Bentrovati! Avete mai sentito parlare della serie “Real” (interrotta in
Italia, ma ancora per poco), scritta da Katy Evans? Ecco, oggi vi parlo
del primo titolo di questa serie "Sei tu il mio per sempre", che nel 2015 la Fabbri Editori iniziò a
pubblicare per poi non darne più notizie.
A distanza di qualche anno, fortunatamente Newton Compton ha deciso di riprenderla e a breve pubblicherà l’attesissimo secondo volume e via via i seguenti. In attesa di poter leggere e poi parlarvi di “Mine” (che in Italia si chiamerà “Dove finisce il cielo”), eccovi le mie impressioni sulla storia di Remy aka Riptide e la sua fisioterapista, Brooke.
A distanza di qualche anno, fortunatamente Newton Compton ha deciso di riprenderla e a breve pubblicherà l’attesissimo secondo volume e via via i seguenti. In attesa di poter leggere e poi parlarvi di “Mine” (che in Italia si chiamerà “Dove finisce il cielo”), eccovi le mie impressioni sulla storia di Remy aka Riptide e la sua fisioterapista, Brooke.
SEI TU IL MIO PER SEMPRE
KATY EVANS
Data pubblicazione: 09/07/2015 Editore: Fabbri Editori Titolo Originale: Real Serie: serie Real (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Sport romance
Trama: Brooke ha reinventato se stessa dopo la tragedia che le ha cambiato la vita, e ora lavora come fisioterapista. Quando la sua migliore amica la trascina a un combattimento clandestino di pugilato, basta uno sguardo di Remington Tate l'enigmatico vincitore dell'incontro - a sconvolgere ogni sua certezza. Data la sua fama, quando Remington la invita nello spogliatoio Brooke pensa che si tratti solo di una notte di sesso. Invece il dolce viso di Brooke l'ha colpito con la stessa forza di un gancio che ti coglie alla sprovvista. Remy la vuole a ogni costo e, pur di averla accanto, la assume come fisioterapista. Brooke accetta subito, anche se non ha la minima idea di che cosa l'aspetta. Resistere alla bellezza e alla perfezione di quel corpo è impossibile. Resistere alla sensualità di quelle labbra e di quel sorriso sfrontato è totalmente inutile. Brooke non ha altra scelta che abbandonarsi a Remington, a quel piacere devastante che soltanto lui è capace di farle provare e all'amore incondizionato che pretende. Ma cosa succederà quando il lato oscuro di Remy prenderà il sopravvento?
Come viene detto già nella trama, Brooke è una giovane ex atleta che si è reinventata dopo un infortunio che le è costato la carriera agonistica. Ora è una fisioterapista preparata in cerca di un lavoro.
Remingoton è un pugile che dopo essere sceso dai ring ufficiali, è salito su quelli clandestini, underground. Ha la fama di essere praticamente imbattibile e la gente impazzisce per lui.
Si conoscono, o meglio i loro sguardi s’incrociano, durante un match a cui Brooke è stata trascinata come spettatrice dalla sua migliore amica, fan scatenata di Riptide.
Uno sguardo, un bacio fugace e rubato, poche parole in grado di rivoluzionare la vita di entrambi.
Tre parole che dicono molto più di un nome. Sono come una promessa, un marchio.
Lui, Remy, Riptide, è il protagonista indiscusso della storia, al di là del fatto che sia anche il protagonista maschile. Personalmente l’ho trovato adorabile, fantastico nonostante i difetti di caratterizzazione che ne banalizzano le peculiarità più importanti (ma di questo parlerò dopo).
Riptide è un uomo bellissimo, con una fisicità da far venire le vertigini a chiunque. Alto e muscoloso, il suo corpo esprime forza allo stato puro.
Brooke è la donna di cui s’invaghisce pressoché subito. È diversa dalle altre e seppur le nasconda un lato di se stesso, lei pare accettarlo.
Lettrici questo libro mi ha conquistata. Uno sport romance caratterizzato da un protagonista, Remy, che è fantastico e adorabile. Una narrazione abbastanza lineare e probabilmente scontata, ma che tra le pagine affronta la malattia e i retroscena della menzogna.
