[RECENSIONE DOPPIA] L'AMORE è SEMPRE IN RITARDO (A. PREMOLI)

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26 settembre 2018
Buongiorno, una delle pubblicazioni più attese di questo mese uscirà domani, ma oggi in ANTEPRIMA, Michela e Tina, ce ne parlano in questa recensione doppia. Il romanzo, che le ragazze hanno letto grazie a Newton Compton, è l'ennesimo successo annunciato di Anna Premoli, che si conferma una delle penne più brillanti del panorama rosa italiano.

L'AMORE è SEMPRE IN RITARDO
ANNA PREMOLI
Data pubblicazione: 27.09.2018 Editore: Newton Compton Editori Serie: standalone (ma collegato ad altri libri dell'autrice) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: I primi amori sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, l’ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l’adolescenza a corteggiarlo e a comporre per lui terribili lettere d’amore in rima. Ogni volta che lo vede – anche ora che è una donna adulta e sta finendo un dottorato in Geologia alla Columbia – non riesce proprio a controllare il malumore. Le sue storie sentimentali sono state tutte un fallimento. E la colpa, secondo Alex, è proprio di Norman. Quando, stanca di incontri poco entusiasmanti, decide di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, altrettanto stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone una tregua: lasciarsi il passato alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole. Alex non può tirarsi indietro di fronte a quella che per lei suona quasi come una sfida: trattarlo in modo cordiale in fondo non dovrebbe essere così difficile. O almeno, questo è quello che crede…
Ciao a tutti! Sono super felice di potervi parlare in anteprima del nuovo gioiello firmato Anna Premoli e Newton Compton: L’amore è sempre in ritardo, che da oggi potete trovare in rete e in libreria.
Sapete quando iniziate a leggere un libro e capite già dalle prime pagine che l’amerete? Ecco a me succede ed è successo già in passato con tutti i libri di questa straordinaria autrice. La sua ultima creazione in particolare, l’aspetto trepidante da quando Norman e Alex furono citati in “È solo una storia d'amore” e successivamente anche in “Non ho tempo per Amarti”.
Quando ho saputo la data d’uscita ho letteralmente urlato e saltato dalla gioia e ringrazio la Newton Compton per averci dato l’opportunità di leggere in anteprima questo capolavoro!
Ma parliamo dei nostri protagonisti, Norman ed Alex.  Norman, di professione agente letterario, è l’amico d’infanzia dei fratelli Ayden ed Alexandra Tyler.  A causa del turbolento passato dei genitori, è cresciuto con l’affetto e le amorevoli cure della signora Tyler e tutt’ora viene considerato membro effettivo della famiglia, partecipando ai pranzi domenicali e alle tante ricorrenze.
Penserei quasi che abbia bevuto, se non fosse che Norman non beve mai. Ormai da anni. Solo acqua e poco altro. Quando beve tè verde crede di vivere pericolosamente.
Norman è rimasto molto segnato dal rapporto di coppia dei genitori, la loro storia d’amore iniziata in modo passionale e ricca d’amore, nel tempo è sfociata in litigi e gelosie, forse anche a causa di un’abissale differenza di caratteri (solare ed energica lei, pacato e remissivo lui), terminando con la morte del padre per cause non molto chiare, e la inevitabile e totale indifferenza verso l’amore del nostro Norman, che infatti non ha nessuna intenzione né di sposarsi, né di trovare l’anima gemella, o tantomeno di abbandonare i comodi ed eleganti completi a doppio petto e la tranquillità del suo appartamento da single.
Vorrei che fosse chiaro che la mia è solo paura. E non paura generica, ma timore molto specifico verso una ragazza in particolare. Definirla una donna mi sembra ancora strano, anche se immagino lo sia diventata a tutti gli effetti. Non so quando sia successo. Probabilmente quando cercavo di non notarlo.
