Ciao lettori e lettrici di Pieces of Paper Hearts e amanti dei libri. Nelle scorse settimane ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con una delle mie autrici emergenti preferite nel panorama self italiano: Jay Tailed.
Intanto, Jay, benvenuta su Pieces of Paper Hearts e grazie fin d’ora per questa chiacchierata. Ti va di presentarti alle lettrici?
Ciao a tutti! Grazie per avermi accolto qui e per avermi permesso di farmi conoscere. Che dirvi di me? Comincio dallo pseudonimo va, Jay Tailed è nato dalla mia passione smodata per le farfalle, cercavo un nome che potesse ricordarle in qualche modo e navigando in rete un giorno mi si è parata davanti una meravigliosa farfalla nera con striature verdi, che in gergo comune viene chiamata appunto Jay Tailed. Da lì è stato un attimo, poteva essere benissimo utilizzato come nome proprio e da allora è diventato il mio secondo nome. Adoro sentirmi chiamare Jay! All’inizio faceva strano, ma ora lo sento molto mio.
Altro di me c’è poco da dire, ho 38 anni, sono una romana doc, amo leggere, scrivere, divertirmi, socializzare, ridere, scherzare, dedicare il mio tempo agli altri se lo meritano e a me stessa. Sembrerà strano per una che ama stare in mezzo alla gente come ho detto ma adoro moltissimo anche passare del tempo con me stessa forse perché ho imparato ad amarmi. Ce ne ho messo di tempo per capirlo, ma come si dice: “I grandi amori hanno bisogno del loro tempo per diventare tali” e io ora posso affermare che la storia d’amore che ho con me stessa è molto solida, ogni tanto capita di entrare in conflitto con la vecchia me che non si amava tanto ma poi passa e l’idillio ritorna. Ecco, a grandi linee vi ho fatto un po' capire chi sono, poi se vorrete sapere altro sono sempre disponibile per approfondire qualsiasi argomento.
Quando è nata l’idea di Birthday e quanto hai impiegato a svilupparla?
L’idea di Birthday è nata per gioco parlando in rete con amiche virtuali sia scrittrici che no. Un giorno scherzando ho buttato lì un mini raccontino che era un po' il sunto di quella che sarebbe poi stata la storia di Luca e Melissa e loro, le lettrici, hanno cominciato a dirmi “Ma guarda che sei portata a scrivere, perché non ci provi, butta giù una storia, vedi che riesci a fare tanto mica devi portarla a termine per forza…” e da lì queste parole hanno cominciato a frullarmi in testa fino al giorno in cui ho aperto un file word e ho iniziato a scrivere il primo capitolo, e così via gli altri, fino ad arrivare alla fine della storia nel giro di un mesetto. Buttare fuori tutto è stato catartico. Rileggerlo è stato sconvolgente. Non ci credevo di averlo fatto davvero, leggevo e non mi capacitavo. Poi ho deciso di farlo leggere a queste amiche e cosa ancora più sconvolgente hanno apprezzato la storia, mi hanno dato un sacco di consigli per renderla anche migliore. Da lì a qualche mese il libro era scritto, editato e pronto per essere pubblicato, mi mancava solo il coraggio di farlo. Ci ho pensato un po' e poi mi sono detta che visto che era pronto era un peccato segregarlo in un cassetto e allora l’ho caricato su Amazon, ma vi giuro che non avevo nessuna aspettativa; invece sono arrivati i primi apprezzamenti, gente che voleva conoscermi e parlare con me. È stato stranissimo e bellissimo allo stesso tempo. Ok, stop, l’avrete capito quando inizio a parlare non mi fermo più e ho risposto alla vostra domanda direi! :D
È stato più difficile scrivere di Luca e della sua personalità estremamente controllata oppure di Melissa e la sua necessità di imparare a gestire ed equilibrare la forza e le fragilità celate in se stessa?
All’inizio volevo far parlare solo Melissa, non avevo pensato a POV alternati con Luca, ma andando avanti con la storia ho capito che era fondamentale mettervi davanti entrambi i punti di vista per far comprendere meglio la storia e tutti gli scenari che vi erano dietro, quindi ho introdotto anche il pensiero di Luca. Non è stato semplice scrivere le emozioni di entrambi, ci sono stati momenti in cui avevo in testa tutto ma riportarlo nero su bianco era complicatissimo, ma poi tutto è andato a posto, le sensazioni si sono incanalate e sono uscite fuori.
In fondo in me vivono sia Luca che Melissa. Sono una persona molto controllata ma con le sue fragilità che ha imparato a gestire, quindi se ora vi chiedete se c’è qualcosa di me in loro, beh la risposta è sì, per alcuni versi sono un po' Melissa, per altri sono un po' Luca.
Il finale parrebbe lasciar spazio ad un seguito. Ci sarà? E nel caso… cosa dobbiamo aspettarci?
Ci ho pensato ad un seguito non lo nego, sapevo che mi avreste odiato tutti per il finale così, ma per me il vero finale era quello, non vedevo un modo diverso di concludere quella storia. So che lascia l’amaro in bocca, ma se si analizza a fondo la storia e tutti i suoi risvolti si comprende che era lì che volevo arrivare, volevo la rinascita di Melissa e volevo che Luca si arrendesse al fatto che anche lui poteva provare dei sentimenti.
