[RECENSIONE DOPPIA] SEGRETI PROFONDI (S.BLACK)

il
18 settembre 2018
Buon mercoledì lettori del blog, oggi Mary e Lucy vi parlano di Shayla Black, autrice molto conosciuta per il genere erotico dei suoi romanzi. Incuriosite dalla trama abbiamo imbatterci in lei e nel suo recente romanzo edito Leggereditore, "Segreti Profondi". Curiosi di conoscerne il perché? Seguiteci in questa doppia recensione.

SEGRETI PROFONDI
SHAYLA BLACK
Data pubblicazione: 10.08.2018
Editore: Leggereditore
Titolo Originale: Falling in Deeper
Serie: serie wicked lovers (#10)
Finale: Autoconclusivo
Genere: erotico
Trama: Dopo che una terribile tragedia l'ha quasi uccisa, Lily Taylor ha cambiato identità e ha ricominciato una nuova esistenza. Quando però il suo difficile passato riaffiora minacciando ancora la sua stessa vita, si rivolge all'ultima persona di cui dovrebbe fidarsi: uno sconosciuto con alle spalle una storia di violenza e dotato di una sensualità irresistibile e pericolosa. Affascinato dalla sensualità della donna, Stone Sutter decide di proteggere Lily dal misterioso uomo che la sta perseguitando, ma non è altrettanto sicuro di avere la forza per proteggerla dai suoi stessi desideri. Mentre la passione tra loro emerge inarrestabile, Lily è sempre più in pericolo e per sopravvivere deve affrontare le sue peggiori paure. Potrà fidarsi del legame che lei e Stone hanno instaurato mentre entrambi stanno cadendo sempre più a fondo?

In questo decimo volume della serie Wicked Lovers incontriamo Lily Taylor, in arte Misty, una protetta di Mitchell Thorpe, proprietario del Dominion, un esclusivo club in si praticano tecniche bdsm. Perché Lily ha barattato la sua identità lo scoprirete nel corso della storia. Una donna fragile che nella vita ha accumulato traumi, sofferenze e innumerevoli perdite. Qualcuno è disposto anche ad uccidere per il suo silenzio? Lily ancora una volta dovrà scappare, ma questa volta le cose saranno diverse. La sua strada si incrocerà ben presto con l’ex denuto Stone Sutter, il quale è disposto a tutto per barattare la sua libertà anche a usare il passato di Lily per i suoi scopi o almeno è quello che crederà di poter fare. Il nostro bel protagonista ha davvero programmato ogni dettaglio, tranne uno, il più imprevedibile, l’amore. 

L’attrazione di entrambi sarà profonda e innegabile. Del tutto inutile sarà ogni loro tentativo di resistervi.
“Cos’era quella reazione chimica a cui non riusciva a resistere? Perché la sua volontà di opporsi evaporava sempre non appena lui la toccava? In quel momento lui sembrava non solo qualcuno che avrebbe potuto proteggerla da tutto il male del mondo, ma anche l’uomo che avrebbe potuto riportare il suo corpo e forse la sua anima in vita.”
Stone farà di tutto per proteggere la donna che ama, anche a ritornare in carcere.

“Ho smesso di vivere la mia vita per proteggerti.”
Una trama intrecciata dove non mancheranno i colpi di scena, inoltre l’epilogo pieno di suspense lo lascerò gustare a voi. Nonostante queste note positive devo ammettere di aver faticato a digerire lo stile dell’autrice, sicuramente dovuto anche a una traduzione e interpretazione poco corretta su alcune frasi. Ho interrotto la lettura per ben tre volte, lasciando passare giorni e giorni prima di riprenderla. L’empatia che si avverte in queste pagine è quasi nulla. La terza persona purtroppo nasconde questi retro scena, e ahimè continuo a dire che per arrivare al lettore deve essere magistrale o ci si deve almeno in parte avvicinare. Un paio di incoerenze mi hanno fatto storcere il naso come: il dirsi il ti amo dopo quattro giorni di convivenza, e come far uso delle tecniche bdsm su di una donna che ha subito tanti traumi e violenze psicologiche da farla vivere nel terrore. Potrei sbagliare, ma non credo sia il modo giusto nel far riaffiorare la fiducia persa. L’idea di trama potrebbe anche essere buona, ma non mi ha coinvolto come ho erroneamente immaginato leggendone la sinossi.

Lascio la parola a Mary, collega e membro del team, scopriamo cosa pensa di questa storia al alto tasso erotico.