Alexandra, detta Alex, adora la vita all’aria aperta ed è entusiasta del suo lavoro da geologa che sta per portarla sulle vette gelide del Colorado per alcuni importanti studi. All’età di nove anni si innamora perdutamente del migliore amico del fratello che però ha circa 10 anni in più, Norman appunto, e con l’ingenuità che caratterizza l’infanzia, gli dedica lettere in rima e mille attenzioni. Quella che potrebbe sembrare una semplice cotta infantile dura fino ai 18 anni di Alex, quando tenta il tutto per tutto e si avventa tra le sue braccia, ottenendo però un secco rifiuto capovolgendo così i sentimenti della ragazza.
Dei diciassette anni che lo conosco, infatti, ne ho spesi ben nove a venerarlo peggio di una mucca in India e altri otto a odiarlo nemmeno fosse un serial killer.
Da quel momento e per i successivi otto anni, Alex ce la mette tutta per dimenticare Norman collezionando ragazzi su ragazzi, con cui però, non riesce a costruire niente di duraturo e la colpa dev’essere senz’altro dell’impettito amico del fratello che le ha rovinato l’adolescenza.
Nessuno è riuscito a sconvolgermi a tal punto da farmi tornare ai miei diciotto anni. Nessuno mi ha mai fatto battere il cuore nemmeno un centesimo di quello che ha fatto Norman, pur rifiutandomi.
Ma che cosa succede se per un brutto imprevisto, questi due dovessero trovarsi rinchiusi in un rifugio tra le montagne senza possibilità di uscire a causa di una tormenta di neve?
Succede che finalmente parlano ed arrivano a una specie di tregua; decidono così di seppellire l’ascia di guerra e comportarsi finalmente da amici e persone civili.
«Alexandra, ti darei l’ultimo pancake anche gli altri trecentosessantaquattro giorni dell’anno» se ne esce a un certo punto, facendomi andare di traverso il boccone che stavo masticando.
Ma sarà così facile cancellare 18 anni così, in un soffio? E se ci fosse sotto qualcos’altro? Forse Alex non è poi così indifferente a Norman, come vuole farle credere.
Ho trascorso tutta la vita a evitare come la peste le ossessioni e i sentimento estremi per ritrovarmi poi nel buio della mia sala, desideroso di cedere alle mie stesse regole e di mandare stupidi messaggi a quasi trentasei anni?
Ma allora perché rifiutarla? Perché perdere così 18 anni in cui avrebbero potuto essere felici insieme?
Tengo una lista aggiornata. Una lista chilometrica, di cui avrei potuto essere il primo, se la mia forza di volontà non fosse stata sufficiente a non farmi cadere in tentazione. Sarei stato un potenziale parassita a mia volta: avrei potuto solo rubare la sua luce, di certo non avrei avuto nulla da aggiungere.
E poi, per non annoiarci, mettiamoci anche un piede ingessato e un’adorabile sindrome da crocerossina, mescoliamo tutto e avremo una storia scoppiettante, dolce, romantica e con una leggerissima punta amara che ci farà capire tante cose.
Oh si, sarà una guerra, lo so bene. Ma d’altronde, c’è mai stato un solo momento tranquillo in questo sentimento?
Per chi come me attendeva da tempo di conoscere la storia di Alex e Norman, come già immaginate, non rimarrete deluse! Aspettatevi un romanzo con i fiocchi.
Vorrei dirvi tanto di più ma devo trattenermi dallo spoilerare tutto! Vi dico solo che ho sottolineato praticamente tutto il libro per memorizzarne i passi più belli… e forse l’avevate già capito dalle mille citazioni. Ma con le parole di Anna Premoli è così, ti entrano dentro e vorresti che i suoi libri non finissero mai!
Buona Lettura!



Buongiorno ho letto anche io, con grandissima gioia, l’ultimo libro di Anna Premoli, regina, meritata, del rosa italiano. L’ultimo nato è un romanzo che conferma la bravura dell’autrice sotto più aspetti: tra cui le ambientazioni davvero particolari, l’ironia e l’autoironia che non mancano mai di stupire con colpi di scena ad effetto e momenti molto realistici.