Il mio obiettivo l’ho raggiunto e la storia per me è chiusa. Però sono infinitamente buona e ho voluto fare un regalo a tutte quelle lettrici che mi hanno dedicato il loro tempo e volevano rivedere quei due insieme e allora mi sono armata di santa pazienza e ho scritto un epilogo romance in pieno stile, che chi non ha letto può trovare sulla mia pagina autrice su Facebook: https://www.facebook.com/ButterflyBlack80/
Anche la novella troverà un seguito? Ci parlerai ancora di Cristina e Damian?
C’era un’idea in cantiere, non so se la svilupperò mai, ma il pensiero di scrivere di Damian soprattutto c’era, devo solo ritrovare la voglia di scrivere che mi aveva un po' abbandonato per varie vicissitudini personali ma che ora sta tornando a galla, quindi non vi do nessuna certezza ma chissà, tutto è possibile.
Birthday affronta un tema molto particolare e spesso bistrattato, il BDSM. Un argomento che tratti sia dal punto di vista fisico che psicologico. Per scriverlo, posso immaginare, che ti sia dovuta documentare in ore di studio e ricerche... in tutto ciò, quali sono stati gli aspetti che più ti hanno sorpresa di questo “ambiente”?
E qui viene il bello! Io non ho dovuto studiare per scrivere i risvolti fisici e psicologici del BDSM, io sono una di quelle persone che ogni tanto viene additata come malata e perversa, io faccio parte di questo mondo, io vivo il BDSM da circa dieci anni. Sono una switch, che detto in parole povere significa che sono un ibrido. Amo la dominazione ma anche la sottomissione, ed ecco che torniamo al discorso di prima in cui vi dicevo che posso intuire sia la personalità di Luca che di Melissa, entrambi questi aspetti convivono in me e vengono fuori a seconda di chi mi trovo davanti e dello stato d’animo del momento. Nella mia vita sono stata una schiava ma anche una Miss.
Non ve lo aspettavate, vi ho lasciato un po' spiazzate?! Non preoccupatevi, capita a tutti di rimanere a bocca aperta quando lo dico, ma è così: sono una ragazza molto solare ma nascondo un’anima nera che alla fine poi non è così nascosta! E le cose belle del mio mondo sono tantissime, non saprei da che parte cominciare per elencarle, ma una cosa posso dirla, aver scoperto il BDSM mi ha fatto capire veramente cosa voglia dire rispettare il prossimo, non avere pregiudizi di nessun tipo e vivere liberamente i propri desideri, la propria sessualità e se stessi.
Nel tuo cassetto ci sono altre storie che vedremo pubblicate, oltre al seguito di Birthday, intendo.
Al momento non ho in mente di scrivere nulla in particolare, certo è che se capiterà non mi allontanerò dal BDSM. Ho iniziato a scrivere perché volevo far conoscere la vera essenza del mio mondo, e di cose da dire ce ne sono ancora tante, quindi se arriverà una nuova storia sarà sempre basata sui rapporti BDSM.
Hai ricevuto delle critiche al tuo romanzo, quale ti ha ferito maggiormente e quale, invece ti è stata più utile per crescere come autrice?
Ho ricevuto critiche e complimenti, tutto è servito, ho ringraziato per ogni singola parola positiva o negativa che è arrivata. Non mi aspettavo nulla e tutto quello che è arrivato è stato una sorpresa per me. Tutto aiuta a crescere, sia una critica che un complimento. Non sono rimasta ferita da chi non ha apprezzato la storia, non ci posso far nulla se non si ama il genere, o non si avvicina al proprio gusto letterario, io dal canto mio so di aver avvisato prima di cominciare a leggere ci sono delle avvertenze chiarissime, non è una classica storia d’amore, ci sono contenuti forti, si parla di BDSM. Se non condividi questo mondo non iniziare nemmeno a sfogliare Birthday, ma c’è qualcuno che lo ha fatto per poi venirmi a scrivere che sono malata ed è inconcepibile trovare piacere nel dolore. Posso rimanerci male per un’affermazione del genere? No. Mi spiace solo che la gente si permetta di giudicare senza conoscere, quello sì. Io non giudico mai a priori, tutto quello su cui esprimo un’opinione è perché l’ho vissuto o perché mi sono documentata, e se tutti facessero così vivremmo sicuramente meglio.
Questa era l’ultima domanda. Ti ringrazio per essere stata così disponibile e chiara. È raro incontrare persone cristalline nonostante le particolarità che le caratterizza, perciò grazie per averci offerto il tuo tempo e uno spaccato della tua personalità senza compromessi.
Spero di aver risposto ampiamente a tutte le vostre domande e che abbiate gradito le mie risposte, sono a vostra disposizione per ogni altro approfondimento vorrete avere. Baci sparsi.
Questo, lettori di PoPH è tutto per ora, alla prossima!!!
Marta
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