoi comportamenti. Per capirla dovrete tenere sempre a mente la sua età e che Malcolm sarà speciale per lei.
Alcuni termini mi hanno fatto sorridere tipo “Uccello di fuoco” o i mugolii di Samara, ma sono poca cosa se si guarda il testo nel complesso.
Il mio corpo arde in preda ad un’eccitazione che non voglio. Che mi leva il respiro tanto quanto mi fa incazzare con me stessa per queste reazioni che non voglio provare. Non per lui, non con lui e non grazie a lui.
Entrambi si troveranno a lottare contro ciò che provano, non possono, è sbagliato. Addurranno a se stessi un milione di scuse e motivazioni per giustificare le sensazioni che ciascuno scatena nell’altro… Riusciranno a controllarsi?
Malcolm è il perfetto prototipo di bad boy; finchè non scoprirete di più è davvero odioso, ma in questo l’autrice è stata bravissima: riuscire a scatenare emozioni è importante, che vi piaccia o no il personaggio.
Forse il mio ego non accetta che in questo mondo esista qualcuno che preferisce lui a me, che possa scegliere di indossare il suo numero invece del mio. Che possa credere che davvero lui sia migliore di me. Lei è quel qualcuno. Ecco perché mi piace renderle la vita un incubo.
Sono due protagonisti forti, che vivranno un desiderio ai limiti dell’ossessione.
Lei mi tenta. E senza nemmeno volerlo il suo nome mi si è fissato nel cervello insieme al numero che la rappresenta. Mi irrita. Vorrei annientarla perche non se ne esce dai miei pensieri. Ma ogni parte del mio corpo brulica di desiderio. Più la guardo, più immagino cose sbagliate e più la odio.
È una lettura non troppo impegnativa, con un buon equilibrio nel prendersi carico di temi delicati, che non risultano né troppo pensanti, né sminuiti. Ottimo testo per distrarsi quando non si vuole pensare troppo.
È un libro che mostra cosa succede a telecamere spente, quando si ha a disposizione denaro a fiotti e il rischio di perdere se stessi è dietro l’angolo.
Non si possono prevedere gli effetti di un temporale fino a che non ne vieni colpito. Abbattuto. I danni li avverto aumentare di giorno in giorno, ma non mi impediscono di rinunciare a questo.
Un romanzo che, nella sua leggerezza, fa comprendere bene quanto sia sbagliato farsi influenzare dal pregiudizio e di quanto si possa fare per essere di aiuto agli altri.
Per aspera ad astra. Attraverso le asperità fino alle stelle
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