CONFUSA E INNAMORATA (C. Oakley)

il
15 giugno 2018
Buongiorno, dopo qualche giorno di assenza, ho trovato un po' di tempo libero per leggere e recensire un libro molto bello e originale edito da Newton Compton. Si tratta di “Confusa e innamorata”, il romance di Colleen Oakley uscito in Italia nei mesi scorsi.

CONFUSA E INNAMORATA
COLLEEN OAKLEY
Data pubblicazione: 22.03.2018
Editore: Newton Compton Editori
Titolo Originale: Close Enough to Touch
Serie: Standalone
Genere: Contemporary romance
Trama: Può davvero mancarti qualcosa che non hai mai avuto?
Jubilee Jenkins non è una bibliotecaria qualsiasi. Ha una rarissima allergia al contatto umano: sfiorare la pelle di qualcun altro potrebbe letteralmente ucciderla. Ma dopo essersi ritirata in completa solitudine per quasi dieci anni, Jubilee decide di affrontare di nuovo il mondo, nonostante i rischi. Armata di guanti, maniche lunghe e della sua fedele bicicletta, finalmente si avventura oltre la porta, verso il proprio futuro. Anche Eric Keegan ha parecchi grattacapi. Ha una figlia che ha smesso di parlargli dopo che il suo matrimonio è naufragato e un figlio adottivo brillante ma problematico, che si esercita nel tentativo di riuscire a usare la telecinesi. Eric si sta sforzando di rimettere in sesto la propria vita e diventare il padre – e l’uomo – che vorrebbe disperatamente essere. Quando incontra casualmente al bancone della biblioteca Jubilee, molto bella ma eccentrica, non desidera altro che poterle stare accanto. Ben presto Jubilee ed Eric si troveranno a vivere qualcosa che sognano, ma che è totalmente fuori dalla loro portata. O forse no?
Siamo in una piccola cittadina nel New Jersey, dove tutti si conoscono da tempi immemori e dove vive anche Jubilee, una giovane affetta da una rara malattia che da 9 anni la fa vivere reclusa in casa propria.
Durante questi nove anni non riceve la visita di nessuno, per la città lei è scomparsa nel nulla a pochi mesi dal liceo. Ha conseguito dei titoli di studio on line, si fa portare la spesa a domicilio, non ha contati con nessuno se non con la madre con che vive con lei e con gli amici virtuali del mondo virtuale.
Ho la sensazione che una mano gigante mi abbia afferrato il petto e abbia cominciato a stringere. Sempre di più, fino a quando non c’è più aria.
Alla morte della madre è costretta ad uscire per trovarsi un lavoro e lo trova tra gli scaffali in biblioteca, dove inizia la sua rinascita, in ogni senso. Proprio in biblioteca conosce Eric, un uomo reduce di recente dal divorzio, padre di una figlia adolescente e di un ragazzino, figlio del suoi migliori amici morti tragicamente. Inutile dire che ha grosse difficoltà: la ragazzina si rifiuta di parlargli, mentre il maschio non ha ancora elaborato il lutto per la morte dei genitori naturali. Eric si districa tra telefonate praticamente mute alla figlia e sedute di psicoterapia con il figlio.
Non ho discusso con lei. È difficile essere un buon padre quando vedi tua figlia a weekend alterni e lei passa tutto il tempo con quelle cuffiette bianche alle orecchie, digitando sul cellulare chissà cosa chissà a chi alla velocità della luce.
Come spiegavo poco fa, Jubilee ed Eric si incontrano in biblioteca e per entrambi quell’incontro alla sprovvista è la posta per un nuovo inizio. La loro relazione nata dall’amore per i libri, è stranissima poiché non possono toccarsi o sfiorarsi perché lei rischia la morte (letteralmente!), ma nonostante tutto sarebbe disposta a rischiare per lui.
Come faccio a spiegare non solo l’allergia, ma anche la mia paura irrazionale dei posti nuovi, delle persone nuove? Suona ridicolo detto ad alta voce, così mi limito a scuotere leggermente la testa.
Il loro rapporto si fortifica ancor più grazie anche al fatto che Jubilee riesce a parlare con Aja, la figlia di Eric, facendola aprire. Ma in generale, non solo con Aja, lei riesce a rapportarsi con la famiglia di Eric. E lo fa in modo semplice, naturale, come se fosse quello il suo posto nel mondo. Condividono ore di conversazione, di bisogno represso di toccarsi, di paure inconfessate e di desiderio di un futuro diverso, migliore.
E su Jubilee. È in piedi sul bancone dei prestiti, il viso parzialmente coperto dalle ciocche selvagge dei suoi capelli. Non so cosa mi attira tanto di lei. È bellissima, si, ma non è solo questo. C’è qualcosa di diverso in lei: è al tempo stesso cauta e completamente vulnerabile.
Il libro si snoda sul bisogno di Jubilee di cercare finalmente un medico e sulla progressiva presa di coscienza che la medicina può aver fatto o meno, progressi.
Quello di Jubilee è un processo di guarigione, non solo fisico, ma anche psicologico e la malattia è una sorta di metafora della difficoltà di avvicinarsi agli altri, come una malattia inconscia. Sia per lei che per Eric, non è facile tornare a fidarsi delle persone, della folla, dei luoghi aperti, del sole, del mondo.
È un libro profondo ma anche simpatico a suo modo, come sono simpatici gli amici e conoscenti che hanno saputo aiutare e amare senza divenire mai stucchevoli o irreali.
Il libro merita di essere letto per l’originalità e la profondità del tema oltre che per la storia d’amore in sé e il messaggio che alla fine tutti possono avere e trovare il proprio riscatto.
Il canto di mille monaci tibetani.
È una scossa elettrica.
È decisamente all’altezza delle aspettative.


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