[RECENSIONE DOPPIA] SEI DOVE BATTE IL CUORE (S. GIORGINO)

il
16 luglio 2018
Ciao a tutti, stamattina Michela e Marta ci parlano di "Sei dove batte il cuore", il romanzo di Simona Giorgino uscito a inizio mese. Ecco il loro parere messo a confronto, un giudizio che non coincide ma che nemmeno è agli antipodi...

SEI DOVE BATTE IL CUORE
SIMONA GIORGINO
Data pubblicazione: 05.07.2018 Editore: Newton Compton Editori  Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: La cosa più difficile in amore è scegliere da che parte stare. Tessa ha trent’anni, è originaria di Lecce, ma vive a Milano, dove lavora come traduttrice e mediatrice culturale in una struttura d’accoglienza, il Paradise Corner. In un giorno di pioggia incontra Brando: è un momento perfetto, romantico, come la scena di un film. Tessa non riesce a smettere di pensarci, ma non ha idea di come contattare quel ragazzo, scomparso senza lasciarle nemmeno un numero di telefono. Nel frattempo, al Paradise Corner arriva Leo: ha un passato pesante alle spalle che ha spinto la sua famiglia a non volerne più sapere di lui. Tessa prova a capirlo, a stargli vicina, si offre persino di accompagnarlo in Puglia perché possa confrontarsi con gli errori commessi. Tra loro a poco a poco si instaura un legame di profonda fiducia. Mentre la mente di Tessa continua a essere occupata dal pensiero costante di Brando, il destino le regala un altro incontro, con un ragazzo dolce e gentile. E Tessa sembra sentirsi finalmente felice. Ma non è sempre facile capire il proprio cuore, soprattutto quando sembra spingerci in direzioni diverse. E scegliere, allora, diventa un obbligo davvero complicato… 
Una storia romantica sull’importanza dell’amore e della sincerità
Salve lettori! Oggi parliamo del primo libro che Simona Giorgino “Sei dove batte il cuore”.  La protagonista, Tessa, come l’autrice del libro è laureata in Traduzione ed Interpretariato e questo titolo della Giorgino ha di sicuro, a mio parere, ha influenzato il personaggio femminile del testo. Tessa, infatti, è laureata nel medesimo corso e occupa la posizione di traduttrice e mediatrice culturale in una struttura di accoglienza per immigrati, senzatetto o semplicemente persone che hanno bisogno di aiuto: il Paradise Corner.
I personaggi maschili sono tre, a mio parere, troppi. Abbiamo Brando, che compare nelle prime pagine del libro, intrigante così come il modo in cui si conoscono; c’è Leo, ospite della struttura, misterioso e scontroso inizialmente; poi Rocco, agente immobiliare, dolce, intelligente, amante dell’arte. Il romanzo sembra prendere subito vita con l’ingresso di Brando e non vedi l’ora di vedere come procede, di capire perché, nonostante abbia un palese interesse per  Tessa, non le chieda il numero, neanche dopo il secondo incontro.
Ho avuto la netta sensazione che Brando potesse essere l’uomo di cui mi parlava Leo l’altro giorno: quello che mi avrebbe aiutata a dimenticare definitivamente la mia storia con Riccardo. Quello che avrebbe fatto tornare il mio cuore a battere
Nel frattempo arriva Leo nella struttura. Io mi sono subito affezionata al suo personaggio e  ho fatto il tifo per lui.
Come se non bastasse, ad alimentare la confusione della protagonista, e non solo, arriva Rocco che le regala le “antiche sere” e con cui Tessa sembra sentire il profumo dell’amore.
Ci tengo subito a sottolineare che la Giorgini ha dimostrato sicuramente una grande sensibilità nel prendersi la briga di parlare di argomenti delicati quali immigrazione e reinserimento nella società di soggetti “complessi”, e che ha anche dimostrato di avere una passione e conoscenza per l’arte dati i tanti riferimenti a quadri ed artisti. Nonostante tutto questo sia assolutamente positivo, però, la sensazione che ho avuto è stata di estrema confusione. L’ho letto a piccole dosi, dopo lo sprint iniziale dato dall’incontro con Brando ho avuto difficoltà a stare dietro alla storia, troppa carne sul fuoco. Oltre a cercare di comprendere i pensieri della protagonista e a seguirla nella sua altalena di emozioni, si deve star dietro alle chiacchiere con la sua amica, ai problemi matrimoniali di u suo collega, al viaggio in Puglia, al trasloco.. . insomma una sorta di minestrone che rischia di far perdere il filo del discorso.
Riesco già a sentirne i primi odori nell’aria, come quando arriva la primavera, e con il profumo dei fiori capisci che l’inverno è ormai alle spalle.
La storia è certamente realistica per molti aspetti, ma la confusione è davvero tanta. Vuoi arrivare alla fine per vedere chi la spunta, ma il coinvolgimento emotivo del lettore si perde ad ogni pagina. Non ho trovato convincente lo sviluppo della storia tra Brando e Tessa, lei sembra essere travolta da un tornado e poi, come se nulla fosse, passa avanti; Rocco sembra essere l’uomo perfetto e lei invece non sa se è davvero coinvolta o no; dice di provare per Leo un affetto fraterno, ma il suo allontanamento le provoca una voragine nel petto.    È un vero travaglio fino alla  fine, ma quando ci sia arriva, altra delusione: avrei voluto leggere un discorso toccante, con più pathos, soprattutto perché Tessa ha sempre dimostrato di essere una a cui di certo non mancano le parole e poi, quando era ora di aprirsi del tutto, l’autrice di rende partecipe dei suoi pensieri, ma il personaggio non li esprime ad alta voce.
Il nostro tempo interiore è decisamente diverso da quello esteriore, e tra me e Leo sento che il tempo ha già creato un legame, una specie di ponte che unisce le sponde delle nostre anime.
Mi è davvero dispiaciuto, l’idea era buona, i contenuti sociali e culturali non mancano, ma l’intreccio narrativo è assolutamente da migliorare, anche il linguaggio è troppo semplicistico; in alcuni tratti sembra di leggere degli appunti. Non mi ha affatto convinta, se non per la costruzione del personaggio di Leo.



