MANUEL (C. BRUNI)

il
2 luglio 2018
Salve lettori!!! Oggi parliamo di un libro fresco fresco di pubblicazione di un’autrice che non avevo ancora avuto il piacere di leggere, Carmen Bruni e che mi è piaciuta molto nel suo stile. Ho letto “Manuel” e sono qui per dirvi la mia. Seguitemi per saperne di più!

MANUEL
CARMEN BRUNI
Data pubblicazione: 17.06.2018 Editore: Self publishing Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Stanza 672. È qui, tra le pareti di un hotel a cinque stelle, che Manuel le sussurrerà per la prima volta. La toccherà per la prima volta. È più forte di lui, deve averla. Dopo averla studiata a lungo da lontano non riesce più a trattenere la curiosità di conoscerla. Sarà per una sola notte, a una sola condizione, al buio totale. Melissa sa che sta per cacciarsi in un grosso guaio, ma quando si tratta dello sconosciuto che spia ormai da due mesi, ogni buonsenso svanisce. Non sa perché le faccia questo effetto, ma non rinuncerà all’opportunità di incontrarlo e scoprire finalmente com’è fatto il suo volto, che suono abbia la sua voce. Ma il fuoco che doveva bruciare in una manciata di ore rimane acceso e nessun temporale sarà in grado di spegnerlo. Ognuno entrerà nella vita dell’altro come un treno in corsa, travolgendo ostacoli e spargendo schegge impazzite che feriranno a sangue. Si dice che gli opposti si attraggano, ma quando due mondi così diversi entrano in collisione come si fa a sopravvivere all’impatto? Forse con l’amore… Ma nessuno dei due ha ancora imparato ad amare.
Non ero nato bestia, ma alla fine il mondo mi ci aveva trasformato lo stesso. 
Lui è un uomo che si è fatto da solo con tenacia e determinazione, ma tutto ha un prezzo. Lei, una dolce ragazza che si sforza di vivere una vita normale. Entrambi hanno bisogno di uscire dal guscio, di qualsiasi sostanza esso sia composto. I due si attraggono come calamite.
Era il mio opposto… e niente attira più del tuo opposto, avrei dovuto intuirlo sin dagli inizi.
La trama accattivante mi ha subito rapita, come poi ha fatto tutto il resto del libro. Vi anticipo subito che l’ho letto tutto d’un fiato grazie al modo di scrivere della Bruni. Le pagine scorrono veloci, l’attenzione resta sempre altissima, non vi stancherete per niente di averlo tra le mani. Giusta la caratterizzazione dei personaggi ed il metodo di scrittura dei dialoghi. Il trascorso dei personaggi è svelato con la giusta tempistica. L’unico aspetto un po’ surreale è rappresentato dal modo in cui inizia la storia, ma stiamo pur sempre parlando di un romanzo, quindi ci sta.
Ero lì esposto, nudo come un verme, a prendere e dare tutto ciò che c’era da prendere e da dare. Ogni volta che mi staccavo da lei mi sentivo spremuto come un limone.
Quello che più mi ha colpito del personaggio di Manuel è stata la coerenza: l’autrice è stata bravissima a non “spersonalizzarlo” nel corso della storia; seppure ovviamente lui subisca una presa di coscienza che lo porterà a cambiare atteggiamento, preserverà sempre e comunque le sue peculiarità.
Non è solo la felicità a richiamare altra felicità. E’ anche il dolore che richiama altro dolore.
La narrazione è un alternarsi tra quello di lei e di lui, aspetto che trovo sempre piacevole, perché permette di entrare maggiormente in contatto con i personaggi e di comprenderne meglio le decisioni. Potrebbe sembrare la solita storia: il bellissimo ricco che non deve chiedere mai e la dolce ragazza della porta accanto che riesce a scongelare il cuore del dannato di turno. Non è assolutamente così. Il modo in cui è scritta, il bagaglio emotivo dei personaggi, i temi affrontati, la fanno spiccare egregiamente tra le sue simili. “Manuel” è un romanzo che va letto, assolutamente.
Immenso davanti a me, solido, sicuro di se stesso, roccia che poteva sostenere pesi indicibili, ma che poteva causare anche tanti danni irreparabili



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