ICEMAN (LADY D)

il
17 settembre 2018
Bentrovati lettori, è il momento di parlarvi di un libro dalla trama accattivante in cui si parla di sport, precisamente di automobilismo, ed eros. Io sono una grande appassionata di sport, seguo da tanti anni la Formula Uno, così mi sono incuriosita e mi sono buttata nella lettura. Mi avrà soddisfatta? Leggete la mia recensione su Iceman, il primo libro di LadyD, per scoprirlo.

ICEMAN
LADY D
Data pubblicazione: 07.09.2018
Editore: Self publishing
Serie: Racing Hearts trology (#1)
Finale: Cliffhanger
Genere: Sport erotic romance
Trama: La studentessa di microbiologia Jess Devereaux ha un piano: scrollarsi di dosso quello stalker del suo ex, emanciparsi dall'ossessivo controllo della famiglia e cosa ancora più importante per la sua immediata felicità, riuscire a sedurre il suo sexy istruttore di tiro nell'avventura selvaggia e senza impegni dei suoi sogni. Il proprietario del club di tiro Declan Cavanagh ha un piano: fare quanto necessario per ottenere la custodia del fratellino strappandolo così al patrigno manesco, anche se questo significa fare soldi facili nei sanguinosi incontri in gabbia che credeva di essersi lasciato alle spalle. Anche lui ha dei sogni che riguardano la dolce, intelligente, sarcastica Jess. Quando lei si troverà in pericolo, Declan decide che ciò di cui lei ha davvero bisogno è una guardia del corpo. Jess è determinata a mettere da parte ogni proposito di seduzione e a trattarlo da professionista qual è. Proprio il contrario di ciò che vuole Declan.
Prima di cominciare desidero fare una breve premessa: quello che esprimerò è un parere assolutamente SOGGETTIVO, si può essere d’accordo o meno con la mia opinione e poiché reputo la lettura di un libro una cosa personale, vi suggerisco di leggere le mie parole e poi di farvi una vostra idea sul romanzo. Ma questo discorso andrebbe fatto per ogni libro. Ora premessa doverosa fatta, tuffiamoci in Iceman.

Nina Williams ha origini italiane e qui apriamo la prima parentesi: Nina non ha mai conosciuto suo padre quindi in teoria potremmo scartare l’ipotesi che le origini italiche possano provenire dalla parte paterna, perciò concentriamoci sulla madre che possiede un ristorante vicino l’autodromo di Imola. Quando ci viene presentata, però, anche lei ha un nome straniero – Annie – e la stessa cosa vale per la nonna – Marie – e il marito della madre – Marcus. Ecco, personalmente non ho capito il motivo di sottolineare queste origini più volte durante il romanzo e poi appioppare ai personaggi dei nomi stranieri senza approfondire minimamente da dove arrivino se sono tanto importanti. Meglio spiegarle o non ribadirle così tanto, no? L'autrice avrebbe dovuto fare una scelta e questa a mio giudizio non è stata vincente.

Matias, invece, ha origini finlandesi e qui mi chiedo: da che parte? Quinn è un cognome irlandese, oggi diffuso in Inghilterra e soprattutto negli Stati Uniti, di finlandese non ha proprio niente. Della madre ci viene detto solo che si chiamava Meredith, e a parte due parole in finlandese e un breve viaggio nella casa dov’è nato(?) non ci sono più tracce. Ora è chiaro che l’autrice si sia spudoratamente ispirata a Kimi Räikkönen, campione finlandese di Formula Uno e vi elenco anche i motivi: Matias è biondo, occhi di ghiaccio, è soprannominato "Iceman" (soprannome anche di Kimi) perché viene dalla Finlandia, è un tipo riservato, parla poco e quando serve (a me non è sembrato, però sorvoliamo), non gli vanno a genio le interviste, in più l’autrice ha preso in prestito anche il secondo nome di Räikkönen – Matias appunto – e l’ha dato al suo protagonista. Per carità, ci sta tutto, però tutti questi elementi mi portano a pensare che sia più una fan fiction che un libro. A riguardo di ciò, incuriosita dalla cosa ho fatto qualche ricerca e sì, il romanzo in realtà è una fan fiction scritta qualche anno fa dalla stessa Lady D su un forum dedicato al campione.
Forse, se l'avessi saputo per tempo avrei letto sotto un'altra ottica e il mio giudizio sarebbe stato differente.
Tornando però allo sviluppo dei personaggi e della trama... Nina ci viene descritta come una donna forte che ha lasciato il suo Paese contro il volere della madre per inseguire il suo sogno di essere una pilota, e ci riesce anche, solo che a causa di un brutto incidente deciderà di non correre più e cominciare a fare la collaudatrice. A parte qualche frase da "stronza", non ho riscontrato questa grande donna di carattere, dato che prende a piangere e singhiozzare dopo ogni discussione e molte volte anche al posto degli altri. Essendo da tanti anni nel mondo delle corse, dovrebbe essere abituata ai media e dovrebbe essere capace di rapportarsi con gente importante, ma ogni volta che incontra qualcuno di famoso sembra una fangirl che sta per incontrare il suo cantante preferito! Mi è piaciuta solamente quando ha rifiutato Matias perché non voleva essere solo un’altra ragazza della sua collezione, per poi smentirmi la volta successiva cadendo tra le sue braccia come una pera cotta appena lui le si avvicina.

