PERCHè LA NOTTE APPARTIENE A NOI (A. GIUSTI)

il
30 agosto 2018
Lettori cari, bentrovati. Questa volta parliamo di un romanzo di Amabile Giusti, ex avvocato calabrese che ha abbandonato la carriera forense in favore di quella di scrittrice. Molti sono i testi che portano la sua firma, romanzi contemporanei e fantasy. Io ho letto tutto quello che ha pubblicato finora e adoro il suo modo di scrivere contemporary, mentre i fantasy non mi hanno del tutto convinta… ma questa è un’altra storia. Ora dedichiamoci a Mira e Kade, protagonisti de “Perché la notte appartiene a noi”, uscito lo scorso maggio per Amazon Publishing.

PERCHè LA NOTTE APPARTIENE A NOI
AMABILE GIUSTI
Data pubblicazione: 22.05.2018
Editore: Amazon Publishing
Serie: standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Trama: La luce dell’aurora e il gelido buio dell’Alaska: sono Mira e Kade
L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.
L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.
Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.
Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.
Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.
Siamo nella fredda e buia Alaska, a Noweetna, piccolo villaggio di appena trecento anime, la cui routine viene sconvolta dall’arrivo di Kade, o almeno di sicuro ad essere sconvolta è Mira. Lei, una ragazza di 23 anni, che non ha notizie del padre da quando è partito, cinque anni prima rispetto al tempo della narrazione. Un padre assente quindi e la madre chiusa nelle sue manie da quando il marito è sparito. Mira sopravvive grazie alla sua fantasia e alla speranza di conoscere un amore travolgente, come quello che legge nei romanzi che tiene nascosti agli occhi della madre.
Ha una passione particolare Mira: colleziona fiocchi di neve.
Gestisce la bottega di famiglia e da sola, affronta tutto ciò che c’è da affrontare ed è proprio in quella bottega che il nuovo arrivato, lo schivo Kade, va a rifornirsi di provviste e sigarette. Lui che l’attrae come una falena è attratta dalla luce, ma Kade è fatto del buio più nero. La ragazza però non è certo il tipo che generalmente attirerebbe l’attenzione di Kade, non per il suo fisico almeno.
Faceva paura, a dir poco. Trasmetteva una sensazione di minaccia. E questo, per chissà quale insana ragione, invece di respingerla e indurla a considerarlo non più interessante di un fuoco o un veleno, attraeva il suo bisogno di sbirciarlo e immaginare strane storie che lo riguardassero.
Scoprirete che la piccola Mira è molto sagace e intelligente. Capisce molto osservando le persone e non riesce proprio ad aver paura di quel “gigante incazzato”.
L’affascinava l’idea di rendere eterno qualcosa di effimero come il ghiaccio. Le sembrava di poter fare tutto, se riusciva a catturare la neve. 
Due personalità complesse, ma più simili di quanto possa sembrare ad una prima occhiata e per questo non potrebbero non riconoscersi. Il percorso che li porterà a prenderne coscienza, sarà lungo, fatto di battute al vetriolo e comportamenti architettati volti a ferire o non scoprirsi troppo. Il loro amore invece lo capirete eccome! Lo leggerete in ogni riga, in ogni battuta cattiva, in ogni parola non scritta.
Quante stronzate può fare un uomo nella sua vita? Molte, moltissime, ma è la prima volta che ne commetto di questo genere. Stronzate, cioè, che invece di liberarmi, mi ammanettino. Stronzate, che invece di rafforzare la mia indipendenza, mi facciano sentire il bisogno di qualcuno. Vere stronzate, insomma, di quelle che non avrei mai pensato di fare e che, per Dio, rifarei tali e quali.
L’Alaska non è solo un luogo, una location, è metafora su cui si riflette la luce nonostante il buio. Sappiate coglierla ed apprezzarla: nessuno è fatto solo di luce o solo di tenebre.
È un buio con varie sfumature, il nero col bianco, con una punta di giallo e di viola, e poi il nero col blu, e infine il nero nerissimo. Ma non è lo sempre lo stesso nero. Se vivrai abbastanza da queste parti te ne accorgerai e riuscirai a cogliere la luce nel buio. 
Kade imparerà a riconoscere la luce nel buio; Mira sarà la sua luce, lo porterà a riemergere dalle tenebre che lo avvolgono come una coperta.
Per la prima volta, una tipa che mi desidera si rifiuta di dimostrarmelo e si nasconde dietro una maschera di falso disgusto. Mio malgrado, la recita mi intriga.
Non potete assolutamente perdervi in che modo accadrà. Non c’è solo la scoperta dei sentimenti, c’è lo scorcio di vite difficili, ma reali, c’è suspense, adrenalina, e la testimonianza che si ama davvero solo quando la priorità è il benessere dell’altro, al costo di soffrire lentamente come se vi strappassero la pelle.
“Il tuo cuore è fermo come un albero fossile. Vedi, Kade, il fatto di aver vissuto nel fango non ti autorizza ad infangare il resto del mondo. C’è anche l’amore, là fuori: non lo provo io, non lo provi tu, e probabilmente nessuno l’ha mai provato per noi, ma io voglio continuare a credere che esista”
Una medaglietta, una frase detta senza pensare troppo e le certezze di Kade cominciano a vacillare. La notte apparterrà loro perché nella nera notte dell’Alaska si consumerà la loro passione, ma quando finalmente deporranno le armi, pronti a vivere il loro amore, succederà qualcosa che rimescolerà nuovamente le carte.
Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l’altro si allontana. 
Non aspettatevi miele da Kade, ma siate pronte a scovare la sua dolcezza sotto tutti quei muscoli e tatuaggi.
Non glielo dico, non le dico nulla di questi pensieri che mi fanno sentire debole e forte nello stesso istante. Non le dico che Josiah, dannato angelo con la fissa per le stronzate che hanno a che fare con le emozioni, starà ridendo dai pascoli del cielo sentendo battere il mio cuore tanto forte che di sicuro il rimbombo arriva fino a lì. 
E chi è Josiah? Beh, dovete leggere per scoprire tutto ciò.
Resterete ammaliati tanto dai personaggi quanto dalla bellezza dei paesaggi descritti. Sorriderete grazie al personaggio del Colonello e di Charlize, riscoprirete l’amore per la natura e della lealtà che solo un animale, anche se lupo, saprà dimostrare. L’autrice racconta tutto ciò e molto altro, quindi vi raccomando questa lettura. Davvero, non perdetevelo!
Non gli racconto niente di questo amore imprevisto, del mio cuore prima in bianco e nero e poi sgargiante, delle notti in cui stavamo vicini e non sapevamo ancora che quel poco era tutto, della luce che ha portato nel mio buio, di quanto mi manca il suo sguardo generoso con le stelle dentro.


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