L'AMORE CHE MI PORTA A TE (C. BRUNI)

il
17 gennaio 2019
Le feste sono finite ed è tornata di nuovo la normalità! Giorni frenetici in cui non si ha mai il tempo di fare tutto quello che si vorrebbe, ma è importante ritagliare un po’ di spazio per le proprie passioni.
Io cerco sempre di farlo e stavolta mi sono imbattuta nel nuovo libro di Carmen Bruni: “L’amore che mi porta a te”.
Continuate a leggere per saperne di più.

L'AMORE CHE MI PORTA A TE
CARMEN BRUNI
Data pubblicazione: 08/01/2019 Editore: Amazon Publishing Serie: serie Le distanze dell'amore (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Un amore irresistibile può sconfiggere anche l’incubo più spaventoso. Juliette è una ragazza con un atroce segreto, fatto di violenza e dolore. Un mostro l’ha tenuta segregata dentro un lunghissimo incubo, ma ora è finalmente riuscita a scappare. Quando i tre fratelli Astori – proprietari del Paradise Resort di Miami – la trovano coperta di sangue nelle scuderie del loro albergo, decidono di accoglierla e curarla senza pretendere spiegazioni. Leah, la più giovane, aiuta Juliette a ristabilirsi. Cole, il fratello più inquieto, invece non si fida. E poi c’è il bellissimo e misterioso Damian. Anche lui ha un pesante segreto: è stampato sul suo petto, in una serie di orribili e profonde cicatrici, che si estendono fin dentro il suo cuore. Fra Damian e Juliette nasce subito un’attrazione intensa e irresistibile, che li spinge a cercarsi continuamente e a trovare calore e conforto l’uno nell’altra. Juliette scorge finalmente la speranza di riuscire ad affrontare i propri incubi. Damian trova in Juliette il risveglio dei propri sentimenti. Due anime tormentate che l’amore renderà capaci di fare i conti con il passato e con quegli oscuri segreti che allungano la propria ombra sul presente.
Quando inizio a leggere un nuovo libro, cerco di non esprimere giudizi affrettati e di mantenermi cauta per non crearmi false aspettative,soprattutto dopo una lettura non entusiasmante.Ho sempre timore che un libro possa non piacermi o annoiarmi, fortunatamente non è il caso de L’amore che mi porta a te di Carmen Bruni, primo volume della serie “Le distanze dell’amore”.
Non avendo mai letto nulla di suo, non sapevo cosa aspettarmi ed è stata una piacevole sorpresa trovarmi di fronte ad una storia ben scritta e ben strutturata. Ne sono stata catturata sin dall’inizio e dopo qualche ora ne avevo già letto metà, dimentica del tempo che scorreva.
Tutto comincia con la protagonista ferita che cerca di scappare lontano da qualcuno che le ha fatto del male e, per fortuna, trova riparo in una stalla. Non sa quanto tempo sia trascorso, né quanta strada abbia percorso per giungere in quel luogo, sa solo che il suo istinto di sopravvivenza le urla di non mollare proprio adesso che ha la possibilità di salvarsi.
Quando il suo corpo è così sovraccarico da staccare la spina, Juliette sviene e al suo risveglio si ritrova sul letto di una camera, con accanto una ragazza, Leah,proprietaria insieme ai due fratelli – Damian e Cole – del Paradise Resort di Miami.
Inizialmente Juliette finge di chiamarsi Rose poiché non si fida di nessuno, nonostante gli Astori l’abbiano aiutata e dato un riparo. Così trascorre un lungo mese in cui Juliette non esce mai dalla sua camera e, se non fosse per la compagnia di Leah,non farebbe nient’altro che starsene a letto.
La prima volta che incrocia gli occhi verdi di Damian Astorisi trova dietroad una portafinestra e la sua prima reazione è il panico più assoluto; poi, però, lo riconosce istintivamente come la persona che l’ha salvata e subito la sua tensione si affievolisce.
Damian è il maggiore di tre fratelli, porta avanti con dedizione il Resort lasciato in eredità dal nonno, vuole molto bene ai suoi fratelli e tenta di proteggerli in tutti i modi. È il personaggio che ha continuato a stupirmi per tutta la durata della storia, con i suoi gesti e le sue parole che non risultano mai banali, con la sua dolcezza e pazienza verso quella fragile ragazza.
Juliette agogna qualcosa che è un diritto di ogni essere umano, ma che lei non ha mai avuto: la libertà. Libertà che già da piccola le è stata negata dal suo carceriere, che è stato in grado di privarla della vita che avrebbe dovuto vivere e le ha dato solo lividi e dolore fisico e psicologico.
Anche Damian nasconde dei segreti, resi visibili dalle sue cicatrici che ci lasciano intuire che lui e Juliette non sono poi così diversi e, se dapprima soffoca l’attrazione che prova per lei per conquistare la sua fiducia, al momento perfetto fa la sua mossa e conquista definitivamente il suo cuore, sentendosi per la prima volta dopo anni al posto giusto nel mondo.
Per tutta la vita ero andata in cerca di qualcuno con cui poter condividere pezzi di me senza sentirmi sbagliata. Qualcuno che non mi avrebbe disprezzata se avevo lacrime da offrire invece che sorrisi.
Entrambi hanno un passato doloroso, riportato in vita attraverso i ricordi che permettono al lettore di conoscerli ancora meglio, di scavare nelle loro menti e di percepire le loro emozioni come fossero le nostre. Mi sono sentita quasi una co-protagonista talmente sono entrata in empatia con Damian e Juliette, e questi sono tutti punti a favore del romanzo.
Fino a poco tempo prima non possedevo niente, nemmeno la mia vita. Ero come un fiore catturato dal vento e obbligato dalle sue sferzate. Annullato. Impotente. Adesso, invece, avevo tra le mani addirittura un cuore, il suo. E mi dava più forza di quanta in genere riuscivo a ricavarne da sola.
Non voglio dirvi troppo perché Damian e Juliette vanno scoperti a poco a poco, vanno assaporati pagina dopo pagina, emozione dopo emozione, non vi aspettate che L’amore che mi porta a te racconti solo una storia d’amore perché c’è molto di più, ci sono il dolore e la sofferenza, ma c’è anche la forza e tanta dolcezza.
«Tu sei una guerriera. Io ti ammiro. Ma come tutti i guerrieri, a volte si ha bisogno di una mano, di qualcuno che ti guardi le spalle. Io farò questo per te, finché non ti sentirai abbastanza forte da andare avanti da sola.»
Lo stile dell’autrice dà una marcia in più al romanzo, ogni frase è scritta nel modo giusto, la narrazione non è mai monotona e non mancano i colpi di scena. Il dono che ha Carmen è la capacità di trattare temi difficili, e purtroppo attuali, con maestria e sensibilità. Ho ammirato il modo in cui prima scaglia la freccia che ti colpisce dritta al petto e subito dopo ti accarezza il cuore ferito e riesce a farlo smettere di sanguinare.
Quello che ci insegna il libro è che l’amore può superare tutto, anche gli ostacoli più ardui e che non si deve mai smettere di lottare per risalire, anche se ci troviamo sul fondo.
«Quando guardo te» dissi in un sussurro. «Per me l’amore è quando guardo te.»
Sicuramente andrò a recuperare gli altri romanzi di Carmen dato che quest’ultimo si è rivelato in linea con i miei gusti e, in attesa del secondo volume che aspetto con ansia, non mi resta che augurarvi buona lettura!
[Copia arc digitale ricevuta dall'editore]

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