Dunque, si comincia. Partendo dal presupposto che io sia sempre molto restia a leggere un erotico, attratta dalla trama, mi sono lasciata coinvolgere in questa lettura, perché ogni tanto bisogna spaziare e non fossilizzarsi su inutili pregiudizi. Continuo dicendo che – scelte stilistiche e contenutistiche a parte – se un prodotto libro è finito – ovvero editato e pronto per essere messo in commercio – non lo si può catalogare semplicemente come bello o brutto. O, meglio, esistono anche i libri brutti, ma non è mai un’opinione assoluta e oggettiva. Credo che ogni libro possa – e, anzi, debba – suscitare reazioni/emozioni diverse ad ogni lettore.
Premesso questo, onestamente io da questo libro mi aspettavo molto di più. Invece non mi ha convinta fino in fondo, se non verso la fine, in cui l’autrice ha orchestrato un colpo di scena (ma anche qui ho le mie note da fare).
Fiorellino– come la chiamano tutti – aka Lily Taylor è una giovane ragazza che lavora al Dominion, un esclusivo club bdsm. Fin dall’inizio, ci vengono presentati tutti i personaggi che prenderanno parte all’azione, inclusa una coppia formata da tre persone, due lui e una lei (insomma non si giudica nulla, ma c’ho messo un po’ a comprendere la dinamica). Fiorellino ci viene disegnata come fragile, un po’ timida e bisognosa di essere dominata a causa dei traumi che ha subìto nella vita (e non sono affatto pochi… sono, come dire, segreti profondi).
Stone Sutter è un ex-detenuto – in galera per la sua professione da hacker incallito – che patteggia la propria libertà in cambio di un aiuto ad un caso federale che include la nostra Lily. Il patto prevede che lui la faccia innamorare e la convinca a testimoniare contro un criminale in corsa per una carica politica, Canton.
La vita, però, si sa… non va mai come l’abbiamo preventivata. E infatti a Stone basta un incontro per decidere che il benessere di Lily verrà sempre prima di tutto. Un colpo di fulmine, insomma, su cui non ho nulla da ribattere, dato che ci credo e li ho sempre trovati incredibilmente romantici.
Un battito dopo, posò le labbra sulle sue. Non si preoccupò di sperimentare che combaciassero, la baciò come se già sapesse quanto fosse deciso a prendere la sua bocca e quanto bello sarebbe stato. Per un delizioso ed eterno momento, Stone piegò la mascella e trattenne Lily esattamente dove voleva che rimanesse.
Il loro primo bacio si consuma pochi minuti dopo la loro conoscenza. Un bacio dolce, capace di trasportarli in un mondo lontano, un mondo in cui Lily prova finalmente qualcosa. In un certo senso, Stone sa tutto di lei, e sembra capirla e anticipare i suoi bisogni prima ancora che lei possa formularli nella sua mente. È paziente e gentile, è l’uomo perfetto sotto tutti i punti di vista, e mi sarebbe anche piaciuto se non si fosse improvvisato Dom.
«Tu non sei il mio Dom. Anzi, non lo sei nemmeno, un Dom, quindi non usare quei toni con me.»
«Vedi, è qui che hai torto, dolcezza. In questi ultimi tre mesi, mi sono addestrato con Jack Cole e Logan Edgington. Esatto, i tuoi amici.»
Ora, non avevo mai sentito di addestramenti per diventare Dom. E no, non ci credo assolutamente. Dom si nasce, ci deve essere una predisposizione, non lo si può insegnare. È e deve essere insito nella persona che lo pratica. E qui entra in gioco la componente sessuale. Lily ha bisogno di essere sottomessa per sentirsi “normale”, per sentirsi protetta e al sicuro, perché ha subito dei traumi violenti nella vita che l’hanno profondamente segnata. Onestamente, non mi è mai andato giù il dover giustificare la sottomissione con un malessere psicofisico di qualunque genere: accade anche in Cinquanta Sfumature, con Christian Grey, ed è una cosa che trovo come un semplice escamotage per non scavare a fondo, nell’indole umana. Il bdsm è uno stile di vita, sono desideri insiti in un essere umano – oppure no ovviamente – ma che non si radicano in una persona a causa di un trauma. Ho trovato anche assurdo che in un'epoca in cui si parli così tanto di donne, femminismo e indipendenza, un’autrice donna abbia descritto una protagonista bisognosa di qualcuno per vivere/sopravvivere. Perché qui, fin dapprincipio, Lily ha sempre avuto un protettore – un Dom, non un terapista, come la gente comune. Inoltre, anche se l’autrice ha in un certo senso cercato di far evolvere questi personaggi, la mia sensazione è che Stone fosse già un personaggio fatto e finito, che si innamora fulmineamente – e come ho detto ci può stare – ed è pronto a sfidare tutto e tutti pur di proteggere Lily. Lily invece, da bisognosa di qualcuno qual era, decide ad un certo punto di voler proteggere i suoi amici e fuggire da sola per salvarsi – e scappare dai problemi, anche se per ovvie ragioni, che poi scoprirete. Anche se si riprende verso la fine, in un certo senso, mi è sembrato un salvataggio in extremis di questo personaggio, che sì, fa dei passi da gigante nel corso della storia, ma che non sono riuscita ad apprezzare più di tanto. Questo, come ho precisato, è una mia opinione, dovuta alle sensazioni che mi ha suscitato questo libro mentre leggevo. Detto questo, è un libro che comunque scorre velocemente, ben scritto (ho trovato qualche frase che, secondo me, non è stata particolarmente resa bene in traduzione, ma giusto qualcuna), dunque non sarà difficile andare avanti, io stessa l’ho letto in tre giorni più o meno.
Se siete amanti del genere, insomma, credo che questa lettura faccia per voi. Se leggete, fatemi sapere cosa ne pensate. Sono sempre felice di confrontarmi con voi.
Dalla regia per oggi è tutto, buona lettura e alla prossima!

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