VERSO IL FRASTUONO DEL CAOS (C. JENNER)

il
16 novembre 2020

Buon lunedì lettrici, vi porto oggi il mio parere su un romanzo non di recente pubblicazione, uscito in casa Hope Edizioni. Si tratta di "Verso il frastuono del caos" dell'autrice Carmen Jenner.
Perché ve ne parlo oggi? Perché era uno dei miei libri da leggere già da tempo e ne qualche settimana fa ho colto l'occasione e l'ho acquistato in contemporanea al secondo volume della serie (di cui vi parlerò mercoledì!).
Seguitemi dopo la trama per conoscere il mio parere.

VERSO IL FRASTUONO DEL CAOS
CARMEN JENNER
Data pubblicazione: 09.05.2019 Editore: Hope Edizioni Titolo Originale: Toward the Sound of Chaos Serie: The Southbound series (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Jake Tucker è un uomo a pezzi. A ventidue anni, ingenuo e inquieto, si è arruolato nel Corpo dei Marines. Nove anni e quattro missioni dopo, Jake ritorna sul suolo americano, anche se la sua mente è rimasta saldamente radicata nelle sabbie dell’Afghanistan, insieme agli uomini che non ce l’hanno fatta. Ferito, annientato e gettato via dalla guerra, Jake ha come compagnia solo il suo cane, Nuke, una sindrome da stress post-traumatico e il senso di colpa del sopravvissuto. Per nove anni non è passato istante senza che non si sia chiesto quando per lui sarebbe stato l’ultimo giorno, ma c’è ben poco conforto nel fatto che sia ancora vivo, quando nessuno del suo plotone lo è più. Ellie Mason non ha tempo per gli uomini spezzati dalla vita. È troppo impegnata a cercare di portare del cibo in tavola. E fare fronte alle esigenze di Spencer, suo figlio, affetto da autismo, talvolta è come combattere dietro le linee nemiche. Come se destreggiarsi nei campi minati dell’essere una madre single non fosse sufficiente, Ellie si sente attratta da quel tranquillo Marine, solitario quanto lei. Ma ha già amato uomini traumatizzati, e ne è uscita straziata. Ambientato nel pittoresco scenario di Fairhope, Alabama, Ellie e Jake si ritrovano coinvolti nel frastuono del caos. L’amore è guerra. Solo il più forte sopravvive, e la resa è inevitabile.
Jake Tucker è un veterano dell’esercito statunitense che è da poco tornato nella sua città d’origine dopo una missione in Afghanistan. Soffre purtroppo di stress post traumatico oltre che per i danni fisici riportati dalla guerra, per cui è accompagnato ormai sempre dal suo fedele amico Nuke – un cane addestrato ad aiutarlo nei momenti più bui. Nella sua città vive anche Ellie Mason: una giovane donna madre di un bambino autistico, Spencer.
Ellie si guadagna da vivere facendo la parrucchiera, accudisce Spencer come meglio può ed è single perché reduce di una brutta esperienza col suo ex (nonché padre del bambino).
Lei e Jake sono diversi eppure simili, hanno bisogno ognuno l’uno dell’altra. L’amore li unirà ma saranno loro a decidere come e quando sentirsi finalmente al sicuro, insieme e da soli.
La storia di Jake ed Ellie mi ha colpito fin dalla trama. C’è un’infinità di spunti di riflessione nella loro storia poi che mi hanno portato a leggerla con un occhio molto critico. Lo stile non mi è particolarmente piaciuto, ha tolto qualche punto al giudizio complessivo perché mi ha disturbato molto nella lettura. Potrebbe essere stato un problema di traduzione (il romanzo originale è in lingua inglese), ma non credo che tutto possa attribuirsi a ciò. Mi sono mancati degli importanti particolari riguardo a uno specifico personaggio e questo non è di certo un errore di traduzione ma una vera e propria scelta dell’autrice, probabilmente. Non ne ho la certezza, però posso immaginarlo, quindi secondo me c’è proprio nel testo originale quello che per me è un motivo di disturbo. Ciononostante, ho apprezzato comunque il romanzo nella sua interezza.
I personaggi, che si alternano nel testo, sono caratterizzati al meglio sia nei momenti più alti sia in quelli più bassi. Anche l’aver trattato il tema dell’autismo con il personaggio di Spencer è stato un buon motivo di apprezzamento: il bambino è credibile, lo stereotipo potrà pure esserci, ma è stato mitigato per cui appare verosimile nel suo comportamento. L’autrice ha studiato bene il tema, forse ha avuto diretta esperienza con un bambino con gli stessi problemi di Spencer per cui ha fatto un ottimo lavoro col personaggio forse più difficile da raccontare.
Jake è il classico Marine tutto d’un pezzo ma con i suoi problemi psicologici e fisici dà del filo da torcere anche a sé stesso. È una mina vagante come tanti altri veterani che si trovano nelle stesse condizioni probabilmente. L’aiuto di Ellie è fondamentale ma non l’unico, deve essere anche lui, per il suo bene, ad aiutarsi per primo. Ellie, poiché madre, di un ragazzino particolare ha poco tempo per sé, vive in funzione del bambino, ma ciò non significa che non possa ogni tanto pensare al proprio benessere. Lei, aiutando Jake aiuta anche sé stessa, e inconsapevolmente contribuisce al benessere di Spencer.
È una storia forte, anche difficile per certi versi da metabolizzare per la forza emotiva che ha, però è un ottimo racconto. C’è un tocco di eros che non guasta mai: al punto giusto e non volgare, che rende il romanzo perfetto per gli amanti del rosa oltre che del dramma.
Il libro non è recentissimo come dicevo all’inizio ma ve lo consiglio vivamente. Il punteggio complessivo è buono però non me la sento di dare un voto superiore perché lo stile ha inciso molto più di quanto credessi avrei voluto.


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