Il gioco del destino (R.L. Mathewson)

il
28 agosto 2017
Bentrovati Readers! Agosto sta per concludersi e settembre sarà un nuovo mese ricchissimo di uscite, tra quali ci sarà anche il 5º libro della serie Neighbors. É per questo che oggi vi parlo intanto del terzo libro, uscito lo scorso maggio per Newton Compton
IL GIOCO DEL DESTINO
R.L. MATHEWSON

Data pubblicazione: 19/05/2017
Editore: Newton Compton Editori
Titolo Originale: Checkmate
Serie: Neighbors series (#3)
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Trama: Cosa c’è di peggio che abitare porta a porta con quello che è stato il tuo peggior nemico d’infanzia? Semplice: essere costretta a condividere con lui il progetto dei tuoi sogni, dover accettare (sotto ricatto) qualcosa di sbagliato sotto molti punti di vista e infine farsi rubare una cioccolata calda dalla stessa persona che ti aveva convinto a berla. Rory James non è affatto certa che riuscirà ad arrivare alla fine del progetto senza diventare pazza, ma deve provarci, a patto che ci sia cioccolata in abbondanza e che riesca a resistere al fascino da cattivo ragazzo di Connor O'Neil. Altrimenti... Altrimenti è molto probabile che si ritrovi a trascorrere qualche notte in galera, che si becchi un’ordinanza restrittiva e che finisca per farsi spezzare il cuore dall'uomo che le ha rovinato la vita.

