MY SWEET VALENTINE (ILARI C.)

il
23 febbraio 2019
Salve lettori! Oggi vi parlerò del romanzo self di Ilari C. “ My sweet Valentine”- uscito a inizio mese - young adult autoconclusivo, primo volume di una nuova serie. La trama mi ha incuriosita ma, di fatto non mi ha conquistata, nonostante ritengo ci sia un buon margine di miglioramento. Seguitemi e vi dirò di più.

MY SWEET VALENTINE
ILARI C.
Data pubblicazione: 01/02/2019 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: young adult
Trama: È il giorno del diciottesimo compleanno di Mirko, e per lui è una liberazione. Da domani si trasferirà nella vicina città e andrà a vivere con suo cugino. Eviterà così il viaggio in pullman con i compagni per raggiungere il liceo classico che frequenta. Negli ultimi cinque anni Mirko ha imparato che la legge è dettata dal più forte, dal più popolare, o da chi sa fingere meglio. I compagni lo prendono in giro per la sua passione per la cucina, che considerano roba da femmine. A Mirko non importa, sa che mancano pochi mesi alla fine della scuola, e poi potrà dedicarsi a ciò che ama e a rilevare la pasticceria dell'amato nonno. Quando suo cugino e il caso gli danno l'occasione di ottenere la rivincita sulla ragazza più popolare della scuola, Mirko non se la farà scappare, soprattutto perché a essere coinvolta sarà la sua abilità culinaria. Sofia è la leader del gruppo dei ragazzi popolari della scuola. La festa per il suo diciottesimo compleanno, che si terrà il giorno di San Valentino, si annuncia come un grande evento. I preparativi le permettono di dimenticare i genitori assenti e un evento traumatico che ha colpito la sua famiglia. Le manca solo un cavaliere. Quando mette gli occhi addosso a Niccolò, il cugino più grande di Mirko, tutti si aspettano che lo conquisti. Decisa a non perdere la faccia davanti alle sue amiche, Sofia escogita un piano che crede infallibile: preparare un dolce. C'è un unico problema: Sofia non sa cucinare e il maestro che ha trovato è Mirko. L'antipatia tra i due è reciproca, e se sotto l'immagine della ragazza popolare e viziata e del ragazzo timido e impacciato ci fosse qualcosa di più? Troverà Sofia il suo sweet Valentine?
Mirko e Sofia sono compagni di scuola, ma tra loro non scorre buon sangue: lei è la reginetta della classe e della scuola, la più popolare, mentre lui è il classico bravo ragazzo che tutti tuttavia né amano né odiano completamente.
Sofia vive una farsa, indossa una maschera, un personaggio costruito ad arte da se stessa per sopperire alla sua paura di rimanere sola. Mirko vive in un paesino e ha una grande passione per la cucina per la quale è deriso ma, nonostante tutto, continua imperterrito a seguirla, tanto da voler rilevare anche la vecchia pasticceria del nonno, da cui ha ereditato la passione culinaria stessa. Mirko appena compiuti i diciotto anni si trasferisce dal cugino Niccolò -universitario più grande di lui di un paio d’anni- nel suo appartamento di città per essere anche più vicino alla scuola.
Sofia vorrebbe Niccolò come suo cavaliere per la sua festa di compleanno di San Valentino ma per conquistarlo ha bisogno, inaspettatamente, di Mirko: lui potrebbe aiutarla, dandole lezione di cucina (pasticceria soprattutto) per conquistarlo. Grazie a queste segrete lezioni i due ragazzi avranno modo di conoscersi meglio nella loro vera natura e anche di provare sentimenti che non avrebbero mai potuto immaginare prima.

L’autrice ha creato una storia non dico banale ma quasi; la trama sembra carina, ma alla fine è solo un rimescolamento di qualcosa di già scritto da qualcun altro. Ci sono anche molti refusi, frutto generalmente di una mancata revisione, probabilmente.
I personaggi non si odiano davvero ma, in troppo poco tempo, arrivano anche ad amarsi ed è un po’ strano in base al tempo in cui tutto avviene, perché non c’è una vera e propria giustificazione. Accade tutto troppo in fretta, con una tempistica che non può neanche essere coerente con un colpo di fulmine; è semplicemente, secondo me, una forzatura del rapporto.
L’introspezione c’è ma è troppo blanda, facilmente ipotizzabile e prevedibile, per cui il tutto è troppo accelerato, poco credibile e nemmeno realmente plausibile.

Il libro si legge in poco tempo anche perché le descrizioni maggiori riguardano particolari di cui si potrebbe fare a meno, preferiti ad altri dettagli che invece avrebbero potuto meglio caratterizzare le emozioni e le personalità dei protagonisti, piuttosto che i luoghi o i vestiti.
È una storia carina che tuttavia non mi ha conquistata ma se rivista, potrebbe avere tutte le carte in tavola per essere promossa, perché Mirko e Sofia hanno una storia importante alle spalle che è stata tralasciata e che, secondo me, invece andrebbe sviluppata meglio.

L’autrice è brava, ma avrebbe potuto fare molto molto di più; sembra essersi limitata e ciò va a suo discapito. Mi dispiace tremendamente aver disatteso le mie aspettative, ma mi auguro anche che possa esserci un miglioramento perché la base è buona, manca solo un pizzico di originalità e carattere in più che renderebbero questo libro non un misero zircone ma un bel brillantino.
 

[Copia arc digitale ricevuta dall'editore]
 
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