[REVIEW PARTY] GUIDAMI AL TUO CUORE (M.R.RUSSO)

il
14 dicembre 2018
Buon pomeriggio amiche del blog, con piacere oggi Lori e Fede ci danno la loro opinione su un romanzo uscito recentemente per Lettere Animate. Si tratta del romance storico "Guidami al tuo cuore", dell'autrice Maria Rita Russo. Ecco cosa ne pensano...

GUIDAMI AL TUO CUORE
MARIA RITA RUSSO
Data pubblicazione: 19.11.2018 Editore: Lettere Animate Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Romance storico
Trama: La Serenissima, 1699.Cassandra Quintavalle ha da poco debuttato in società, anche se non era esattamente il suo sogno nel cassetto. I suoi genitori sembrano intenti a trovarle un marito, ma lei non ne vuol sapere. L’unica cosa che l’appassiona vivamente sono l’amore per i libri, la passione per la scrittura e uno spiccato senso di indipendenza.Leonardo Valier è un futuro conte, appena rientrato a Venezia, dopo aver valorosamente combattuto la guerra in Morea. Il suo unico obiettivo è quello di godersi la vita e i piaceri carnali, spassandosela con donne sposate. Entrambi rifuggono l’amore, ma Galeotto fu il loro luogo d’incontro. Il fascino che Leonardo nutre per Cassandra è fulmineo, e in parte dovuto al suo carattere ribelle. Cassandra, invece, lo crede un mascalzone e non vuole più avere niente a che fare con lui. Pian piano, però, quei sentimenti dapprima sepolti cominciano a fare capolino in maniera evidente. Il gioco sembra ormai fatto. Ma come reagirà Cassandra quando scoprirà che il matrimonio era già stato deciso a sua insaputa, e che Leonardo l’aveva attratta in un tenero, dolce inganno?
Quello di Maria Rita Russo è un romance storico ambientato nella Venezia di fine Seicento. Una Serenissima ricca e prosperosa, fatta di serate galanti (i famosi balli), buone maniere e matrimoni combinati più che d’amore.
Cassandra è una giovane donna, appena affacciatasi nel mondo degli adulti che mal tollera tutte le imposizioni della sua famiglia e del pensare comune. Di poche cose è sicura, ma la voglia di’indipendenza e libertà, sono una certezza assoluta. Vuol vivere per se stessa e facendo ciò che più ama: leggere, acculturarsi, ma soprattutto… scrivere.
Lui, il protagonista, si chiama Leonardo ed è il rampollo del Conte Valier, carissimo amico del padre di Cassandra. Un padre, il Quintavalle, che come tutti i genitori, per la figlia desidera un matrimonio ricco e importante, con qualcuno del calibro di Valier ad esempio.
Leonardo è appena rientrato a Venezia, dopo un lungo periodo in Morea, durante la guerra.
Il primo incontro tra i due personaggi avviene casualmente nella biblioteca della villa in cui si svolge l’ennesimo ballo della stagione; lei si sta rifugiando in cerca di qualche lettura interessante, lui è lì nascosto per l’ennesima avventura con una qualche gentildonna sposata.
Inevitabilmente il futuro Conte si accorge dell’arguta ragazzina e in lui scatta subito qualcosa: la vuole. Lei, dal canto suo, prova qualche cosa che risulta un misto tra attrazione e repulsione per quel giovane uomo, tanto bello quanto svergognato.
Un titolo non fa di un uomo un gentiluomo. Ci sono uomini in questa sala, mia cara, che vi sconvolgerebbero molto di più. Il mio peccato è il piacere, non ne faccio segreto con voi.
Inizia così un delicato ma intenso corteggiamento del giovane verso una Cassadra che tenta di tenerlo alla larga il più possibile, ma giorno dopo giorno il pensiero per Valier si fa sempre più vivido, facendo emergere sentimenti forti d’amore e Leonardo, da parte sua, nutre sempre più affetto per la bellissima giovane donna con la mente sveglia qual è Cassandra.
In parte tutto ciò è parte del piano di Valier che non vuol farsi odiare dalla donna al cui padre ha chiesto la mano.  Cassandra inevitabilmente scoprirà l’inganno, quale sarà la sua reazione davanti alla certezza di quel dolce e sottile inganno imbastito dal futuro Conte?
In qualche modo, l’aveva stregato e lui si sentiva particolarmente intrigato da lei.
Maria Rita Russo in queste pagine mostra dimestichezza e passione per un genere – il romance storico- non semplice da gestire e in cui è a mio parere molto facile commettere errori di vario tipo, ma il suo modo di scrivere, il suo stile, è pulito e scorre in modo fluido, catturando fin dalle primissime pagine in cui si delineano molto bene tanto l’ambientazione, tanto alcune caratteristiche fisiche e comportamentali dei personaggi, ma anche usi e costumi del tempo.
Le descrizioni non mancano quindi di precisione e accuratezza.
Tanto da Cassandra, quanto da Leonardo, si evince la voglia, il bisogno di libertà dagli obblighi sociali in cui sono costretti, legati. Bramano non solo l’indipendenza fisica, piuttosto – e soprattutto – quella mentale.
Alla scoperta della verità sull’inganno imbastito ai “danni” di Cassandra avrà inizio una serie di attacchi bilaterali, fatti di ripicche e gelosie, in cui nessuno risparmierà le proprie armi che, solo attraverso l’amore potrebbero riuscire a deporre.
Insomma, Guidami al tuo cuore è una storia che ha saputo catturare anche chi, come me, non ama il genere storico e l’autrice ha dato prova del suo amore per una città, Venezia, sempre legata al fascino del tempo.
 [Copia ARC ricevuta dall'autrice]


