[REVIEW PARTY] NON PENSAVO DI AMARTI ANCORA (P.WARD)

il
27 settembre 2018
Buongiorno lettori del blog! Stamattina due importanti review party targati Newton Compton Editore. In questa prima recensione Lori e Marta vi parlano in anteprima del nuovo romanzo di Penelope Ward "Non pensavo di amarti ancora", una storia d'amicizia prima e d'amore incondizionato poi. Un romanzo dove emozioni e ironia si fondono e dove una telefonata in preda all'alcool è in grado di cambiare più di una vita.

NON PENSAVO DI AMARTI ANCORA
PENELOPE WARD
Data pubblicazione: 27.09.2018 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Drunk Dial Serie: Standalone Genere: Contemporary romance
Trama: Lì per lì ho pensato che fosse un'ottima idea. Chiamare all'improvviso al telefono Landon Roderick, per cui ho una cotta dei tempi dell'infanzia, mi è sembrata la cosa giusta da fare. Il fatto che fossi ubriaca e stessi passando sopra a tredici anni di emozioni contrastanti con uno stupido scherzo telefonico, invece, non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello. Ma poi Landon ha richiamato. Ci siamo ritrovati a passare le settimane seguenti al telefono, cercando di gestire l'intensa connessione che il suono delle nostre voci aveva risvegliato. È possibile desiderare qualcuno che si trova a chilometri di distanza? Durante tutte quelle ore passate a chiacchierare, mi sono chiesta che cosa sarebbe potuto succedere se ci fossimo incontrati. Ed è così che ho preso la seconda decisione più impulsiva della mia vita. Un biglietto per la California è quello che mi serve per capire se la telefonata che gli ho fatto da ubriaca è stato l'errore più grosso che abbia mai commesso o la cosa migliore che mi sia mai capitata.
Oggi come annunciato poco fa, parliamo del libro della Ward, che si conferma una garanzia. Il titolo originale, è azzeccatissimo, molto più di quello italiano a mio parere, dato che rappresenta la causa scatenante di questo romanzo. La storia infatti inizia proprio quando la protagonista, Rana, fa una telefonata in pieno delirio da sbronza a Landon, amico d’infanzia che non vede da tantissimo tempo e che non ha mai abbandonato i suoi pensieri. Si sa, l’alcol è un buon siero della verità e così Rana confida a Landon una cosa che chiunque vorrebbe sentirsi dire almeno una volta:
<<L’ultima volta che sono stata felice è stato con te>>
Resasi conto del gesto “azzardato”, Rana riattacca. La miccia, però, è stata innescata, Landon la richiama e… il resto starà a voi scoprirlo. Non vi svelerò molto, perchè vorrei che vi gustaste ogni riga, di ogni pagina, fino alla fine, lentamente, anche quando vorrete divorare le pagine, perché l’intreccio narrativo è studiato nei minimi dettagli, perché il mondo e il modo in cui le vite di Rana e Landon si mescolano dovete viverlo. È una storia reale, tangibile, come ce ne sono tante e come non c’è nessuna allo stesso tempo.
La prima parte del romanzo è ironica, divertente, intrigante, ma più andrete avanti e più le cose si faranno serie, non solo tra i protagonisti, ma anche e soprattutto per i temi trattati. Resterete sconvolti dalla similitudine delle vite dei protagonisti e capirete quanto solo Landon poteva essere l’uomo giusto per Rana (e non solo per lei). Una relazione, che come tutte le storie, affronterà insidie e incomprensioni, che incrineranno certezze e porteranno dubbi.
A volte l’amore è sufficiente, ma altre volte i problemi possono seriamente oscurarlo.
Vita vera. Questo è quello che più mi è piaciuto di questa storia.
Lo stile dell’autrice è inconfondibile e inopinabile. La noia non è contemplata, non manca nulla, peperoncino compreso. La delicatezza con cui affronta tematiche e decisioni verso cui è facile puntare il dito, giudicare è sublime. Il modo in cui la Ward palesa la psicologia dei personaggi, le loro emozioni, vi catturerà completamente.
Il pov è affidato principalmente a Rana, ma troverete quello di Landon al momento più opportuno e vi toccherà nel profondo. Non mi emoziono facilmente, ma è impossibile restare impassibili davanti a questa storia.
