IL KARMA è UN GRAN BASTARDO (R.ATZORI-A.MAGGIO)

il
5 dicembre 2018
Buona giornata amiche e amici. Sono tornata con una nuova recensione tutta da ridere. Scopriremo insieme un romanzo molto carino, scritto a quattro mani da Antonella Maggio e Rujada Atzori, “Il karma è un gran bastardo”.
Un contemporary uscito in primavera e che ha conquistato già tante lettrici, me inclusa.

IL KARMA è UN GRAN BASTARDO
ANTONELLA MAGGIO - RUJADA ATZORI
Data pubblicazione: 03.04.2018 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Se c’è una cosa che ho capito è che non devi mai, e dico mai, sfidare il fato. Mai, nemmeno una volta.
Nemmeno per scherzo!

Prendi due persone apparentemente normali come Hanna e Lucas che vivono a Londra.
È importante che siano due amanti dei libri e della scrittura, che pubblichino con pseudonimo storie d’amore o ad alto tasso erotico, sebbene nella vita reale non riescano a trovare l’anima gemella o anche solo uno scopamico.
È necessario che, in comune, abbiano molte cose, ma il loro nemico numero uno dovrà essere il Karma.
Metti tutti questi ingredienti nel romanzo, aggiungi un pizzico di sfortuna, un po' di goffaggine, tira e molla, lacrime, baci infuocati…
Shakera energicamente prima di iniziare la lettura.
ATTENZIONE: Mai sfidare il karma.
Hanna vive a Londra con i suoi genitori, nonostante i suoi ventisei anni. È vittima del karma e soprattutto di sua madre, anzi si potrebbe dire che il karma prenda ordini da questa figura tanto invadente: ogni volta che la sua genitrice fa commenti acidi o esprime pregiudizi cattivi su qualcuno, puntualmente, Hanna si ritrova colpita dalla sfortuna: inciampa, si scontra con cose e persone facendo – inavvertitamente -  male a se stessa e agli altri.
Perché la mia vita sembra quella di un dannato romanzo? E soprattutto di quanti capitoli è composto? Quando arriverà l’epilogo dolce? Con la fortuna che mi ritrovo, il mio sarò uno di quei finali aperti, una di quelle storie che si presume ci sarà un continuo ma l’autrice non troverà mai abbastanza tempo per scrivere il seguito o arriverà una trama migliore a tormentarle il cervello e la vecchia storia non troverà mai pace.
Hanna è anche una lettrice e blogger: gestisce un blog letterario, scrive romanzi ma, per insicurezza e paura, sotto uno pseudonimo. Vive quindi una doppia vita tra il mondo social e il mondo reale.
Nessuno sa della sua passione, nemmeno Cloe (la migliore amica), men che meno sua madre, che giudica sempre tutto e tutti, inclusa la figlia.
Non posso pensare a nulla, nemmeno alle cose ovvie, perché rischio che si riflettano su di me e non so se sono l’unica al mondo ad avere questa sfiga, se c’è qualcuno come me in questo stupido pianeta ad avere gli stessi miei problemi.
Lucas invece è il giovane erede di una famiglia di imprenditori vinicoli da generazioni. È benestante, ha un bell’appartamento e una passione segreta per la scrittura. Scrive infatti dei romanzi, anche lui sotto pseudonimo, con un discreto seguito.
Da un po’ di tempo però la sfortuna sembra perseguitarlo più del solito, finché un giorno – casualmente - una ragazza alquanto strana si presenta alla sua porta chiedendo informazioni su una stanza che lui ha messo in affitto.
Io sono nato con la tendenza a trovarmi nel posto sbagliato al momento giusto, oppure al posto giusto al momento sbagliato.
È Hanna che, nuovamente vittima del karma, cerca di sfuggire al giogo della madre andando via di casa.
La vita sentimentale dei due è già di per sé a un bivio, ma d’ora in poi sarà piena di scontri verbali, dissidi e inaspettatamente anche di risate, carezze e baci infuocati perché il karma avverso, da loro tregua solo quando stanno insieme; forse tutto ciò non è qualcosa da sottovalutare.
Hanna e Lucas hanno poco in comune, eppure nella loro sfortuna si sono incontrati lo stesso e quel po’ che li accomuna (oltre la sfortuna), sarà il punto di svolta nella relazione, nel bene o nel male lascio a voi scoprirlo.
Siamo due sfigati e ci capiamo. Siamo due sfigati e, all’improvviso, non temo più la sfiga. Mi basta essere qui con lui.
Leggendo il libro ho avuto l’impressione che le autrici, durante la stesura, si siano divise i compiti; infatti il doppio stile che ho percepito mi fa pensare che ognuna abbia parlato a nome di Hanna o Lucas, ben calibrando così il doppio di vista, senza che nella lettura si presentassero azioni doppiate o ripetute ma, solo e semplicemente, le emozioni e le sensazioni dei protagonisti in modo chiaro e dettagliato susseguirsi di eventi.
Le autrici hanno architettato anche un modo non banale per una bella riflessione sul mondo autorale, spiegando al meglio le distinzioni tra autori per passione e quelli che si cimentano nella scrittura per fare soldi e ottenere fama; su coloro che, scrivendo anche solo un post su un social, guarda al proprio tornaconto personale senza pensare che dietro i nomi, ci siano soprattutto persone e che, di fatto, quello che appare online colpisce soprattutto offline.
Per concludere: lettura consigliata caldamente a chi cerca buonumore e serenità e magari, rispecchiandosi in Hanna, desidera sentirsi dire che in fondo anche il karma avverso è un modo per trovare l’amore, no?

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