[ANTEPRIMA] CON TE E NESSUN ALTRO (S. JORDAN)

il
27 agosto 2018
Lettori! Oggi in anteprima parliamo del secondo volume della serie Ivy Chronicles di Sophie Jordan, edita da Newton.Una serie che mi ha completamente catturata.
Dopo il primo volume, di cui vi ho parlato nella settimana passata (qui la recensione), morivo dalla voglia di scoprire se il secondo testo avrebbe continuato a raccontarci di Reece e Pepper, ma leggendo la trama, il segreto è stato facilmente svelato. Questa è la storia di Emerson, una delle migliori amiche di Pepper, di cui non molto ci era stato svelato nel primo volume, se non che avesse un carattere esuberante e che di certo non disdegnasse la compagnia maschile. Tramite i pensieri di Pepper l’autrice aveva seminato alcuni indizi secondo i quali dietro la facciata da temeraria e disinibita potesse nascondersi un animo profondo. Sarà davvero così? A voi il gusto della scoperta, intanto seguitemi in questa nuova recensione per scoprire le mie impressioni!!!


CON TE E NESSUN ALTRO
SOPHIE JORDAN
Data pubblicazione: 27.08.2018
Editore: Newton Compton Editori
Titolo Originale: Tease
Serie: The Ivy Chronicles Series(#2)
Finale:  Autoconclusivo
Genere: New adult
Trama: Che cosa succede quando una ragazza a cui nessuno dice no incontra un ragazzo capace di resisterle?
Emerson ha un dono. Sa flirtare, è sempre a suo agio in mezzo alla gente e non ha mai trovato un uomo in grado di resistere al suo sorriso magnetico. Ha solo tre regole ferree da rispettare nella vita: mai mostrarsi vulnerabile, mai innamorarsi, avere il controllo del gioco. Ma poi è arrivato Shaw, così sexy e diverso dai colletti bianchi che Emerson frequenta di solito. La cosa peggiore è che sembra non essere toccato dal suo fascino. Dopo averla salvata da una brutta situazione in un locale, infatti, non ha nemmeno accennato a provarci. Anzi, l’ha chiamata “civetta” e l’ha spedita a casa. Per Emerson è come aver ricevuto una sfida e adesso la sua missione è farlo cadere ai suoi piedi. Ma per farlo, forse sarà costretta a infrangere tutte le sue regole…
Emerson e le sue regole fondamentali. Lei si è letteralmente costruita un personaggio, con tutti, anche con le sue migliori amiche. Non si è mai fatta vedere davvero per ciò che è, non parla mai della sua sfera privata, del suo passato. Si sente forte e sicura, sa come muoversi attraverso l’immagine che ha creato, fa in modo di trovarsi sempre nelle stesse situazioni.
L’avevo sempre fatto. Guardare. Controllare. Potevo sembrare una che non faceva caso a certe cose ma la mia mente in realtà era sempre in azione, a soppesare, a fare le proprie considerazioni.
“Controllo”, lei non può e non deve mai perderlo. Sa cosa vogliono i ragazzi, sa come ottenerlo, come fermarli e allontanarli, lo fa da una vita. L’ipotesi che possa essere additata come una “facile” non le fa nessun effetto, anzi, è quello che vuole: gli altri devono credere che la sua vita sia facile e lei spensierata e disinibita.
Anche i ragazzi con cui cazzeggiavo in giro li conoscevo. Persino quando erano degli estranei, perché sapevo com’era quel tipo di ragazzi. Tutti uguali. Facili da interpretare.
Shaw frequentava le superiori con Reece (protagonista maschile del primo libro), è un ex marine che sogna di aprire una sua officina specializzata in motociclette. Sotto le armi lo avevano soprannominato “Il Falco” per la sua innata capacità di comprendere gli altri con uno sguardo. E non avevano sbagliato. Capisce subito che Emerson si nasconde dietro una facciata ed è determinato a non farla scappare ed aiutarla a mostrarsi per quella che è realmente. Sarà diretto, intelligente, scaltro e dolcissimo. Lei non potrà fare a meno di perdere il suo famigerato controllo, perché lui non è come gli altri e non può essere chiuso in uno schema; è speciale, diverso, la manda in confusione, è il primo di cui non sa prevedere le mosse. Questo la destabilizza, certo, ma la fa sentire viva. Per la prima volta le importa cosa possa pensare di lei un ragazzo.