I protagonisti sono ben strutturati ma alcune loro peculiarità li ridicolizzano e non le ho apprezzate anche perché inverosimili; in particolare Brooke, simpatica e intelligente, spesso risulta più simile a una ninfomane. Perché? Ha la capacità di eccitarsi e capitolare a ogni sguardo di Riptide, anche solo stare nello stesso ambiente la manda in tilt e riduce il suo cervello “in pappa”. Una condizione che si verifica tanto in momenti normali, tanto nei momenti di criticità e anche quando Remy non è propriamente lucido. Spesso il suo atteggiamento ricorda le fan girl esagitate in piena tempesta ormonale per i propri idoli e risulta ridicola e stupidotta.
Ahimè il finale mi è sembrato un tantino affrettato e la rehab di una figura marginale di questa storia, che nella terzultima frazione del romanzo assume una notevole rilevanza, è un po’ ridicola. Nel senso… 30 giorni e ogni dipendenza passa senza nessuna conseguenza? 30 giorni e si torna a stare divinamente bene? Non mi risulta che sia così semplice guarire dalla tossicodipendenza. Quindi si, questo fattore non credo sia stato sviluppato in modo appropriato, anche perché passa un messaggio errato ai giovani che pensano che smettere con le droghe e l’alcol sia un gioco da ragazzi.
Mi è piaciuto però molto, difetti di narrazione a parte, il fatto che Remy sia in realtà il protagonista indiscusso. Un uomo, un atleta, un animale costretto in una prigione troppo piccola per contenere la sua personalità e la sua forza. È adorabile con i suoi atti di dolcezza estrema, tanto da far battere forte il cuore, ma è anche estremamente riservato e iperprotettivo, un po’ per carattere, un po’ per il suo essere un uomo non sereno, non semplice e sicuramente problematico.
Dinnanzi gli affetti veri è disposto a tutto e lo dimostra senza remore, anche con i suoi scatti d’ira che lo mandano fuori controllo. Insomma è una figura tanto forte fisicamente con quella montagna di muscoli di cui è rivestito, tant’è sensibile, fragile e coraggioso dal punto di vista emotivo.
Mi ha strappato qualsi il cuore la sua ricerca d’affetto senza secondi fini, affetti che lo accettassero senza secondi fini, un uomo… reale.
Ora, da qualche mese è stata annunciata la ripresa della pubblicazione di questa serie e finalmente pochi giorni fa da Newton è arrivata anche una data, 13 dicembre, perciò prestissimo potrò parlarvi anche del secondo volume, dove ritroveremo la fisioterapista e il Dio Greco del ring, Remington.
Remingoton è un pugile che dopo essere sceso dai ring ufficiali, è salito su quelli clandestini, underground. Ha la fama di essere praticamente imbattibile e la gente impazzisce per lui.
Si conoscono, o meglio i loro sguardi s’incrociano, durante un match a cui Brooke è stata trascinata come spettatrice dalla sua migliore amica, fan scatenata di Riptide.
Uno sguardo, un bacio fugace e rubato, poche parole in grado di rivoluzionare la vita di entrambi.
«Io sono Remington»
Lui, Remy, Riptide, è il protagonista indiscusso della storia, al di là del fatto che sia anche il protagonista maschile. Personalmente l’ho trovato adorabile, fantastico nonostante i difetti di caratterizzazione che ne banalizzano le peculiarità più importanti (ma di questo parlerò dopo).
Riptide è un uomo bellissimo, con una fisicità da far venire le vertigini a chiunque. Alto e muscoloso, il suo corpo esprime forza allo stato puro.
Brooke è la donna di cui s’invaghisce pressoché subito. È diversa dalle altre e seppur le nasconda un lato di se stesso, lei pare accettarlo.
Lettrici questo libro mi ha conquistata. Uno sport romance caratterizzato da un protagonista, Remy, che è fantastico e adorabile. Una narrazione abbastanza lineare e probabilmente scontata, ma che tra le pagine affronta la malattia e i retroscena della menzogna.
