Nei giorni passati vi ho parlato di un romanzo, “Underground love – La mia ancora di salvezza”, uscito lo scorso inverno e ora sono qui a parlarvi del secondo volume della duologia di Martina Ingallinera, “Underground love - Indelebile”, uscito da poche settimane e che ho trovato meno coinvolgente del primo. Seguitemi.
Come vi ho anticipato nell’altra recensione, ho letto subito questo romanzo, perché dopo il cliffhanger che ha chiuso quella parte di storia, non potevo aspettare per sapere cosa sarebbe successo.
UNDERGROUND LOVE. INDELEBILE
MARTINA INGALLIERA
Data pubblicazione: 07/06/2018
Editore: Ultra Novel Editori
Serie: serie Underground love (#2)
Finale: Conclusivo
Genere: Young adult
Trama: Elèna e Henry appartengono a due mondi diversi, eppure parlano un linguaggio comune: quello della passione che li unisce e che li rende indispensabili l’uno per l’altra. Da quando le loro vite si sono incrociate sul vagone di quella metro, niente è stato più come prima. La magia del loro inizio li ha inghiottiti completamente. Ma quando il loro amore si scontra con la realtà, l’universo felice che hanno costruito sembra sgretolarsi di colpo. I dubbi diventano all’istante minacce tanto insidiose quanto imprevedibili, e i silenzi prendono il posto delle parole e degli sguardi. Eccoli allora assorbiti in un vortice di equivoci, gelosie e tormenti, alimentato da una serie infinita di intrighi a opera di chi li vorrebbe tenere lontani. Spetterà solo a loro decidere se andare incontro a una fine inevitabile o dare vita a un nuovo inizio e credere ancora una volta a quell’amore che resiste, capace di perdonare anche le sue stesse imperfezioni.
Ho iniziato la lettura piena di aspettative e curiosità ma sono rimasta un po’ spiazzata, interdetta. La prima parte del romanzo è del tutto coerente con il primo. Il dolore e il tormento di Elèna sono tangibili, li sentirete vostri. Se nel primo la parola d’ordine è stata sognare, per questo sarà: intrighi.
Il POV inizialmente apparterrà solo ad Elèna e non vedrete l’ora di leggere quello di Henry per trovare risposta a tutte le domande che vi frulleranno nella testa.
Nella stesura di una duologia ritengo sia fondamentale mantenere un filo conduttore, non solo della storia, ma anche della stesura. Il risultato qui è stato diverso: sembra che tutto si svolga troppo velocemente. Quando si decide di farsi carico di intrighi di tale portata, è poi anche necessario svilupparli adeguatamente. Qui la soluzione è repentina e semplicistica.
Ho apprezzato molto l’idea dell’autrice di concretizzare entrambi i titoli della serie con il nuovo tatuaggio sul polso di Henry. La dichiarazione del protagonista è scritta molto bene ed è carica di significato. È una ventata di aria fresca, assolutamente necessaria a risollevare le sorti del romanzo. Mi è piaciuto molto anche l’epilogo che consente al lettore di seguire l’evoluzione della storia ad anni di distanza.
Sono stata ferita e tradita dalla persona a cui avevo aperto il mio cuore. Glielo avevo interamente donato, ma lui ha deciso di giocarci fino a distruggerlo definitivamente, e nel modo peggiore di tutti.L’autrice si era avvantaggiata nel primo volume, lasciando intendere che la questione “Leo” non si sarebbe risolta così facilmente. A questo si aggiungerà un ricatto a cui verrà sottoposto Henry e tutte le complicazioni che ne derivano.
Il POV inizialmente apparterrà solo ad Elèna e non vedrete l’ora di leggere quello di Henry per trovare risposta a tutte le domande che vi frulleranno nella testa.
Perché non è morire che fa paura, ma vivere! Quando si muore, si muore e basta. La vita, però, quella è la parte difficile. Devi lottare, tirare fuori le unghie. A volte di vince, a volte si perde e a volte si rovinano le cose e si feriscono le persone, ma la vita ti dà l’opportunità di sistemarle.Rispetto al primo della serie, il secondo libro l’ho trovato sbilanciato, non solo nel pathos, ma anche nel numero di pagine.
Nella stesura di una duologia ritengo sia fondamentale mantenere un filo conduttore, non solo della storia, ma anche della stesura. Il risultato qui è stato diverso: sembra che tutto si svolga troppo velocemente. Quando si decide di farsi carico di intrighi di tale portata, è poi anche necessario svilupparli adeguatamente. Qui la soluzione è repentina e semplicistica.
Ho apprezzato molto l’idea dell’autrice di concretizzare entrambi i titoli della serie con il nuovo tatuaggio sul polso di Henry. La dichiarazione del protagonista è scritta molto bene ed è carica di significato. È una ventata di aria fresca, assolutamente necessaria a risollevare le sorti del romanzo. Mi è piaciuto molto anche l’epilogo che consente al lettore di seguire l’evoluzione della storia ad anni di distanza.
A volte alcune cose vengono lasciate in disparte perché troppo difficili da curare o perché richiedono degli sforzi maggiori. Io credo, invece, che tutti dovrebbero avere almeno un’occasione per poter dimostrare la loro vera bellezza.Concludendo, rimane una serie che vale la pena leggere e il pieno di sensazioni del primo testo riuscirà a supplire le mancanze avvertite in alcune parti del secondo.
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