TUTTA LA LUCE CHE ABBIAMO (J.SPARKLE)

il
13 novembre 2018
Ciao a tutti! Sono Daniela e sono una nuova collaboratrice del team di Pieces of Paper Hearts! Per iniziare questa nuova esperienza ho deciso di darvi la mia opinione su un romanzo uscito da tempo, ma l’autrice mi davvero molto perciò oggi, oggi, nella speranza di portare un po’ di gioia e colore in una giornata prettamente grigia, vi parlo di uno degli ultimi romanzi di Judith Sparkle: “Tutta la luce che abbiamo”.
L’autrice, dopo una precedente carriera editoriale nel mondo della narrativa per ragazzi, ha scelto di cimentarsi, sotto pseudonimo, nella scrittura di romanzi più impegnati e destinati a un pubblico  più vasto e adulto.
Con questa storia Judith, ha sapientemente unito il suo vecchio stile con il nuovo, creando un ibrido che non snatura se stessa ma eleva le sue capacità narrative.

TUTTA LA LUCE CHE ABBIAMO
JUDITH SPARKLE
Data pubblicazione: 18/11/2017 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: New adult
Trama: La ventiduenne Rachel Anderson ha una vita difficile: orfana di padre, anziché essere al college come le sue coetanee più fortunate, deve lavorare alla tavola calda del paese per aiutare in casa.
Adam Sutter invece è baciato dalla fortuna. E' un ragazzo attraente e abituato al successo tra i suoi coetanei: è il figlio del temuto giudice Sutter, un’autorità a Secrets, e frequenta l’ultimo anno della Duke. Anche Adam – come il padre – detta legge in città.
Ma ciò che gli altri non sanno è che lui odia l’università e suo padre che gli ha sempre pianificato la vita fin nei minimi dettagli.
Una notte Adam salva Rachel da un'aggressione: entrambi restano loro malgrado coinvolti nelle indagini della polizia su un crimine efferato e le loro vite s’intrecciano in modo irreversibile. Per difendere la ragazza dalle ingiuste accuse che le vengono mosse, Adam decide di prendersi delle colpe non sue, anche a costo di sfidare il potente genitore. Anche a costo d'innamorarsi di lei.
Ma non immagina che scegliere di amare Rachel significa rischiare la prigione e rivelare il torbido passato della propria famiglia.
Proprio quando la situazione precipita e i due giovani corrono il pericolo di trovarsi invischiati in un intrigo ben più grande, il loro amore può diventare la chiave per riportare la luce in un passato di colpe rimaste impunite, d’inganni celati, di ombre che oscurano le loro vite come il lato buio della luna.
Secrets sulla costa del North Carolina era una florida cittadina con poco più di quattromila abitanti.
Nel North Carolina s’intrecciano le vite di due ragazzi coetanei e apparentemente diversi: la ventiduenne meno abbiente ma intelligente Rachel e il brillante e fortunato Adam. I due hanno studiato nello stesso liceo di Secrets ma non hanno mai avuto davvero modo di venirsi incontro, come lo stesso Adam ci tiene a far sapere. I ragazzi hanno famiglie diverse e sono esponenti di ceti sociali opposti.

