L'AMANTE TEDESCO (L.AMARANTO)

il
9 novembre 2018
Buongiorno, lettori.
È sempre difficile scrivere una recensione negativa perché si ha il timore costante che l’autore e l’editore possano sentirsi offesi. Volevo quindi sottolineare che il mio giudizio riguardo questo romanzo è legato al mio personale pensiero. Detto ciò, spero che questa recensione possa fornire spunti di riflessione e magari aiutare a migliorare svariati difetti che ho trovato nel corso della storia e ringrazio l’editore per avermi fatto avere la copia digitale de “L’amante tedesco” di Luna Amaranto.

L'AMANTE TEDESCO
LUNA AMARANTO
Data pubblicazione: 19.03.2018 Editore: Nuova Santelli Edizioni Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: romance storico
Trama: Provenza, giugno 1940. In un piccolo paesino della campagna francese Gemma è sposata con un uomo che non ha mai amato e vive insieme all’odiosa suocera. Suo marito è partito per la guerra e in mezzo all’esplodere degli eventi, come l’improvviso bombardamento di Parigi e l’avvicinarsi della Repubblica di Vichy, si sente sempre più sola e costretta a sottostare alle rigide regole domestiche e all’atmosfera soffocante della guerra. A soli diciotto anni non ha mai conosciuto né l’amore né la passione, ma l’improvviso arrivo dell’ufficiale tedesco Ian Weber cambierà di netto la sua vita. L’aitante uomo dai freddi tratti nordici nasconde una sfavillante fiamma di desiderio dentro al suo cuore. Il tipico uomo bello e maledetto, reso ancora più dannato dalla sua spietata origine, la condurrà a provare sensazioni mai conosciute. E sarà allora che la passione scoppierà fra i due protagonisti.
“L’amante tedesco” mi aveva ispirato perché ho un debole per gli amori contrastati e proibiti, specialmente se riguardano il periodo della guerra e il sentimento che nasce tra due persone che dovrebbero essere nemiche. Devo ammettere che la storia mi ha ricordato molto il film “Suite francese”, infatti la trama è pressoché simile.
La protagonista del romanzo, Gemma, è una giovane donna da poco sposata con un uomo che non ama e, per giunta, è costretta a vivere con l’austera suocera che non manca di farla sentire una nullità.
A movimentare un po’ la trama ci sarà il bel tedesco Ian, soldato nemico dagli occhi di ghiaccio, allergico ai legami duraturi, soprattutto se con donne di quella razza che considera inferiore alla propria. Scopriamo parte di questi suoi pensieri attraverso una specie di diario sul quale annota, con frasi poetiche, i suoi incontri amorosi.
“Un rumore sommesso mi riscuote dalla lettura di quelle parole così belle, ma al contempo dal punto di vista razziale così atroci.
Lurido essere ripugnante! Prima ti approfitti di tutte le donne e poi tessi le lodi della tua stessa razza?”
Non mancheranno i battibecchi tra Ian e Gemma, i loro punti di vista così diversi e la passione che esploderà senza preavviso.
Sinceramente ho fatto fatica a capire come tra i due sia nato l’amore, mi è sembrato tutto molto veloce e più volte ho temuto di essermi persa dei passaggi o che alcune scene siano state eliminate. Un minuto prima si detestano e si rispondono a tono, l’altro si innamorano.
Personalmente avrei approfondito molto di più la nascita di questo sentimento, magari in questo modo avrei saputo anche immedesimarmi nei personaggi e avrei percepito la tensione e l’angst che dovrebbero essere presenti nelle storie d’amore proibito.
«Su, non la prendete così negativamente! Non ho nulla da ridire, ma mi sarei aspettato più senso dell’umorismo dai francesi...»
Quell’odioso modo di prendersi gioco delle loro vittime rende davvero abominevoli questi tedeschi! Qualcosa però mi blocca sapendo che ne va della nostra reputazione e della nostra sopravvivenza mondiale.
«Concordo con voi, ma non tutti i popoli hanno tante virtù come quelle della Germania.»
I personaggi sono stati un altro tasto dolente: come ho appena affermato, non sono riuscita a immedesimarmi appieno. Li ho trovati troppo contraddittori e alcune scene mi hanno fatto storcere il naso.
Non voglio fare spoiler, ma ce n’è una in particolare riguardante l’aggressione a Gemma che non ho sopportato. Credo che il modo in cui reagisce in seguito alla vicenda non sia umanamente possibile, nemmeno se sei una persona forte. Va bene la sospensione dell’incredulità, ma fino a un certo punto.
Altro dettaglio fondamentale in un romanzo storico d’amore è la storia, almeno secondo il mio modesto parere. Avrei amato leggere qualcosa in più sulla guerra e su come i personaggi del romanzo l’affrontano, non soltanto sulla storia d’amore. Mi viene da pensare che questo periodo storico sia stato usato soltanto come pretesto per raccontare di un amore proibito e niente più.
Lo stile dell’autrice non mi è dispiaciuto, molto semplice e ironico, peccato solo per gli errori grammaticali (“Gli occhi chiari di quella figura maschile mi inquietano timore” ... inquietano timore???). Spesso ci sono virgole messe nel posto sbagliato e, cosa che mi ha confusa, l’improvviso passaggio dal presente al passato senza alcun motivo. All’inizio ho pensato fosse stata una svista, ma proseguendo mi sono accorta che questo errore è stato ripetuto più volte, quindi consiglio di ricontrollare nuovamente l’intero romanzo. Di seguito alcuni esempi:
1. “L’ufficiale emise un breve fischio di apprezzamento. Forse, non aveva mai fatto il bagno in una vasca?
All’improvviso sento la sua ombra così vicina, tanto che se mi volto mi ritroverei sicuramente a pochi centimetri di distanza da lui”
2. “Lui si sorregge la bocca con un ghigno impertinente.
«Sarà proprio per questo che mi piacete di più...»
Poi me ne andai senza più voltarmi indietro.”

Insomma, la storia aveva del potenziale ma secondo me non è stato sfruttato bene! Se poi ci aggiungiamo gli errori, non posso promuovere questo romanzo. Ripeto che il mio parere non rispecchia quello di tutti, quindi non vi sconsiglio di leggere “L’amante tedesco”, vi ma non posso non far presente i vari punti deboli che il romanzo presenta.
Se vi sentite incuriosite, come lo ero stata io all’inizio, perché non provare? Magari così mi potrete dire cosa ne pensate e ci potremo confrontare.

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