I protagonisti sono ben strutturati ma alcune loro peculiarità li ridicolizzano e non le ho apprezzate anche perché inverosimili; in particolare Brooke, simpatica e intelligente, spesso risulta più simile a una ninfomane. Perché? Ha la capacità di eccitarsi e capitolare a ogni sguardo di Riptide, anche solo stare nello stesso ambiente la manda in tilt e riduce il suo cervello “in pappa”. Una condizione che si verifica tanto in momenti normali, tanto nei momenti di criticità e anche quando Remy non è propriamente lucido. Spesso il suo atteggiamento ricorda le fan girl esagitate in piena tempesta ormonale per i propri idoli e risulta ridicola e stupidotta.
Non so se riuscirò ad abituarmici. Se un giorno smetterà di farmi questo effetto. Se riuscirò mai ad "ammettere" che, sì, quest'uomo mi fa perdere il controllo.La storia mi è però piaciuta perché coinvolgente fin dalle primissime pagine e proseguendo l’interesse cresce, culminando negli ultimi capitoli dove la narrazione diventa più incalzante e complessa.
Ahimè il finale mi è sembrato un tantino affrettato e la rehab di una figura marginale di questa storia, che nella terzultima frazione del romanzo assume una notevole rilevanza, è un po’ ridicola. Nel senso… 30 giorni e ogni dipendenza passa senza nessuna conseguenza? 30 giorni e si torna a stare divinamente bene? Non mi risulta che sia così semplice guarire dalla tossicodipendenza. Quindi si, questo fattore non credo sia stato sviluppato in modo appropriato, anche perché passa un messaggio errato ai giovani che pensano che smettere con le droghe e l’alcol sia un gioco da ragazzi.
Mi è piaciuto però molto, difetti di narrazione a parte, il fatto che Remy sia in realtà il protagonista indiscusso. Un uomo, un atleta, un animale costretto in una prigione troppo piccola per contenere la sua personalità e la sua forza. È adorabile con i suoi atti di dolcezza estrema, tanto da far battere forte il cuore, ma è anche estremamente riservato e iperprotettivo, un po’ per carattere, un po’ per il suo essere un uomo non sereno, non semplice e sicuramente problematico.
Dinnanzi gli affetti veri è disposto a tutto e lo dimostra senza remore, anche con i suoi scatti d’ira che lo mandano fuori controllo. Insomma è una figura tanto forte fisicamente con quella montagna di muscoli di cui è rivestito, tant’è sensibile, fragile e coraggioso dal punto di vista emotivo.
Mi ha strappato qualsi il cuore la sua ricerca d’affetto senza secondi fini, affetti che lo accettassero senza secondi fini, un uomo… reale.
Mi fissa e basta, un sorriso, un lampo negli occhi, poi improvvisamente mi tira a sé, affondando la testa nel mio collo. Mi accarezza i capelli e preme il corpo contro la mia schiena, sento la sua bocca schiudersi sulla mia nuca. Mi mordicchia la pelle, poi mi lecca.Quel che ho trovato profondamente emozionante è il modo dei due protagonisti di rapportarsi, di parlarsi chiaramente, che quasi inconsapevolmente usano i due: la musica, con particolare attenzione al testo di Iris, il successo del 1998 dei Goo Goo Dolls che è stata scritta per la colonna sonora del film City of Angels.
Ora, da qualche mese è stata annunciata la ripresa della pubblicazione di questa serie e finalmente pochi giorni fa da Newton è arrivata anche una data, 13 dicembre, perciò prestissimo potrò parlarvi anche del secondo volume, dove ritroveremo la fisioterapista e il Dio Greco del ring, Remington.
Mi sento come nella Bella e la bestia: vorrei chiudermi dentro con la mia bestia e farmi baciare fino a perdere i sensi. Remy è la meravigliosa creatura che mi tortura di desiderio.Sia chiaro comunque che questo primo volume è autoconclusivo perché non manca il lieto fine che questa coppia si merita e che il secondo, si evince dalla trama, rappresenterà l’evoluzione del loro rapporto.
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