NON VIVO PIù SENZA DI TE (J. McLaughlin)

il
21 giugno 2018
Buongiorno, in questa giornata di sole splendido, condivido con voi alcune opinioni su “Non vivo più senza di te” di Jen McLaughlin, una scrittrice che mi ha incuriosito, ma alla fine non è riuscita a convincermi più di tanto.

NON VIVO PIù SENZA DI TE
JEN MCLAUGHLIN
Data pubblicazione: 08/03/2017 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Blurred Lines Serie: Out Of Line Series (#5) Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Trovare la mia fidanzata nuda sul divano sarebbe stato bello, se non fosse stata in compagnia del suo ex. Negli ultimi otto anni ho conosciuto il potere del vero amore, ma dopo essere stato ferito ho deciso che non c’era speranza di trovarlo ancora. Finché non ho incontrato Noelle Brandt al bar di un albergo. Forse non è stato il modo più romantico di trovarsi, ma nell’istante in cui l’ho vista ho capito che dovevo averla. Più la conosco e più so che farei qualsiasi cosa per tenerla accanto a me. Ho già trovato l’amore della mia vita, ma l’ho perso per sempre. E da allora mi sono sempre sentita smarrita. Ma una sera un uomo ferito ha cancellato tutto. Mi ha fatto ridere, mi ha fatto sentire viva. Quando mi ha detto che non aveva nessuna intenzione di lasciarmi andare, finalmente ho ricominciato a credere nel potere del vero amore. Almeno finché non ho scoperto chi è veramente. Ma a quel punto era troppo tardi. Una volta scoperta la verità, avevamo già oltrepassato i limiti...
Siamo nell’ assolata California, Noelle e Riley si incontrano, un po' banalmente, in un locale. Lui, figlio di un noto politico, avvocato in uno studio legale, dal carattere tutt’altro che solare, è condizionato nelle decisioni da una madre dispotica. Nutre un po’ d’ invidia verso una coppia di amici che vivono il grande amore. È sostanzialmente un giovane uomo insoddisfatto, che ha abbandonato i suoi sogni  di scrittore per compiacere, per non deludere la famiglia. Insomma, nonostante il patrimonio milionario, la bellezza e la prestanza, è un po' uno sfigato.
Il mio cuore esplose in una raffica di battiti, e le sue morbide labbra si aprirono sotto le mie. Sapeva di felicità e paradiso. Assurdo, lo so. Ma era vero.
Lei, Noelle, scrittrice di discreto successo con un passato davvero ingombrante che la condiziona anche nel presente, è una bella donna, molto timida, tutt’altro che appariscente, decisamente non il genere di nuora da presentare in campagna elettorale. È vedova e figlia di due ergastolani, ha una sola grande amica Emily, sorella del defunto marito che la protegge e le vuole bene davvero.
Questo mi aveva insegnato che la vita era imprevedibile e crudele. Se si era così fortunati da trovare la felicità, qualunque felicità, forse bisognava tenersela stretta e non lasciarsela scappare. Era abbastanza da pazzi dire di si.
Il romanzo è bollente e ben scritto per quanto riguarda la chimica che entrambi sentono, un po' meno, sono sincera, per quanto riguarda i dialoghi tra i due che risultano stentati e a volte inverosimili. Gli amici della coppia sono delle macchiette che suscitano poco interesse, risultano, a volte, troppo melensi e sono la caricatura di sé stessi.
Le importava solo di me. E io la amavo.
È un romanzo che, nonostante tutto, consiglio perché, nonostante la brevità (meno di 200 pagine), è una lettura piacevole, leggera, anche se prevedibile, la definirei “da ombrellone”.
La vita non poteva essere meglio di così. Era impossibile.


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