Eccomi, anche io vi parlo oggi di Sei dove batte il cuore. Per molti versi sono d’accordo con Marta, ma l’ho trovato comunque piacevole. Ma andiamo per steps.
Tessa, dal Salento, si trasferisce a Milano per sfruttare la sua laurea di mediatrice culturale lavorando in un centro di accoglienza.
La sua nuova vita, senza il fidanzato storico, scorre tranquilla tra il lavoro in ufficio e la sua grande amica Vanessa quando, quasi simultaneamente, incontra due uomini che le (s)travolgeranno la vita, seppur in modo diverso.
Ho trascorso quasi cinque giorni a pensare a lui, quasi senza sosta.
Due uomini, dicevo, che le fanno battere il cuore, e le faranno dimenticare Riccardo.
Credo proprio che fosse necessario per entrambi.
E solo in questo momento mi rendo conto di quanto quella voce sia capace di farmi sentire in paradiso.
Rocco, è un agente immobiliare, amante dell’arte, delle cose belle, intelligente e colto sulla carta sicuramente l’ideale.. e poi c’è Leo, arrivato al centro di accoglienza, pugliese come lei, ragazzo con un passato difficile e mille risorse.
Tessa si scontrerà con sentimenti contrastanti, affetto, bisogno di aiutare, confusione, insomma entrambi sono innamorati di lei, dove cadrà la scelta?
Arrossisco appena e abbasso lo sguardo sulle grandi mani. Gli accarezzo i palmi con un dito…
Per essere un romanzo d’esordio è scritto molto bene, la trama non ha “buchi”. Mi piace molto l’ambientazione e credo che la Giorgino meriti davvero una possibilità nel panorama del romance italiano, mi è mancato, però, un pizzico di follia, quella sorta di imprevedibilità, tipica del genere rosa, che permette di passare dal racconto reale al romance.
Sembra veramente una storia vera: una ragazza del sud, con una laurea e tanta voglia di impegnarsi che trova lavoro a Milano, la città che tutti accoglie, e lì trova l’amore della sua vita.
È un grande successo e mi sento pervadere da un moto di felicità.


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