All’improvviso mi sentii dentro un grande squallore. Come se nella vita non potessi aspirare ad altro. Come se non ci potesse mai essere niente di più. Un padre che mi voleva bene finché facevo la mia vita senza creargli fastidi, senza chiedergli altro che soldi. Non il suo tempo. Non il suo affetto. Una madre che non avrebbe mai potuto amarmi più di quanto amasse se stessa. E ragazzi vogliosi di usarmi e liberarsi di me subito.
L’unico posto in cui Emerson permette alla vera se stessa di uscire allo scoperto è l’atelier in cui passa ore ed ore a dipingere, solo nei suoi quadri si mette a nudo. Prova in tutti i modi a fuggire da Shaw, ma imparerà che l’amore non lascia scampo, ci stana sempre e comunque, spingendoci ad essere migliori, a non aver paura, a non nasconderci.
Non permettevo a nessuno di vedere la vera Emerson. Perché solo quella vera poteva essere ferita. La finta no. Quella non era toccata da niente e da nessuno. A parte Shaw. Lui era riuscito ad arrivare alla vera Emerson.
Vi assicuro che questo libro è molto, molto di più di quanto trapela dalla trama. Come nel primo testo, sarete del tutto risucchiati dalla storia, non avrete occhi se non per le pagine che vi scorrono davanti, lo finirete senza neanche rendervene conto. Ho amato la storia di Reece e Pepper, ma questa mi ha strappato il cuore dal petto. Sarà che mi sono ritrovata in molti pensieri e atteggiamenti della protagonista , sarà che la storia è estremamente realistica, che la situazione dei protagonisti potrebbe essere vissuta da chiunque, fatto sta che questa storia me la porterò incisa nell’anima per sempre.
C’era qualcosa nei suoi occhi, in quel modo intenso che aveva di guardarmi. Una cosa a cui non ero abituata. Non c’era niente nel nostro modo di stare insieme che io conoscessi già. Non ero in grado di esercitare alcun controllo. Su di lui. Su di me.
L’autrice si è confermata abile nel tessere l’intreccio, dosando bene i fatti del passato e disseminando nelle pagine indizi sulle azioni future dei personaggi, senza mai far scendere l’attenzione, compresa quella sugli altri partecipanti alla storia. Il modo in cui svela la psicologia ed il carattere dei suoi personaggi cattura completamente. Non ci sono descrizioni che fanno scemare l’interesse, ogni parola è studiata per un particolare fine. Il Pov anche qui è unilaterale, ma non toglie proprio niente alla comprensione del testo. Percepirete ogni sfumatura, ogni tormento. I brividi sono assicurati ed anche qui vi gusterete ogni singola emozione.
Io avevo entrambi i genitori, ma per come mi sentivo sola al mondo avrei anche potuto essere orfana.
Spingersi oltre le maschere, solo così si può vivere davvero. È questo il grande insegnamento impartito da questo romanzo.
Quello che mi aveva trasformata in una creatura che trascorreva ogni suo giorno in uno stato di semiesistenza. Esistevo, ma senza vivere, chiudendomi in me stessa, guardando il mondo ma senza mai entrarci dentro.
I libri che mi colpiscono di più sono quelli che racchiudono significati profondi e messaggi importanti. Questo è di sicuro tra quelli. Amo poter leggere tra le righe un’intenzione dell’autore, un incoraggiamento a migliorare se stessi, una spinta a trovare il coraggio di cambiare le situazioni in cui ci troviamo o il nostro atteggiamento verso qualcosa e l’autrice ha dimostrato di saperlo fare davvero bene. Non riuscivo a smettere di sottolineare. Gli spunti di riflessioni sono tantissimi, tanto per un pubblico giovane quanto per un genitore. Sophie Jordan sa scrivere in maniera impeccabile e riconoscibile. Non piò esserci dote migliore di questa.
Per quanto ne fossi scioccata sentii che tutto quello che c’era stato nella mia vita mi aveva condotto a questo momento in cui finalmente avrei perso il controllo. In cui finalmente avrei dato fiducia a qualcun altro.


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