Un tema che viene affrontato poco, ma che fa parte della quotidianità di migliaia di persone, e soprattutto offrendone i punti di vista di tutti: genitori, figli, genitori “diversi” ma pur sempre genitori. No, non potete assolutamente perdere questa pubblicazione.
Non è solo una storia d’amore tra due ragazzi che si erano persi e poi ritrovati, è molto, molto di più. E poi c’è la riflessione a cui io, da genitore, non ho potuto non esimermi dal fare: non siamo solo educatori. Il nostro compito non è “solo” trasmettere loro cosa è giusto o sbagliato, come stare a tavola o come comportarsi in mezzo alla gente. Da noi imparerano soprattutto ad amarsi e accettarsi per quello che sono. Quando leggerete della “trasformazione” di Rana capirete appieno cosa voglio dire. Io stessa non capivo perchè Rana non volesse mostrare il suo volto a Landon, e quando l’ho capito, è stato come ricevere uno schiaffo in pieno viso.
Landon è un Uomo con la U maiuscola. Non perché è un figo da paura, ma perché ha saputo rialzarsi da solo, perché non si vergogna di mostrare la sua sensibilità quando è necessario, perché sa far sentire Rana al sicuro e nel posto giusto.
Avevo vissuto per tanti anni sentendomi sola e spaventata. Ora, per la prima volta nella mia vita, mi sentivo davvero al sicuro. Le sue mani potevano essere callose, le sue braccia tatuate, poteva sembrare pericoloso, ma Landon era gentile e protettivo.
È un incoraggiamento agli adolescenti, che si sentono costantemente “difettosi”, inadeguati, che non ci ritengono degni di ascoltare i loro problemi, convinti che non potremo ma capirli, che li rimprovereremo e basta, perché non ci hanno dato ascolto e perché hanno paura di deluderci.
<<Se ti capita di trovarti in difficoltà, fai in modo di parlarne sempre con me o con qualcun altro. E non permettere mai a nessuno di convincerti che non vali, solo per approfittarsi di te>>
Nelle situazioni più difficili, quelle che ci sembrano insormontabili, senza via di scampo, proprio grazie a quelle cresceremo, ci evolveremo e riusciremo ad essere migliori. Questo romanzo è amore, ma come avrete capito anche tanto di più.
<<Sì, bè, ce li hanno anche i diamanti più belli. Non c’è niente di male ad avere dei difetti. Sono quelli a renderci umani.>>


“Non pensavo di amarti ancora” è un romanzo di quelli che non si possono perdere per i sentimenti felici che evoca, per le numerose riflessioni, la comicità e l’ironia che caratterizza i personaggi e alcune situazioni.
La coppia protagonista si compone di Rana e Landon. La prima è una ragazza che si costruisce la vita giorno per giorno, sopravvive lavorando come ballerina di danza del ventre in un ristorante greco e per arrotondare accetta anche di ballare con un serpente enorme attorcigliato al collo.
È una brava ragazza, ha subito un padre un po’ troppo invadente che è anche la sola famiglia che ha, da quando la mamma è scappata con l’amante, anni prima, abbandonando la figlia preadolescente e il marito. Rana nonostante le sofferenze e i sensi di colpa, è comunque una persona altruista e per questo, ma non solo, è iscritta al programma Detroit Big Sister, con la quale una volta a settimana frequenta Lilith, una bimba di dieci anni, estremamente simpatica e vivace, dotata di grande intelligenza e una maturità rara da trovare in una diecenne come lei. E Lilith non è un personaggio marginale, perché pagina dopo pagina assume sempre più importanza.
Landon è un amico d’infanzia di Rana. Sono stati vicini di casa per un periodo, quando Rana viveva con i genitori nel garage della famiglia di lui. Con il trasferimento di Rana si sono persi di vista e in Rana è sempre rimasto una sorta di risentimento verso il ragazzino e la sua famiglia, colpevole, a suo dire, di averli mandati via dal garage e aver avuto una vita agiata e bellissima rispetto a lei.
Era tutto nella mia testa, ma in qualche modo la sua felicità era un riflesso della mia infelicità.

Così, una sbronza post lavoro la spinge a compiere un gesto tanto impulsivo da lasciar di stucco la stessa Rana: in vino veritas si dice, no?! Confermando il detto, la ragazza sfoga i suoi pensieri in una telefonata tutta alcool e risentimento, a un Landon sorpreso dall’inaspettato contatto.