Tra lei e me c’era il mondo intero a separarci. Una distanza siderale. Venivamo da due universi che non potevano collidere. Mai. 
Lei, orfana di padre, da anni lavora in cucina nell’unico fast food della cittadina. Un’occupazione fondamentale per gestire la casa, prendersi cura della madre, depressa e provata dal lutto, e della sorella minore (Violet) non ancora diplomata. Una situazione che le ha chiuso le porte del college.
La famiglia di Rachel vive tra alti e bassi una vita modesta. Adam invece ha avuto più fortuna  e sta studiando legge con l’intento implicito di seguire le orme del padre. Vive però in una famiglia all’apparenza felice che trasmette all’esterno solo il buono tralasciando il marcio; anche lui, come Rachel, ha una sorella minore, Claire, che siccome è malata, è costretta a rimanere sempre in casa, nascosta agli occhi degli estranei. Adam le vuole molto bene e sopporta le incongruenze della sua famiglia solo per il bene della sorella.
Ero stato cresciuto consapevole di appartenere alla dinastia Sutter, il che significava soldi, prestigio e ricchezza
Rachel è una ragazza con poca fiducia in se stessa che non smette mai di ammonirsi, vedersi brutta e di non credere nelle sue capacità; si sminuisce con ogni mezzo, ritenendosi vittima e carnefice della piega che ha preso la sua vita. Non sa che basta poco per sentirsi migliore e sarà Adam a scoprirlo e inconsapevolmente aiutarla.
Adam ha una sola colpa: essere amico di Nicholas, un ragazzo caduto troppo spesso in cattive acque e che l’ha trascinato con sé in qualcosa più grande di lui e a cui non può sfuggire; un macigno che  indirettamente coinvolgerà anche la povera Rachel, mettendoli entrambi nei guai, ma che li porterà anche a scoprirsi nel loro intimo, fino a farli innamorare.
Violet e Claire, inconsapevolmente si ritroveranno a essere fondamentali nella storia d’amore dei fratelli: Violet come semplice anello di congiunzione con Nick; Claire come chiave dell’intera vicenda delittuosa che coinvolge Adam, Nick, Rachel e la città intera, perché ciò che unirà i ragazzi protagonisti di queste pagine, è qualcosa che va oltre la loro semplice vicenda personale, coinvolgendo l’intera Secrets.
In Rachel avvertivo qualcosa di speciale, un’intelligenza fuori dalla media e mi dava sui nervi che non se ne accorgesse e restasse lì ad ammuffire. […] una ragazza provata duramente dalla vita, che con le sue sole doti e capacità, era riuscita da sola là dove altri arrivavano condotti dal placido scorrere degli eventi.
L’autrice ha usato un linguaggio semplice, scorrevole e coerente con l’età dei personaggi narrati. Non ha ecceduto in smancerie di troppo e ha creato una storia d’amore che si evolve pian piano in maniera naturale e non forzata. Il doppio punto di vista mi ha portato a immedesimarmi perfettamente in entrambi i protagonisti, rendendoli quasi “miei amici”.
Il romanzo della Sparkle non è però solo una storia d’amore perché, fin dal prologo, un mistero aleggia sulle vite di tutti fino a divenire la causa scatenante di vari crimini e, allo stesso tempo, della neonata storia d’amore tra Adam e Rachel. Un misterioso segreto con radici nel passato, frutto di vendetta e sofferenze subite, che i veri colpevoli hanno voluto gettare addosso agli innocenti ragazzi solo per puro desiderio di rivalsa, è la chiave che porterà i ragazzi a sfiorarsi, cercarsi, innamorarsi ma anche a soffrire e a sacrificarsi per entrambi. L’agognato lieto fine arriverà per i protagonisti lasciando però, logicamente,  qualche sprazzo di giustificata sofferenza, che rende la trama possibilmente reale, vera.  
Judith con questo romanzo ha voluto non solo narrare la classica storia amorosa di opposti che si attraggono, perché con l’aggiunta del mistero ha dato all’intera vicenda qualcosa una marcia in più. A metà tra il thriller e il romance, il romanzo non manca di colpi di scena, senza però scadere nel grottesco perché tutti i pezzi alla fine comporranno il puzzle perfetto e tutti i nodi verranno al pettine.
I protagonisti da opposti si scoprono poi non tanto diversi e si fanno anche portavoce di un messaggio più grande, vera morale dell’intero libro, proprio nel finale.
Non abbiamo solo buio dentro. Rachel non siamo né brutti né cattivi. Siamo solo feriti. Spaventati e impauriti. Soli. È l’amore a cambiarci. Solo amandoci possiamo tirar fuori tutta la luce che abbiamo dentro. Tutta la luce che abbiamo.
La storia mi ha particolarmente colpito fin da subito e vi consiglio di leggerla perché c’è tutto quello che si desidera da un romance con un tocco di adrenalina.


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