HEARTLESS (M.C.SARRITZU)

il
4 marzo 2019
Salve amici lettori e buon inizio settimana!! La recensione di oggi è su un romanzo fantasy - young adult che aspettavo con impazienza e che finalmente alcuni giorni fa ho potuto leggere in anteprima. Heartless, di Maria Claudia Sarritzu lo trovate in cartaceo e digitale sugli store dal weekend appena concluso e finalmente oggi posso parlarvene.

HEARTLESS
MARIA CLAUDIA SARRITZU
Data pubblicazione: 02/03/2019 Editore: Triskell Editori Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: fantasy - young adult
Trama: “Gli Heartless Robot non hanno un cuore, ma vi tratteranno meglio di chi lo possiede. Sono la versione migliorata dell’uomo.” È l’anno 3450 e il mondo è popolato anche da Robot uguali agli esseri umani, ma privi di cuore. Creati appositamente per aiutare le persone nell’affrontare e superare momenti difficili, sono completamente controllati da chi li possiede e programmati per non provare sentimenti umani. Le cose si complicano quando Mary è costretta a tenere in casa uno di loro, su consiglio degli amici, per superare la fine di una relazione. Il robot, Luke, è curioso di conoscere il mondo e di capire come nascano le relazioni umane e come finiscano. Le sue infinite domande lo porteranno a essere ciò per cui non è stato programmato e, al tempo stesso, a far sì che Mary veda il mondo in modo più umano. Ma cosa succede se un Robot si innamora? Cosa succede quando l’uomo perde il controllo della sua creazione? Quando ci si rende conto che la razionalità dei numeri e delle combinazioni matematiche non possono controllare la vita? O si accettano i robot, o si distruggono.
Nell’anno 3450 i robot simili agli umani sono quasi la normalità; vivono con gli uomini come fossero anch’essi umani, ma hanno una particolarità: non hanno un cuore. Questi robot sono programmabili in tutto per tutto da chi li possiede; sono stati creati per aiutare gli uomini a superare momenti difficili, senza però la possibilità di provare sentimenti, così da non poter agire incontrollata.
Mary, la protagonista di questa storia, per superare la brusca fine della sua relazione con Charlie, su consiglio degli amici dovrà convivere - con poca voglia - con uno di questi robot, un androide che chiamerà Luke.
Quest’ultimo, curioso di conoscere il mondo della sua protetta, mentre adempirà il suo compito, cercherà anche di carpire qualcosa in più sulle relazioni umane e come queste possano anche terminare. Tra lezioni sull’amore e amici impiccioni, genitori stravaganti e un fratello dalle passioni alquanto strane, Mary e Luke proveranno a destreggiarsi in un mondo strano ma anche bello, dove i sentimenti vinceranno, per la forza, anche su chi un cuore non l’ha.
L’autrice ha usato il mezzo che le era più adatto per risolvere ed esorcizzare la sua stessa vicenda personale: in questo romanzo la protagonista vive le stesse sensazioni e stati d’animo che anche l’autrice ha passato nella sua vita reale (come la stessa ha ribadito più e più volte sui suoi canali di contatto), così insieme, entrambe, hanno superato quel difficile e brutto periodo sentimentale che le ha coinvolte.
Il robot Luke è stato una medicina potente ed efficace per entrambe; una figura che, con la sua calma e spontanea personalità, ha conquistato anche me. Luke è davvero curioso e desideroso di adempiere al suo compito, cercando anche di capire il perché di ciò che la sua protetta sta provando; lui non può provare nulla, eppure vorrebbe per essere sicuro di fare bene il lavoro che gli è stato affidato. Mary nutre dei dubbi in merito ma, col tempo, non potrà non cambiare idea.
