BLACK (T.L.SMITH)

il
9 marzo 2019
Bentrovati lettori! Oggi parliamo di un testo uscito nel 2016, e che recentemente è arrivato in Italia con Hope edizioni. La serie si svilupperà su tre volumi e una novella.
La trama mi ha subito colpita, così come la cover. Non amo i romanzi troppo cuori e fiori e le personalità oscure mi intrigano sempre.
I protagonisti non sono certo dei santi, ma andiamo con ordine... Seguitemi e vi dirò cosa ne penso.

BLACK
T.L.SMITH
Data pubblicazione: 27/02/2019 Editore: Hope Edizioni Titolo Originale: Black Serie: serie Black (#1) Finale: Cliffhanger Genere: Dark Romance
Trama: Sono fedele, ma tradirò. Sono forte, ma anch’io ho cicatrici. Sono un angelo, sì, il diavolo. L’ho incontrata che aveva sedici anni. È arrivata come una ventata di aria fresca, giunta all’improvviso, che mi ha strappato un sorriso. Ma poi se ne è andata, portando via con sé anche il mio ultimo respiro. Quel suo sorriso sapeva rischiarare una stanza intera e far palpitare il mio cuore nero. L’ho ritrovata a distanza di dieci anni, con una siringa piantata dritta nel braccio. In mezzo alle gambe si formava una pozza di sangue. Era devastata e io ne ero felice. Non si sarebbe permessa di criticare né me né i miei modi deviati.
Black e Rose frequentano la stessa scuola: lui è quello da non avvicinare, di cui aver paura; lei è tra le gerarchie alte del liceo - quelli con i soldi - per questo non si frequenteranno, fino a che, una sera, per puro caso, non si incontreranno in un parco. Rose sarà lo spiraglio di luce nella vita di Black.
Ero drogato di lei. Da quel giorno in avanti sono andato a scuola solamente per vederla. Per darle almeno un’occhiata. Lei mi rendeva felice.
Da un giorno all’altro però le cose cambiano. Rose non si fa più vedere e Black sprofonda nel nero. La ritroverà 10 anni dopo, decisamente in pessime condizioni, e la porterà con sé.
I primi capitoli della storia sono ben studiati per accrescere la curiosità del lettore, scorrono lisci come l’olio, peccato che poi le cose cambino, nettamente.
Nonostante il POV sia affidato a entrambi i protagonisti, non mancano i momenti di confusione, dialoghi compresi, tanto da dover rileggere per capire chi realmente stia parlando. E non è la cosa più grave.
Quando la storia entra nel vivo, gli avvenimenti sono descritti frettolosamente, con cambi di scena repentini che non fanno altro che confondere di più il lettore.
È un susseguirsi di fatti elencati come lista della spesa.
Non voglio fare spoiler, ma vi renderete conto nella lettura che, ad esempio, quando Black decide di doversi allontanare da Rose al fine di proteggerla, un attimo dopo è di nuovo da lei, tanto che ti chiedi se per sbaglio hai saltato qualche passaggio.
Il testo ovviamente è stato tradotto, ed avrei preferito aver trovato una cura maggiore nella scelta delle parole. I dialoghi non convincono, non appassionano; non li ho trovati assolutamente coerenti ai personaggi. Mi hanno fatto venire in mente le recite che si facevano a scuola da bambini.
Prendiamo il dialogo che segue:
«Sei un uomo eccezionale Liam Black»
«No! Non è vero, Rose».
«Lo sei, solo che non lo sai. Non te lo hanno ripetuto abbastanza. Ascoltami quando lo dico: tu sei un uomo eccezionale»
«Se lo dici tu»
Insomma, Black è un’anima nera, completamente, che uccide per vivere, risponderebbe così? Non è credibile. E lei? Cerca di convincerlo come se avesse davanti un bambino di dieci anni.

Oppure:
 «Sei proprio un uomo malvagio» gli abbaio, con il desiderio di tirargli un pugno sulla gola, a quel pezzo di merda.
Ora, d’accordo che Rose ha l’aspetto di un angelo biondo, ma, all’uomo che l’ha praticamente sequestrata e fatta diventare una tossica, che le ha portato via la figlia, tutto quello che le esce dalla bocca è “malvagio” che tra l’altro non si sposa troppo bene con le due espressioni della frase: “pugno sulla gola” e pezzo di merda”.
E come questi esempi, ne troverete molti altri, che non rendono credibili situazioni e personaggi.
I personaggi secondari entrano ed escono con molta facilità, non sono caratterizzati affatto, se non - forse - il piccolo Hayden, la cui situazione si risolve piuttosto in fretta.
Quando si decide di toccare argomenti che coinvolgono la criminalità bisogna tener conto che determinate soluzioni richiedono un certo sviluppo, si deve prestare molta attenzione a come far muovere i personaggi per raggiungere la soluzione, altrimenti si sminuiscono temi delicati che meritano il giusto rispetto.
Sono solo 189 pagine, ma ho fatto una gran fatica a leggerle. Di certo nel mio piccolo credo sia assolutamente necessaria una revisione e un editing del testo più approfonditi.
 [Copia arc digitale ricevuta dall'editore]
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