Per quanto Rana cerchi di “cancellare” il proprio gesto e convincere Landon dell’errore, lui non ne vuole sapere di perdere ancora la “sua” amica Rana Banana, ora che dopo tredici anni l’ha ritrovata! Lei ha dato fuoco alla miccia, lui è pronto a farla esplodere.
<<Non smettere di parlare con me, Rana>>. Il suo tono sincero mi strinse il cuore.
<<Perché è tanto importante per te?>>
<<Non l'ho ancora capito. È come se mi facessi sentire con i piedi per terra, non so. Parlare con te è stato tornare un po' a casa, almeno quella che una volta consideravo casa. Ma se ho esagerato chiedendoti una foto, mi scuso>>.
Ritrovandosi i due chiariranno le rispettive posizioni rispetto al passato e si riscopriranno per ciò che sono oggi, con tutto il bagaglio di sofferenze che si portano dietro. Landon non ha avuto la vita che Rana immaginava: ha lasciato il Michigan e si è costruito una vita nuova partendo da zero. Ha dovuto affrontare un grande dolore e le conseguenze di un periodo di scelte errate. Il perché è per come lo lascio scoprire a voi, come a voi lascio anche il piacere di sbrogliare la matassa, i segreti che entrambi si portano dietro, che creano dubbi, insicurezze, paure e vergogna. Debolezze che però riassumono la vicinanza tra i due e il gioco che il destino ha fatto con loro, rendendoli a un certo punto la cura e la chiave di una risoluzione apparentemente inarrivabile. Landon e Rana sono due sopravvissuti, complementari l’un l’altra.
Non si spegne un incendio facendo la danza della pioggia. Devi affrontarlo, spruzzarci dell'acqua finchè non smette di bruciare. Una volta domato il fuoco, puoi scegliere di ricostruire o di abbandonare le macerie.
Il loro, per molto tempo resta un rapporto platonico, per cui il lato fisico non è preponderante e ciò permette spazio a una profondità che non ci si aspetterebbe. “Non pensavo di amarti ancora” è un perfetto 50% d’ironia e 50% di profondità emotiva.
<<Dopo che te ne sei andata, pensavo che non ti avrei mai più rivista in un milione di anni. La vita può essere difficile e schifosa, ma a volte... a volte ti sorprende nel migliore dei modi>>
Ho apprezzato che l’autrice abbia poi dato ampio spazio a un tema delicatissimo come l’adozione, affrontandolo sia dal punto di vista genitoriale che della prole; ma anche in modo onnisciente, per dar maggior completezza alla componente emotiva e spazio a tutti i personaggi che intervengono.
Mentre leggevo mi sono resa conto di quanto l’autrice mi stesse spingendo a ragionare sul rapporto famigliare, sul significato e i sacrifici che tante volte le famiglie compiono, armandosi di un’innata forza anche nei momenti più disperati.
Rana è la principale voce narrante di questa storia, seppur anche Landon ha il suo spazio (spesso in modo indiretto).
La narrazione è caratterizzata da tanti salti temporali che spesso sono inverosimili per la velocità con cui si compiono, ma tutto sommato si seguono bene e la storia è spezzata talvolta da micro flashback in cui Rana apre e legge uno dei numerosi bigliettini che Landon le scriveva da ragazzino.
Perché secondo me dovreste leggere questo romanzo? Per tutti i motivi che vi ho provato a spiegare fino ad ora, ma anche per l’atmosfera sempre più piccante ma allo stesso tempo romantica, a suo modo, che coinvolge la coppia. Inoltre in questo libro potrete conoscere un uomo vero, uno che non si vergogna dei propri sentimenti e per i suoi sentimenti è disposto a rischiare il tutto e per tutto. Landon non è uno che scappa, lui è come un bulldozer o un toro. Mira l’obiettivo e va dritto alla meta. Non ha paura di mettere a nudo la sua sensibilità e questo ve lo farà amare ancor più, insieme ai tanti tatuaggi e il fisico scolpito in grado di far girare la testa a tutte.
Cerca di non dare il tempo per scontato. Il domani non è mai garantito. Non si dovrebbe mai lasciare niente in sospeso. L'ho imparato sulla mia pelle.
Avrei voluto dare un voto più alto, non ve lo nascondo, ma quella certa fretta nella gestione dei tempi di cui ho accennato poco fa e i numerosi refusi, mi hanno spinta a fare un piccolo passo indietro, seppur il mio voto sia estremamente positivo.
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