È normale che un robot progettato per non avere emozioni, mi chieda come ci si senta a provarle? È normale che voglia sapere come siano? Probabilmente no. Dovrei spegnerlo, rimetterlo nella sua scatola e mandarlo indietro. Anche se… Insomma, quante probabilità ci sono che un robot difettoso sia capitato proprio a me?
Il robot però non vivrà solo con Mary perché la ragazza durante lo svolgimento della trama, è spesso accompagnata da personaggi le cui personalità hanno affascinato Luke e anche la sottoscritta.
Jackson, il fratello di Mary, è un ragazzo con strane abitudini alimentari e routine cosmetiche molto esilaranti; non sembra all’apparenza molto intelligente eppure, sotto le sue stranezze, nasconde un segreto non indifferente che è anche chiave fondamentale per il finale dell’intera storia.
Ci sono poi Tyler e Josh, i migliori amici di Mary. Non sfuggono nemmeno loro all’eccentricità della personalità ma, nonostante ciò, sono il meglio che Mary possa desiderare vicino. Luke e Mary si aiuteranno a vicenda e, che si possegga un cuore o no, i sentimenti non lasceranno scampo a nessuno.
Tutti i personaggi che l’autrice ha coniato sono verosimili ed empatici, difficilmente vorreste non averli mai conosciuti. La loro introspezione è semplice ma anche potente, perché in tutte le loro particolarità c’è sempre un pizzico di celata intimità degna di dover essere svelata.
La Sarritzu ha messo il cuore nella sua opera, metaforicamente e letteralmente. Il cuore che è la chiave dell’intera storia: c’è chi ne ha troppo, chi poco, chi per niente, eppure è il saperlo usare che fa la differenza. Luke chiede nozioni sull’amore e Mary, seppur titubante, risponde insegnandogli tutto ciò che sa in merito e sulle emozioni che esso provoca negli esseri umani. Luke ascoltandola riesce a capire e a provare lui stesso quelle emozioni pur non potendo tecnicamente farlo perché i sentimenti sono comunque frutto della chimica del cervello, non del cuore.
«Probabilmente ti sto influenzando io con tutte queste lezioni sull’amore.»
«O forse noi, robot programmati senza un cuore, siamo più umani di voi esseri umani.
Il cuore conta in tal senso solo fino a un certo punto.
Non devi per forza sapere cosa si provi ad amare qualcuno per riconoscere quando ti innamori. Lo senti e basta.
Heartless è un romanzo che sembra povero di contenuti, ma non lasciatevi ingannare! Questa storia è un ottimo manuale per cuori spezzati con cui recuperare la serenità perduta e riprendere in mano la propria vita dopo una brutta esperienza in campo amoroso, senza però dimenticare di imparare da quella triste esperienza per vivere al meglio la successiva.
Poi la musica cessa. Il silenzio regna. Io e il robot ci stacchiamo, ma rimaniamo vicinissimi. «Hai visto? L’hai fatto anche senza Charlie,» sussurra. «Questo per dirti che l’amore muove tutto, ma un amore finito non ferma l’andare della vita.»
È ambientato in un futuro molto lontano, ma gli insegnamenti riguardo i problemi di cuore possono e devono valere soprattutto nel nostro presente.
L’autrice ha detto tantissimo in una storia molto semplice eppure profonda, potente. Nella semplicità delle azioni narrate si snodano tutte le sfumature positive e negative dell’amore, dei sentimenti e delle persone che li provano.
È un libro adatto a tutti, dove le risate si mescolano naturalmente alle lacrime, senza forzature; leggendo si passa dalla spontanea ilarità, alla profonda commozione.
Non lasciatevi scappare questa storia e, se non l’avete fatto, recuperate anche gli altri libri della Sarritzu perché non ve ne pentirete. Una scrittura semplice ma ricca di sfaccettature, come alcuni picchi trash; il tutto sempre ben dosato in modo da rendere anche questi elementi una caratteristica dello stile di questa giovane autrice, una sorta di colonna portante della sua espressione.

[Copia arc digitale ricevuta dall'editore]
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