IL VERO SOGNO (G.BURROWES)

il
11 febbraio 2019
Cari lettori, oggi vi parlo del terzo volume della True Gentlemen series della Burrowes, una lettura che ho procrastinato perché non ero in pieno mood storico. Finalmente, però, sono riuscita a leggerlo e sono felice di dirvi le mie impressioni!
Eccoci al tanto atteso terzo volume, che stavolta si concentra su Susannah Haddonfield, delle sorelle la più timida.

IL VERO SOGNO
GRACE BURROWES
Data pubblicazione: 26/09/2018 Editore: Leggereditore Titolo Originale: Will’s true wish Serie: True Gentlemen series (#3) Finale: Autoconclusivo Genere: romance storico
Trama: La vita di Will Dorning, erede del conte di Casriel e fratello maggiore di quattro ragazzi a dir poco turbolenti, è un susseguirsi di doveri e responsabilità che lasciano ben poco spazio ai piaceri. Solitario e tenebroso, i suoi unici veri compagni sono i suoi amati cani. Lady Susannah Haddonfield, invece, prova ribrezzo per qualunque specie animale, ma per non offendere il corteggiatore di sua sorella, deve imparare a dissimulare il proprio fastidio. Si rivolge quindi a Will, suo amico durante l'adolescenza, affinché le insegni come andare d'accordo con i cani. Ma la vicinanza con Will porterà Lady Susannah a scoprire non solo la passione per questi animali, ma anche per quell'uomo difficile e solitario, a cui in realtà lei non è mai stata indifferente...
La nostra protagonista si trova a Londra per supportare la sorella minore, Della, alla sua prima Stagione. Qui facciamo la conoscenza di un’altra numerosa famiglia di uomini, i Dorning, una famiglia nobiliare con difficoltà economiche, ma molto unita.

Il romanzo si apre con una sorta di malinteso, in cui il protagonista maschile, Will Dorning, obbliga uno dei fratelli minori a scusarsi con Della e Susannah. È qui che scopriamo che Susannah e Will si conoscono molto bene e che entrambi siano segretamente innamorati l’uno dell’altra, ma non possono stare insieme per via delle difficoltà economiche dei Dorning. In un certo senso, scoprire questo fa perdere un po’ quel senso di conquista e rincorsa che apprezzo sempre in un romanzo, in quanto si evince già che i due si amino e che non siano interessati a conoscere altre persone.
«Willow Dorning, voglio essere la tua rovina. Completamente e ripetutamente.»
Susannah è una lettrice incallita e Shakespeare è il suo unico amore – dopo Will. È una ragazza schiva e tendenzialmente riservata, e ha come missione quella di trovare marito a Della, la sua sorellastra. Scopriamo che il suo carattere deriva in parte dal bullismo di cui è stata vittima in passato, cattiverie gratuite da cui Willow l’ha spesso salvata. E, anche in questo caso, i Dorning – tutti – si profileranno come paladini della giustizia, pronti a trarre in salvo Della dalle malelingue.

Ho visto un romanzo ricco di personaggi e stavolta l’autrice si è concentrata al contempo anche su un’altra delle sorelle, Della, a cui penso sia destinato il prossimo libro della serie. Questa è stata un’arma a doppio taglio secondo me, perché non ha dato tanto spazio ai protagonisti, anzi, lo spazio dedicato a questi ultimi non è stato sfruttato fino in fondo e a volte sembra che la storia non decolli come dovrebbe. Insomma, l’evoluzione di Susannah avviene in maniera troppo repentina, tanto che si fatica a capire come un giorno sia taciturna e dedita ai libri e il giorno dopo si lasci baciare al parco, in mezzo agli alberi, da Will.
«No, Will Dorning.  Non smetterò di sorridere. Mi piaci tremendamente, e baciarti mi colma di gioia. Non puoi rimproverarmi o ignorarmi per i miei slanci emotivi.»
Non che non mi siano piaciuti i momenti di passione tra i due. A mio parere, però, si calca troppo sul fatto che la famiglia Dorning sia in ristrettezze economiche – i discorsi su questa problematica sono un po’ ridondanti – e si toglie spazio al resto. Ovviamente, non mancano gli aspetti positivi, perché comunque i personaggi sono ben delineati e si dà tanto spazio agli animali, che poi sono il motore della storia, su cui l’autrice è riuscita a costruire un piccolo giallo.

In definitiva, il libro è riuscito a prendermi, ma non tanto quanto il primo, in cui l’amore di Nita e Tremaine era riuscito a trasportarmi di più, perché passionale, carnale e ostacolato dai loro stessi caratteri.
Benché Susannah e Willow mi piacciano, l’autrice avrebbe dovuto a questo punto giocare di più con qualche colpo di scena rispetto all’unione dei due personaggi, inseriti in un contesto storico ma molto moderno (fin troppo, in realtà: le ragazze vanno in giro per la città senza chaperon e all’epoca non era affatto una cosa permessa. Ovvio, ci sono le eccezioni ma qui sono eccessive, mentre sappiamo bene che dare una buona opinione di sé e rispettare le regole fosse il mantra dei nobili, soprattutto inglesi).
Sicuramente, agli amanti del genere storico come me, lo consiglio perché è una serie che merita, soprattutto a chi ama immaginare quell’epoca come ad un ritratto di Seraut.
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