Io amo i romanzi storici, dico sempre che sono il mio punto debole perché – tranne in rari casi – sceglierei di leggere sempre un historical romance rispetto a un contemporary. Ma bando alle ciance, veniamo al punto.
Guidami al tuo cuore è ambientato nella Venezia del 1699, una città piena di fascino e bellezza a cui non avevo attribuito la giusta importanza prima di questo romanzo, al quale devo dare merito di avermi trasportata in un posto magico, descritto dettagliatamente e che conferisce una perfetta atmosfera alla storia. Mi sono ritrovata a passeggiare per le strade e a percorrere Canal Grande su una gondola insieme ai personaggi, e quando un libro è capace di farti entrare dentro il racconto come se lo stessi vivendo in prima persona, allora possiede quel quid in più che ti porterà ad amarlo.
I protagonisti di questa storia sono la giovane Cassandra –  secondogenita del barone e della baronessa Quintavalle, appartenenti ad una delle famiglie più antiche di Venezia – e Leonardo, futuro conte Valier.
Cassandra è una ribelle per natura, ha un carattere diretto, sfida le convenzioni, conversa di politica in un salotto pieno di nobili nonostante siano discorsi non adatti ad una donna, soprattutto ad una giovane fanciulla come lei. Non si lascia scoraggiare dai rimproveri dei genitori ed è restia a seguire le regole imposte dall’epoca in cui vive.
La sua Cassandra era uno spirito libero e glielo aveva dimostrato fin dall’inizio. Era affascinante e spiritosa, una qualità non da tutti apprezzata, forse troppo sarcastica, ma per lui era semplicemente adorabile, perfetta.
Leonardo è appena tornato dopo aver combattuto la guerra in Morea, è un uomo autoritario dal sorriso affascinantee diciamolo, anche un po’ libertino. Con Cassandra crede di dettare le regole ma lei non è assolutamente disposta ad accettarlo e comincia a dargli del filo da torcere.
Sono diversi ma in qualche modo simili, le loro personalità molte volte si scontrano, battibeccano, litigano ma inevitabilmente si attraggono. L’attrazione tra i due è molto forte, sin dal loro primo incontro rocambolesco nella biblioteca del conte Valier. Cassandra, amante della lettura e della scrittura, tenta di fuggire dai balli per nascondersi in biblioteca e mentre è immersa nell’amore tra Tristano e Isotta, viene inavvertitamente a contatto con Leonardo, impegnato in un rendez-vous con una signora. Da quel momento, il visconte Valier rimane colpito e affascinato dalla signorina Quintavalle, che non aveva esitato a tenergli testa e a lasciarlo lì come uno stoccafisso.
«Perché siamo troppo simili, dolcezza. Il nostro temperamento finirà col renderci reciprocamente infelici. Ma non v’è fiamma che non sfiderei per te. Quello che condividiamo è prezioso, non dimenticartene mai.»
Il nostro caro visconte non ha la benché minima intenzione di prendere moglie, della stessa idea è Cassandra, data la sua convinzione che un marito potrebbe limitare ancora di più la sua libertà e non riuscirebbe mai capirla a pieno per via del suo carattere ribelle.All’inizio Leonardo si sente quasi costretto a corteggiare Cassandra,tuttavia le cose cambieranno presto, poiché si ritrova attratto da lei come un magnete. Lei lo sfida, è intelligente e arguta e non assomiglia per niente alle altre fanciulle che lo circondano. Anche Cassandra, inizialmente è infastidita da quest’inatteso corteggiamento, ma pian piano si abbandona tra le braccia di Leonardo, per poi sentirsi tremendamente ingannata da alcune parole che non avrebbe mai dovuto ascoltare.
Appena le labbra di Leonardo toccarono finalmente le sue, fu come il ritorno di Ulisse in patria, atteso, sperato e tanto desiderato. Si sentiva esattamente come Penelope, che di giorno tesseva la tela della vita, e di notte la disfaceva perché non c’era vita senza il suo amato.
Leonardo e Cassandra non si annoiano mai, insieme si divertono, hanno una complicità unica e impossibile da replicare con qualcun altro. Si accettano entrambi per come sono: troppo testardi, troppo orgogliosi, soggetti allo stesso incantesimo d’amore.
Lui è pronto a proteggerla dai “cattivi” e dalle situazioni compromettenti in cui va a cacciarsi Cassandra, è pronto ad amarla e renderla felice. Dal canto suo, Cassandra è un’eroina positiva, non rinuncia alle sue idee e porta avanti i suoi progetti con determinazione, ma forse dovrebbe ascoltare di più i consigli delle persone che le vogliono bene e ad abbandonare il suo orgoglio in certe situazioni.
«Ho oltrepassato confini invalicabili e fatto breccia nelle fortezze più inespugnabili. Ma la corazza più difficile da abbattere è stata il tuo cuore, e adesso che mi appartiene non ti lascerò mai più andare.»
I protagonisti sono descritti particolarmente bene, la loro identità viene fuori con tutti i loro pregi e difetti e l’autrice è stata brava anche a farci appassionare ai personaggi secondari e alle loro dinamiche, infatti personalmente non mi dispiacerebbe un romanzo tra Selene e il marchese di Falkland… voi cosa ne pensate?
In conclusione, Guidami al tuo cuore ci insegna che l’amore non rende deboli gli individui, anzi li fortifica e che essere liberi è bello, ma condividere la libertà insieme a qualcun altro è straordinario.
Da Venezia è tutto, alla prossima.

[Copia ARC ricevuta dall'autrice]
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