LA TEORIA IMPERFETTA DELL'AMORE (J. BUXBAUM)

il
4 settembre 2018
Buongiorno lettori! Oggi parliamo de “La teoria imperfetta dell’amore” di Julie Baxbaum, ex avvocato newyorkese, che ha abbandonato il lavoro forense per dedicarsi alla scrittura. Questo è il suo nuovo romanzo, in uscita oggi per DeA.
Sono proprio contenta di avere la possibilità di parlarvi di questo testo e non posso che ringraziare dal profondo del cuore sia il blog organizzatore del review party, sia la casa editrice, per aver avuto la possibilità di leggerlo in anteprima
È un libro intenso, profondo, che ho amato da subito e che rimarrà inciso nella mia mente come un marchio a fuoco e che proporrò sicuramente ai miei figli quando saranno in grado di comprenderlo, tra qualche annetto.

LA TEORIA IMPERFETTA DELL'AMORE
JULIE BUXBAUM
Data pubblicazione: 04.09.2018 Editore: DeA Titolo Originale: What to say next Serie: standalone Genere: Young Adult
Trama: E se amore e amicizia fossero due risultati diversi della stessa equazione? A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d’auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L’unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?
Kit, è una ragazza di 16 anni che vede crollare il suo a seguito della morte del padre. Questo evento sarà solo la punta dell’iceberg.
Una vita, la sua, apparentemente perfetta: genitori che si amano, giusta popolarità al liceo, studentessa tra le migliori; fino a quel tragico evento, non sembra essere toccata dai tipici problemi adolescenziali.
David, al contrario, è quello strano, quello da evitare, da prendere in giro. Vittima di un bullismo spietato dalle elementari, si rinchiude in se stesso, anche perché la sua sindrome crea nella sua testa un fracasso infernale: troppi rumori, troppi stimoli visivi, allora lui indossa le sue preziose cuffie, ascolta le sue playlist (una per ciascun momento specifico della giornata) e si chiude nel suo mondo.
Ha difficoltà ad associare volti e nomi, per questo tiene un quaderno, che in realtà è una sorta di manuale di sopravvivenza: contiene i preziosi consigli di sua sorella, ma anche la  lista di persone da evitare, quelle di cui potersi fidare,  eventi salienti della sua vita scolastica che descrive con minuziosità ed, ovviamente, i nomignoli che associa alle persone che conosce.
L’autrice lo presenta egregiamente già dalle prime pagine, fa capire subito il meraviglioso modo con cui David guarda il mondo.
Kit non assomiglia in nessun modo a una Kit, che è un nome adatto a qualcuno quadrato come una scatola e rigido e facile da capire con le istruzioni passo a passo. Il nome della ragazza seduta accanto a me, semmai, dovrebbe contenere una Z, perché ti confonde e ti disorienta e compare in posti in cui non ti aspetteresti mai di trovarla – come al tavolo a cui sono seduto io -, e magari anche il numero 8, per via del suo fisico a clessidra, o la lettera S, perché è la mia preferita. Mi piace, Kit, perché non è mai stata cattiva con me, a differenza della gran parte dei miei compagni di classe. È un peccato che i suoi genitori le abbiano dato un nome completamente sbagliato.

Kit non si sente più la Kit di sempre, ha bisogno di silenzio, non le piace la compassione che legge negli occhi delle sue amiche , non ha voglia di parlare, così, un giorno, prende posto al tavolo di David a mensa; una serie di eventi li porteranno al “Progetto incidente”. 
Mi sembra buffo starmene seduta a un tavolo dove c’è solo un’altra persona, per scacciare i rumori della mensa. È tutto il contrario della mia precedente strategia di sopravvivenza, che era tuffarsi a capofitto nella mensa.

Lui ha un grandissimo pregio: non sa mentire, dice sempre la verità, non si preoccupa di quello che le sue parole possono scatenare, pagherà per questo sua “dote”, ma Kit è affascinata dal modo di lui di andare dritto al punto.
E’ così strano che, tra tutte le persone, David Drucker sia stato l’unico a dire la cosa giusta: Tuo padre non sarebbe dovuto morire. È veramente ingiusto.

La vita di David è organizzata nei minimi dettagli, stessa routine, sempre. Quando Kit entra nel suo mondo, però l’istinto comincia a scalpitare e lui si troverà a superare ostacoli che  negli anni non è mai riuscito a gestire “normalmente”. Lui, che guarda teen movie per colmare le sue lacune sociali, si troverà finalmente a vivere.
Nulla di tutto ciò faceva parte dei miei piani di oggi. Io che la seguo fuori. Io che decido da solo di andare a vedere come sta. Io che, di colpo, do una nuova definizione al verde.

I colpi di scena non mancano. Ne troverete tantissimi, fino a quello finale che vi gelerà sul posto.
Vi ho già detto che amo questo romanzo? Definirlo romanzo mi sembra addirittura riduttivo.L’ho letto in poche ore, sono andata a letto solo dopo averlo completato, non riuscivo a separarmene. Avrà un posto d’onore nella mia libreria.
Questo romanzo è un caleidoscopio di situazioni e proverete tutte le emozioni esistenti. Affronta temi delicati come bullismo, differenze razziali, menzogne, disagio, amicizia, amore, famiglia. Non manca davvero niente. Gli spunti per riflettere sono infiniti. Lo stile di scrittura dell’autrice coinvolge e sconvolge: riderete, piangere, proverete una tenerezza infinita verso David e un rabbia cieca verso la superficialità e l’apparenza.
Julie Buxbaum ci ha dato la grande possibilità di guardare il mondo con altri occhi, quelli di David, vi renderete conto che la sua complessità in realtà nasconde concetti molto semplici, che ogni adolescente prova: bisogno di accettazione, voglia di sentire il batticuore, necessità non essere etichettati.
Che cosa dobbiamo fare con te? Come se fossi un lavoro di gruppo. Per una volta mi piacerebbe che la risposta fosse: nulla. Per una volta mi piacerebbe che la risposta fosse: vai bene così come sei. Per una volta mi piacerebbe che, prima di tutto, questa domanda non venisse fatta.

È un libro che ci insegna che non bisogna mai tralasciare niente, a non rimanere indifferenti davanti alle situazioni che non ci toccano personalmente. È un romanzo che parla dell’amore nelle sue molteplici forme: amore verso un coetaneo, ma soprattutto dell’immenso amore che i genitori provano verso i propri figli.
La trasformazione esteriore di David rappresenterà molto di più che un cambio look.
Il tuo aspetto esteriore coincide di più con quello interiore, adesso.

Il Pov si alterna tra i protagonisti, caratteristica che apprezzo sempre in un romanzo, perché mi permettere di” fondermi” con i personaggi, di capire come il loro cervello ragione, e mai come in questo caso, ho adorato seguire David nei suoi ragionamenti.
Riesce a rendere davvero affascinante la fisica quantistica, ed  io ho sempre odiato questa materia, così come la matematica, ma lui le modella, le adatta alla vita vera. La teoria sui numeri primi gemelli, la teoria del caos, assumono un significato dolcissimo e romantico ed assolutamente realistico.
Guardare attraverso i loro occhi, non limita nella conoscenza e nell’approfondimento dei personaggi secondari, anzi. L’autrice è stata davvero bravissima a non tralasciare i sentimenti, le contraddizioni, i tormenti di tutti gli altri attori della storia.
Che siate genitori o adolescenti, questo libro merita di essere letto, è uno di quei testi che rivoltano l’anima, la scompongono e la rimettono insieme.
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