MAI PIÙ COSÌ VICINI (M. BARBAGALLO)

il
21 settembre 2019
Salve lettori! Oggi vi parlerò dell’ultimo libro di Marilena Barbagallo, “Mai più così vicini”, uscito da poco in libreria grazie a Newton Compton Editori. L’autrice non è nuova al mondo editoriale ma per me, con questa lettura, è stato il primo approccio alla sua scrittura.

MAI PIÙ COSÌ VICINI
MARILENA BARBAGALLO
Data pubblicazione: 05.09.2019Editore: Newton Compton Editori Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: mafia romance
Trama: Restare nell'ombra è il suo mestiere. Lui non ha mai fallito, ha Restare nell'ombra è la sua arte. Lui non ha mai fallito, ha portato a termine più di settantacinque rapine, è imprendibile. Lo chiamano Delirio. Siria ha sempre disprezzato il "mestiere" di famiglia, e tanto più lo disprezza ora che anche per lei è arrivato il momento di prostituirsi. «Quando sarò abbastanza grande, ti sposerò», le aveva promesso il piccolo Ermes. Ma lui non è più tornato. Il giorno in cui le loro vite si incrociano di nuovo, lei non lo riconosce. Non sa che è il ladro più famoso che ci sia in circolazione. Sa solo che è più bello di come lo aveva immaginato e che non ha mai smesso di volergli bene. Presto capisce che lui non è più interessato a lei, e che quella promessa era solo una stupida frase detta da un ragazzino. Un giorno Delirio viene convocato per un incarico che è costretto ad accettare. Non può immaginare che si troverà a commettere il primo errore della sua carriera. Che cosa accade quando un proiettile colpisce la persona sbagliata?
Siria Morelli è una giovane agrigentina con una vita, finora, non proprio rosea: figlia di una madre costretta a prostituirsi per mantenere entrambe e di un padre che le ha abbandonate, vive in un quartiere men che meno “pulito”. Qui però c’era qualcuno, un ragazzo, che l’aveva sempre protetta durante l’infanzia e per il quale Siria ha sempre avuto una cotta.
Quel ragazzo, Ermes, però è andato via da tempo dal quartiere con la promessa che sarebbe tornato a prenderla, ma alla fine non è mai ritornato.
Lui ha un grosso segreto: adesso è Delirio, il ladro più bravo e sempre scampato alla giustizia; come può, da criminale qual è, poter salvare la sua amica e grande amore Siria?
Gli eventi li porteranno a rincontrarsi nuovamente, a scontrarsi, cercarsi e allontanarsi allo stesso tempo.
Una storia d’amore ricca di bugie, sentimenti nascosti e violenza che non lascia di certo indifferenti.

La scrittura della Barbagallo non è completamente condannabile ma, a mio parere, risulta a tratti piatta, quasi adolescenziale e per questo non mi ha molto convinto. I luoghi descritti, ad esempio, sono insignificanti: l’Agrigento di Siria non è pervenuta, tranne che per un riferimento random a un tempio; Delirio, invece, vive a Pantelleria ma se non fosse per lui che fa sapere al lettore di essere lì, non ci si accorge di stare sull’isola omonima. Dalle poche descrizioni che ci sono, si capisce solo che c’è una spiaggia e un mare, che sia un’isola lo dicono i personaggi, ma non essendoci reali dettagli, è difficile immaginarsi qualcosa di diverso. I luoghi, in sé per sé, sono anche poco influenti sulla storia dei due protagonisti, però un minimo di ambientazione non avrebbe certo guastato.
Siria, Delirio e gli altri “attori” non protagonisti sono poi non ampiamente caratterizzati. Piatti, in parte stereotipati, vivono sentimenti e compiono azioni senza reali sfumature. Una narrazione a doppio punto di vista con una propensione, maggior spazio, verso il protagonista maschile, tuttavia nemmeno questa tecnica narrativa è sufficiente per mostrare un’introspezione sull’animo dei protagonisti stessi.
Delirio è insopportabile, si contraddice spesso tra azione e pensiero e ha un ego spropositato; Siria sembra ancora un’adolescente più che una ventiquattrenne. Entrambi sono, per me, incoerenti e deprecabili; mai ho letto di personaggi così fastidiosi. Si amano in maniera strana, ambigua e spesso non coerente. La loro storia è alquanto confusionaria e, nel caos, raggiungeranno il proprio culmine.

Il romanzo è un erotic romance con un po’ di suspense ma di romantico c’è poco: l’eros conta forse troppo per il tipo storia narrata; il romanticismo è banale, prevedibile, adolescenziale e non coerente con l’età dei personaggi descritti. Il linguaggio utilizzato il più delle volte non sembra proprio dei personaggi e si ha l’impressione di star leggendo dialoghi per niente credibili. Il linguaggio scurrile e volgare ci sta, però andava mitigato meglio e adattato ai diversi personaggi. Non c’è differenza tra adulti e giovani, sembra che tutti siano sullo stesso piano pur non dovendolo essere. Ciò mi ha straniato non poco.
Nel testo mi sono apparsi all’occhio anche alcuni refusi, ma non saranno questi a influenzare ancor più il mio parere: a farlo, invece, l’epilogo dal punto di vista di Rex – amico e complice di Ermes/Delirio. Un finale che ha certamente dato il colpo di grazia perché ha in sé dei riferimenti a pratiche sessuali estreme, altamente fuori luogo che concorderanno col personaggio, ma non hanno senso in quel frangente e, per di più, con Siria e Delirio non hanno nulla a che fare.
Il libro, per quanto mi riguarda, non raggiunge la sufficienza. Non mi è piaciuto e, vista la curiosità e le aspettative iniziali, non m’intriga a voler leggere altro dell’autrice. È un romanzo “povero”, quasi inconsistente, che non aggiunge nulla di nuovo al genere e non lo valorizza. Mi spiace per chi ci ha lavorato, ma ho apprezzato pochissimo quello che ho letto e se dovessi consigliarlo, non lo farei.
 
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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