Siamo a New York, Alex e Norman, li abbiamo già conosciuto in “È solo una storia d'amore”. Lui agente letterario grande amico del fratello di lei (Aidan), è un uomo di grande talento, amante della letteratura, bellissimo ma goffo e impacciato. È un uomo d’altri tempi come dimostra il linguaggio un po’ forbito e l’abbigliamento decisamente retrò. Lei, Alex, è l’esatto opposto. Geologa di professione, amante delle rocce della fisica e della chimica, con una predisposizione innata verso la pratica di ogni sport estremo.
Ora, mentre mi siede di fronte a questo tavolo in una baita a oltre tremila metri, vestito peggio dell’aiutante di Babbo Natale nei giorni liberi, mi trovo a fare i conti con i ricordi di tutti quegli anni trascorsi ad amarlo.
Si conoscono fin da piccoli, la famiglia di lei considera Norman quasi un figlio, dato che ha perso il padre e sua madre vive in Europa, probabilmente con l’ultima fiamma. Alex ne è innamorata, non corrisposta, pressoché da sempre del migliore amico del fratello.
Nel mondo normale il primo amore è una sorta di rito di passaggio, un dolce ricordo, un volto quasi dimenticato. Oppure è una relazione di lunghissimo corso che riesce a resistere alle intemperie e a prevalere sulle avversità.
Ma davvero l’amore non è corrisposto? Cosa succede nella testa, un po’ contorta di Norman? Complice una rovinosa caduta e una nevicata inaspettata i nostri protagonisti saranno costretti a trascorrere del tempo assieme, confrontarsi in modo sincero sui loro sentimenti e, finalmente, con grande gioia di chi sta loro attorno, chiarirsi.
Non sappiamo cosa sia la moderazione, non sappiamo cosa voglia dire voltare pagina...
Il pov a voci alterne permette di cogliere i pensieri, i dubbi, le incertezze, specialmente di lui. Ho apprezzato la quasi totale assenza delle scene di sesso, perché così l’autrice ha dimostrato la capacità di saper scrivere un racconto ricco di sensazioni, parole, gesti e fatti che fanno trasparire la bellezza, ma anche la gioia della conquista del grande amore.
Non conosco nessuno che sia più di lei. Più vibrante. Più vitale. Più testarda. Più importante.
La Premoli è riuscita spesso a stupirmi per le ambientazioni davvero pazzesche e anche stavolta non mi ha deluso, perché oltre alla Grande Mela con i suoi numerosi parchi,troviamo in queste pagine le montagne innevate del Colorado e una meta che non svelerò per non fare spoiler, saranno magiche cornici in questa storia d’amore.
In Colorado, in una baita dispersa, in mezzo ad una bufera di neve, strade impraticabili senza corrente elettrica, l’intrepida Alex si trova nel suo ambiente ideale, in netto contrasto con Norman, che odia il clima, è terrorizzato dagli animali, dalle strade, a suo dire, pericolose, dove tutta la sua goffaggine si palesa. Ed è proprio qui che i protagonisti comprendono tutte le loro differenze, le abitudini diverse, i gusti contrastanti. Lei è vulcanica, gioiosa, solare, sportiva, sempre in movimento, mentre lui… esattamente il contrario.
Per quanto riguarda la seconda ambientazione, quella segreta, vi dico solo che è piuttosto azzardata, non l’ho mai letta in un romanzo, ma soprattutto, ciò che mi ha sorpreso tanto è la dichiarazione d’amore: una delle più affascinati e divertenti che mi sia mai capitato di leggere, decisamente un epilogo degno del compassato Norman.
Insomma care amanti dei libri, “L’amore è sempre in ritardo” è una lettura che non potete proprio perdervi!

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