Rory James e Connor O'Neil sono arci nemici dai tempi dell'asilo e hanno passato 20 dei loro 25 anni a farsi la guerra; le giornate sono state sempre caratterizzate dai reciproci dispetti e atti di vendetta, al punto di terrorizzare l'intera città, farsi arrestare più di una volta, farsi bandire da diversi luoghi pubblici o imporre ai gestori dei locali di vietare l'ingresso di uno in presenza dell'altra o viceversa. Starsi alla larga per loro è impossibile, inoltre entrambi sono imprenditori edili di successo e per questo scelti per un grande progetto e costretti a lavorare fianco a fianco per il bene delle rispettive aziende.
C'era qualcosa nel tormentarla che lo faceva sorridere.
Connor però ha in serbo un tiro mancino alla sua nemica: farla fallire, "rubarle" i fratelli e migliori operai e spingerla a lavorare per lui. Prima di rovinare la sua azienda, reputazione e probabilmente a farsi odiare irreparabilmente, vuole però averla tutta per sé e le propone un patto cui la cugina dei Bradford non potrà sottrarsi e che permetterà a entrambi di continuare a tormentarsi scoprendo aspetti sconosciuti nell'altra persona. La finzione proposta da Connor e accettata d Rory sarà però sostituita dalla consapevolezza che il loro odio è amore e Connor non sarà disposto a essere odiato dalla donna che ama. Annullando il patto, o meglio... trasformandolo, farà di tutto per dimostrare alla ragazza di essere alla sua altezza e per renderla la donna più felice del mondo.
Dicono che ci sia una linea sottile tra l'amore e l'odio e per la prima volta nella sua vita riusciva a capire cosa significasse. Per quanto lei lo odiasse, e molto, cercava di convincersi, amava anche stargli vicino, toccarlo e baciarlo.
Questo libro è stato una sorpresa, lo devo ammettere. Il prologo è stato divertente e mi ha spinto a proseguire, ma non ero molto convinta ed è terminato poco prima che la mia pazienza si esaurisse (non amo i lunghi prologhi) e non ero particolarmente convinta del fatto che i protagonisti non fossero dei Bradford. Chi ha letto i precedenti titoli di questa serie sa che io nome Bradford è sinonimo di risate e dolcezza, quindi avere qui il protagonista maschile totalmente esterno al citato clan e quello femminile solo imparentato alla famiglia B, mi ha messo un attimo in crisi. Leggevo i primi capitoli divertendomi per gli aneddoti raccontati, ma mi continuavo a chiedere se durante la lettura avessi mai smesso di sentire la mancanza di Jason, Trevor & Co.
Piano piano però i miei dubbi sono stati spazzati via dalla forza e testardaggine di Rory e dall'arroganza e dolcezza di Connor. A quel punto la lettura è scivolata veloce, facendomi ridere e amare questa coppia così imperfetta ma così completa.
Lui si chiese se lei si era accorta di quanto in fretta si fossero abituati a quel livello di intimità. Baciarla sembrava la cosa più naturale del mondo e si chiese se fosse la stessa cosa per lei.
Rory James è una ragazza tutta d'un pezzo, bella e intelligente ma sottovalutata come donna a causa di quella forza e indipendenza nella gestione di tutto il testosterone di cui è circondata fin dalla nascita. Rory non è la protagonista caratterizzata dalla dolcezza, dalle moine o quella che si comporta come una santarella, bensì è il 50% delle diavolerie che la coppia ha combinato fin da quel primo giorno d'asilo in cui il piccolo O'Neil istigò la piccola con gli occhi blu, tirandole i codini color caramello.
Connor dal canto suo incarna fin dall'infanzia la stupidità maschile scegliendo di farsi odiare piuttosto che aprire il proprio cuore; di contro è la personificazione del romanticismo. Pare essere l'unico uomo intorno a Rory, a rendersi conto che nonostante la sua mascolinità e indipendenza, è pur sempre una donna che ama le commedie, i gesti romantici, i prodotti di bellezza femminile e tante alte piccole cose che fanno di lei una donna vera e merita di essere protetta e accudita nei momenti difficili e venerata sempre. É una donna, solo che non piagnucola (almeno in pubblico) e usa le mani come gli uomini (forse meglio)... Ha coraggio da vendere.
Lui è un "Bastardo Rovina Vite" ma infondo è molto dolce e romantico, mentre Rory e una donna che con gli attributi nonostante sia dipendente dalla cioccolata calda (il suo tallone d'Achille).
Non che l'avrebbe mai ammesso, ma il fatto che lui si fosse preso cura di lei era stato, probabilmente, più utile di tutti gli antidolorifici che il medico le aveva prescritto. Si era sentita al sicuro, davvero, cosa che ovviamente era ridicola considerando che quest'uomo aveva fatto tutto ciò che poteva per rendere la sua vita un inferno per oltre vent'anni, ma non poteva farne a meno, così come non poteva non apprezzare questo Connor.
La Mathewson racconta la loro storia con un registro colloquiale colorito da epiteti vari, qualche parolaccia e il cui tono è smorzato dalla tensione sessuale che accompagna la storia e si fa più presente nel tempo. Come con gli altri libri è stata usata la 3ª persona pur alternando i punti di vista, talvolta internamente ai capitoli.
Dialoghi e liti sono esposti in modo da far divertire chi sta leggendo e sono sia espressi in forma diretta che con  brevissimi racconti o cenni di alcuni dei quotidiani episodi del passato.
Era così divertente torturarla, pensò mentre spingeva una manciata di fango e Dio sa cos'altro nella sua bocca.
Non mancano le scene hot e sono in quei momenti in cui la tensione repressa e l’attrazione reciproca sono più evidenti, lasciando spazio anche al romanticismo inaspettato di questa coppia esplosiva.
La Mathewson ha lasciato comunque il posto alla comparsa del clan Bradford e al gene che ne regola l’appetito, ha saputo creare scene e battute in grado di sdrammatizzare anche i momenti più critici, fondendo la fase della complicazione e delle peripezie immancabili nello schema classico del romance, con quella del finale al punto di non capire chi tra Rory, Connor e gli altri personaggi che compaiono nella storia, tenga la parte dell’eroe e chi quella dell’antagonista. Anche le citate fasi sono amalgamate tra loro, tant’è che si arriva al finale aspettandosi qualche altro divertente intoppo.

Non vedo l’ora di avere tempo per parlarvi del quarto libro, “Il gioco del destino” uscito il 16 luglio e di “Qualcosa di grande”, in uscita il 15/09/2017.


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