IL LATO NASCOSTO DELL'AMORE (E.LENTI)

il
3 giugno 2019

Bentrovati lettori!
Oggi parliamo del nuovo romanzo di Erika Lenti, “Il lato nascosto dell’amore”, un testo che tocca diversi argomenti delicati: accettazione, rapporti familiari complessi, giudizi…
Come li avrà affrontati l’autrice? Seguitemi per scoprire la mia opinione in merito.

IL LATO NASCORSTO DELL'AMORE
ERIKA LENTI
Data pubblicazione: 14/05/2019 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Da quando un incidente le ha deturpato parte del viso, Adelia vive nascosta tra le quattro mura della sua stanza. Esce di notte, quando piove, con il cappuccio alzato. Solo nell’oscurità profonda riesce davvero a sentirsi libera. Nel buio, e nel vecchio cinema del signor Baxter, dove ha iniziato a lavorare. È tra quelle poltrone rosse che Noah, talentuoso fotografo tornato in città per il matrimonio della sorella, la vede. Vede il suo lato perfetto, il profilo che le cicatrici non sono riuscite a segnare, e ne rimane affascinato. Ma Noah non sa che Adelia è la testimone dello sposo. Non sa neanche che cosa si cela dall’altra parte del suo volto, dove c’è molto di più del marchio di una tragedia. Adelia non ha nessuna intenzione di partecipare al matrimonio e mostrare al mondo il proprio segreto. Noah, invece, ha tutte le intenzioni di scoprire chi è la ragazza che non vuole fare da testimone allo sposo. Sarà una banale scommessa a cambiare le carte in tavola. Noah e Adelia dovranno imparare a fare i conti con la passione, quella che arriva all’improvviso e travolge tutto, e con i pregiudizi della gente. Perché l’amore ha sempre un lato nascosto, bisogna solo saperlo guardare.
Adelia ha smesso di vivere, limitandosi a sopravvivere nelle quattro pareti della sua camera, fatta eccezione delle uscite dovute al lavoro nel cinema, dove comunque la sua vita sociale si ferma all’anziano signor Baxter, proprietario della sala.
Noah è tutt’altro tipo, ha lasciato Tacoma per realizzare il suo sogno: la fotografia. L’agenzia di moda su cui ha investito Justin, suo amico da sempre, va a gonfie vele e Noah si destreggia tra sfilate, lavori per testate giornalistiche, eventi mondani e modelle, tante modelle.
Cosa li accomuna? Il matrimonio tra il fratello di Adelia e la sorella di Noah.
Se pensate che sia il solito romanzo che racconta della storia del belloccio di turno e la sfigata del paese, state decisamente facendo un errore. Il libro si sviluppa su 290 pagine che sono decisamente cariche di moltissime sfumature e di uno spessore emotivo elevato. Non è una lettura leggera, è una storia di sofferenza, permeata dal buio e non solo per l’ambientazione.
Era il tempo in cui credevo con ingenuità che si potesse apprezzare la bellezza di un fiore anche se con alcuni petali rovinati. Mi sbagliavo. Era quello che mi avevano voluto far credere le persone che mi amavano. La verità era un’altra: quei fiori difettosi non venivano colti per godere del loro profumo, al massimo strappati per gettarli nella spazzatura.
Ho amato la sensibilità nascosta di Justin, la sua dolcezza. In più di qualche punto invece ho odiato Amelia, dovendo pure fare i conti col senso di colpa, data la sua situazione.
L’autrice è stata bravissima a costruire i personaggi, sa trascinare il lettore nella lettura, nella percezione delle emozioni. L’amore tra i fratelli è palpabile, così come il disagio di Noah e Adelia. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui ha interpretato il lavoro di Noah, che non si riduce al semplice scattare foto e la passione per il cinema, l’attenzione e la conoscenza di pellicole datate, e ho trovato geniale il modo in cui sono state utilizzate le locandine (scoprirete durante la lettura a cosa mi riferisco).
Molti psicologi ritengono che l’amore per la fotografia derivi dal piacere innato di ogni essere umano nel vedersi riflesso. Per me invece è come narrare una storia, in alcuni casi quasi come scrivere un intero libro raccontandolo attraverso pochi scatti. È il mio modo per immortalare la bellezza delle cose. Ma spesso la bellezza ti acceca fino a stordirti e renderti schiavo della trasgressione, impedendoti di coglierne il significato più profondo.
Se aveste dubbi riguardo all’amore che un genitore possa nutrire verso i propri figli, saranno  del tutto dissipati grazie alla famiglia di Adelia. Figure che con il loro modo di agire (e reagire) mi hanno colpita profondamente.
Il punto di vista si alterna tra i protagonisti e, come sapete, lo apprezzo sempre molto.
L’arte, sviluppata in diverse forme - dalla fotografia, al cinema, alla pittura- è poi uno dei punti forti del romanzo.
Quando vedrete cosa Noah escogita per Adelia, vi si aprirà un sorriso a trentadue denti.
Mai come in questo caso, comunque, posso definire i protagonisti come luce e buio.
La vita è come un diario che ci viene consegnato alla nascita con un numero prestabilito di pagine, che non ci è dato conoscere. Non possiamo sapere ciò che ci capiterà, ma dobbiamo in ogni caso impegnarci a scriverci sopra, ogni giorno.
Tuttavia, non mi è piaciuta affatto la reazione di Adelia al matrimonio del fratello; non voglio fare spoiler, ma posso spiegarvi perché non ho apprezzato: Noah fa un lavoro immenso con Adelia e lei sembra fare grandissimi progressi, che poi vacillano troppo di corsa. Non l’ho trovato coerente, sembra smontare tutto quel che è stato fatto e nonostante la conclusione, dal mio punto di vista, resta una macchia che non si dimentica e che ha influito sul mio parere.
Eppure si può essere amati anche con mille difetti.
Ho evidenziato moltissimi passaggi durante la lettura, così tanti che ho avuto difficoltà a scegliere quelli da riportarvi, ma spero che quelli che avete letto in questa recensione, vi abbiano dato un’idea della profondità del romanzo.
È un libro che vi consiglio e sarei curiosa di sapere cosa pensate voi di quel che capita al matrimonio di Aelius. Buona lettura!
[Copia arc ricevuta dall'autrice]
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