ABSENCE, L'ALTRO VOLTO DEL CIELO (C. PANZUTI)

il
4 giugno 2018

Buon inizio settimana, a distanza di quasi un anno torno a parlarvi di Absence, la trilogia urban-fantasy/paranormal/young adult di Chiara Panzuti, l’autrice che si è conquistata il rispetto delle lettrici e un posto nei loro e nei nostri cuori grazie a “Absence, il gioco dei quattro”, il primo libro della serie uscito a maggio 2017 per LainYA (qui la recensione).
Il 10 maggio di quest’anno sempre per LainYA l’autrice ha pubblicato il secondo attesissimo volume di questa favolosa trilogia e oggi, dopo un po’ di attesa, posso finalmente parlarvene e lo faccio con immenso piacere perché ho atteso Absence. L’altro volto del cielo a lungo, avida di curiosità, dopo il finale de “Il gioco dei quattro”, che aveva lasciato Faith & Co a Quito, in attesa di nuovi sviluppi, consci di una situazione tanto chiara quanto ambigua.

ABSENCE. L'ALTRO VOLTO DEL CIELO
CHIARA PANZUTI
Data pubblicazione: 10.05.2018
Editore: Fazi Editore - LainYA
Serie: serie Absence (#2)
Finale: Cliffhanger 
Genere: Young adult - urban fantasy
Trama: In "L'altro volto del cielo", nuovo capitolo della trilogia di Absence, è trascorso appena un mese dall'inizio del gioco insidioso di cui l'uomo in nero tiene le fila, e le coordinate dell'ultimo biglietto conducono Faith e i suoi compagni a Est. L'invisibilità è diventata per Faith, Jared, Scott e Christabel una strana routine, per sopravvivere in un mondo che non ha memoria di loro, e il motivo che li spinge a continuare il viaggio intrapreso per tornare a esistere. Ma il siero NH1 comincia a indebolire il fisico dei ragazzi e la conquista dell'antidoto si fa sempre più indispensabile. Soltanto Faith sembra resistere agli effetti collaterali e sviluppa un'inaspettata prontezza fisica e mentale. Sotto l'ombra dell'Illusionista e sulle tracce dei biglietti dell'uomo in nero, i ragazzi della squadra Gamma fronteggiano più volte le squadre degli Alfa e dei Beta: il gioco, però, comincia a svelare il suo lato crudele, che non accetta provocazioni né debolezze. Dopo uno scontro violento con una squadra avversaria nella base navale di Changi Bay, a Singapore, Faith scoprirà alcuni risvolti delle regole spietate dell'Illusionista e si troverà faccia a faccia con l'altro volto della competizione e di se stessa.
A suon di verità si sconfigge anche la rabbia, e per un attimo l’NH1 mise a tacere i suoi effetti.
A sorpresa, il libro si apre con un prologo su una delle squadre avversarie al gruppo dei Gamma, sto parlando del team più crudele del gioco: gli Alfa (Abigail, Sebastian, Barrett, Ephraim). Già da queste pagine s’intuisce quanto infondo gli equilibri di tutti siano precari e qua e là ci viene fornito materiale utile per i passaggi successivi. Superato il prologo, la narrazione torna sui Gamma dove la voce di Faith, che è la protagonista indiscussa di questo secondo romanzo più che del primo, narra gli avvenimenti. La sedicenne pare essere colei, tra le cavie, che meglio reagisce al siero NH1, quella che meglio ne sopporta e gestisce gli effetti collaterali e per questo sotto l’attento occhio di chi sa, conosce ogni cosa.
Reazione che non passa certo inosservata ad Ephraim, che arriverà a scontrarsi con i propri alleati per portare Faith negli Alfa. La ragazza, dal canto suo, lotterà con le unghie e con i denti per tornare da Jared (con cui non mancano sviluppi importanti e tanto dolci), Christabel e Scott. I tre amici sono la sua famiglia ora che il mondo si è dimenticato di loro, loro sono il centro del mondo e Jared in particolare è il suo nord, l’ago della bussola.
Io ero vera, reale, visibile… viva, e sapevo dove trovare la mia identità.
In un momento vissuto davvero.
Non mancano gli spostamenti in giro per il globo e dopo l’ambientazione in Sud America e Spagna, le nuove mete scelte dall’Illusionista, sembrano portare tutte in Asia ed è proprio qui, a Singapore, che si verifica uno degli episodi più cruenti e dolorosi per tutti i team e che sconvolgeranno anche gli equilibri personali ed intimi di ognuno. Le certezze saranno sempre più precarie e gli effetti sempre più devastanti.
Leggendo queste pagine si nota un notevole cambiamento dei ragazzi Gamma: Faith è più matura e forse per certe scelte è anche quella che emotivamente crea un impatto controverso nel lettore. Jared molto più coinvolto da Faith, e pare detenere con lei una sorta di leadership, Christabel è colei che più accusa gli effetti dell’NH1 e per questo indebolita ma non intenzionata continuerà ad essere presente, ma in queste pagine è molto più combattiva rispetto al primo libro. Scott, adorabile Scott, è l’elemento di cui si nota più il cambiamento perché pur rimanendo fedele alla sua goliardia, all’aria scanzonata, è cresciuto tantissimo e grazie a lui tanti momenti emotivamente pesanti sono rallegrati o almeno alleggeriti da qualche sua trovata, come ad esempio, la “cena motivazionale”. Perché la bellezza di Absence è anche il contrasto delle emozioni e Scott è l’elemento cardine di questa caratteristica perché nella disperazione trova il modo di far sorridere.
Con L’altro volto del cielo, Chiara Panzuti ha dato spazio a nuove alleanze, temporanee va bene, ma pur sempre utili per risolvere imprevisti potenzialmente irreversibili e disastrosi per tutti quelli che sono stati contagiati dall’NH1.
Curioso come il paradiso di alcuni possa diventare l’inferno di altri.
L’autrice non fa certo annoiare e regala colpi di scena spettacolari e del tutto inattesi, colpi di scena che porteranno Faith a far delle scelte e costringe il lettore a fare altrettanto. Come dicevo all’inizio di questa recensione, nel prologo l’autrice ha dato voce alla squadra Alfa e questo non a caso, poiché è proprio uno degli elementi Alfa a fare a Faith rivelazioni degne di nota che fino ad ora erano solo nebulosi dubbi.
C’è una dimensione in cui si può vedere a occhi chiusi, e udire ciò che viene detto senza voce: è la dimensione che l’uomo ha cancellato dal mondo.
Okay potrei e vorrei dirvi tanto di più ma è giusto lasciare a voi la scoperta, quindi mi accingo a salutarvi invitandovi a leggere questo libro (ma prima, se non lo avete ancora fatto, leggere “Absence. Il gioco dei quattro”) perché Chiara ha superato di gran lunga se stessa e le aspettative
"Absence. L’altro volto del cielo" è dinamico oltre misura e l’autrice, con il suo stile semplice, profondo e contemporaneo dà vita a metafore straordinarie sull’umanità che circonda tutti noi. Le sue descrizioni sono precise ma mai pesanti e anche la semplice descrizione di un ballo o di un bacio è in grado di suscitare emozioni potenti.
Attendo con ansia il terzo libro della trilogia e spero che l’autrice e LainYA siano già al lavoro per pubblicare il finale di Absence, perché personalmente potrei impazzire se dovessi aspettare altri dodici mesi senza estratti, cenni, spoiler relativi ad esso.
Che senso ha esserci se poi scompari?
Che senso ha vivere se poi muori?
La bussola rappresentava tutto ciò che non capivo e che avevo un disperato bisogno di sapere.

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