A PARIGI TUTTO PUò SUCCEDERE (S.L.GIORDANO)

il
3 gennaio 2019
Salve amici lettori! Oggi vi oggi di un libro che ho voluto leggere fortemente perché attratta dalla trama, ma che poi non mi ha conquistata e mi ha deluso viste le alte aspettative.
Si tratta di “A Parigi tutto può succedere” dell’autrice Sara Lia Giordano, edito da Un cuore per capello.

A PARIGI TUTTO PUÒ SUCCEDERE
SARA LIA GIORDANO
Data pubblicazione: 12/12/2018 Editore: Un cuore per capello Serie: standalone Genere: new adult
Trama: Elisa e Sofia: possono esistere due amiche più diverse? Insicura, goffa e con un fidanzato ingombrante la prima; fissata con lo shopping, cinica e spirito libero la seconda. Elisa ha due grossi problemi da risolvere: una relazione che si sta raffreddando e l'imminente partenza per l'Erasmus a Parigi da comunicare al suo fidanzato. Sofia invece è una donna spaventata dai sentimenti: nella sua vita non si è mai, ma proprio mai, innamorata. Riusciranno due simpatici inquilini, a sconvolgere la vita di queste ragazze? Benvenuti a Parigi, un luogo in cui vale la pena cogliere le sorprese che il destino ci riserva, anche se non si è pronti a riceverle.
Elisa e Sofia sono state scelte per svolgere il loro viaggio studio Erasmus alla Sorbona di Parigi. Le ragazze, studentesse padovane e due opposti che si completano a vicenda, sono entusiaste di questa opportunità, soprattutto perché Sofia, devota alla Bibbia “Cosmopolitan”, non vede l’ora di sfoggiare, oltre la mera conoscenza linguistica, tutte le sue conoscenze in fatto di moda, stile e shopping. Elisa invece, da poco in pausa con il suo ragazzo, vuole concentrarsi sullo studio per lasciarsi alle spalle una storia d’amore che si stava lentamente arenando.
A Parigi le attendono dieci mesi di studio e due vicini di casa alquanto invadenti, Gabriel e Andres.
I due sono ragazzi spagnoli arrivati in Francia per lavoro e daranno filo da torcere alle protagoniste, seppur con metodi diversi per due differenti personalità da conquistare.
La trama in sé per sé non è male anzi, è molto intrigante, però nella pratica, quello che ci si aspetta non è per nulla in linea con le aspettative. Parigi non c’è: la città francese è malapena accennata; è nei nomi, nella Sorbonne, in Montmartre, nel Louvre, ma non è mai descritta. Mancano i dettagli che ne evochino le emozioni e le atmosfere.
Sono stata a Parigi e qui non l’ho ritrovata. Le protagoniste potrebbero essere anche rimaste nella loro terra natia perché, mancando le descrizioni, un luogo vale l’altro; non c’è alcuna differenza tra Padova, dove le ragazze hanno studiato finora, e Parigi dove si trasferiscono per l’Erasmus, perché come mancano i dettagli che rendono Padova… Padova, così è per la città francese.
Elisa e Sofia poi sono statiche perché non hanno una personalità così spiccata come sembrerebbe di primo acchito: non viene messa in luce la loro vera essenza che invece viene nascosta da dialoghi e atteggiamenti che le rendono macchiette di loro stesse. Nemmeno Gabriel e Andres sfuggono da tutto questo perché anche loro sono poco “sfruttati”.
I clichè sono onnipresenti, l’introspezione è quasi inesistente per tutti i personaggi per cui le sfumature rimangono nell’ombra. La lettura è veloce in quanto manca contenuto, mancano i dettagli importanti che aggiungerebbero alla storia più colore e più sapore e i capitoli, di conseguenza, sono più che corti, cortissimi.
Elisa è l’unico punto di vista narrante e se, da un lato, è un bene perché l’utilizzo di più punti di vista avrebbe forse aggiunto solo caos, dall’altro è comunque poco messo a frutto perché Elisa parla poco di sé; si limita ad apparire nella sua storia e in quella della sua amica. Su Sofia, Elisa non ci spiega molto per cui si rimane ancorati a quel poco che la sinossi ci indica. I ragazzi poi li conosciamo ancora meno perché la loro personalità è limitata a pochi sporadici interventi e dialoghi cortissimi, spesso infantili. Sappiamo più dell’ex ragazzo di Elisa, Stefano, che, seppur agisce poco, è descritto sicuramente meglio degli altri due ragazzi.
È stata una lettura deludente perché non ho scorto nulla che abbia soddisfatto la mia curiosità sui personaggi e la stessa Parigi, i particolari più importanti non sono stati di casa in questa storia.
La grammatica almeno è giusta ma ciò non toglie che, mancando brio, eventi e tutto ciò che avrebbe potuto arricchire la trama, da sola non basta per rendere il libro degno di essere tale. L’autrice si è limitata troppo, finendo col rendere sterile ogni cosa narrata e ha tolto quella verve che, secondo me, sicuramente avrebbe reso tutto speciale ma, di fatto, non traspare. È tutto opaco ed è un vero peccato perché il lettore rimane a bocca aperta e asciutta.
Per il futuro vorrei consigliare all’autrice di soffermarsi meglio su ciò che intende raccontare ai suoi lettori.
Mi spiace essere stata dura, ma il mio voto non arriva alla sufficienza.

[Copia arc digitale fornita dall'autrice]

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