Matias dovrebbe essere uno stronzo dagli occhi di ghiaccio, con un carattere freddo, uno di quei protagonisti magnetici che ti ammaliano dopo le prime parole. Stronzo lo è davvero, per poi apparirmi solo un ragazzino fragile e in piena crisi, che cova dentro di sé rabbia per il tradimento dell'ex fidanzata; bisognoso d’affetto visto che il padre lo incolpa per la morte della madre, abbandonandolo qualche giorno dopo la sua nascita in orfanotrofio. Lo adotteranno gli zii e crescerà con loro. Anche qui non so cosa pensare della scelta dell’autrice, se proprio il padre si rifiutava di crescerlo, poteva lasciarlo benissimo subito agli zii invece di portarlo in orfanotrofio!
Per non contare che è un malato di sesso a livelli stratosferici! Lo assume come cura a tutti i suoi problemi. È andato a letto con tutte le segretarie dell’azienda in cui lavora, che oltretutto prima di lui andavano a letto con il padre, e all’inizio del romanzo si scopa la sua segretaria per avere informazioni sulla protagonista. Ha tutto un che di contorto... non so!!!
“Vedi Nina, Alexandra sa chi sei e che mi interessi. La scopo da un paio di anni, ultimamente l’ho fatto soprattutto per avere informazioni su di te”, continuo a ridacchiare. “Adesso capisci perché stamattina ti guardava in quel modo?”
“Oddio”, impreca allibita, portandosi una mano sulla fronte.
“Te lo dico francamente bambolina, mi sono scopato tutte quelle che lavorano qui”, confesso sfacciatamente.
Dopo che Matias e Nina hanno il primo rapporto sessuale, non fanno altro che fare sesso! Il libro va avanti a forza d'incontri intimi che si potrebbero facilmente eliminare ai fini della trama, in più la cosa che proprio non ho digerito sono le parole che usa l’autrice durante queste scene. Davvero di poco gusto.
“Sto per scoppiare”. Prendo la sua mano e la porto sull’erezione. “Voglio sfondarti.”
“Sfondarmi?” sussurra, accarezzandomi.
“Sfondarti”, ripeto, afferrandola dall’estremità dello gilet e baciandola ancora una volta.
Sfondare una porta, un muro o cosa? "Sfondare" idealmente una donna è grezzo e infelice.
O ancora:
“Dio, che meraviglia”, grugnisce, facendo sue le mie labbra con un bacio ardente. Mi svuota e mi riempie di nuovo. Lo ripete per un numero imprecisato di volte, sempre più forte, sempre più veloce.
La svuota e la riempie manco fosse una bottiglia. Ma seriamente? Non è un po' troppo degradante un trattamento così per una donna?

Ora per le serie cose assurde, vi propongo:
1. Tutti amano Nina Williams, le migliori scuderie alias Ferrari e McLaren la vogliono come collaudatrice, addirittura la Scuderia Ferrari le propone un contratto milionario per essere anche il loro terzo pilota. Ora, io non ricordo che la Ferrari abbia mai avuto una donna come terzo pilota, ma in tal caso nulla vieta all’autrice di ricorrere alla licenza poetica.
2. Matias da stronzo patentato, convinto di non volere nessuna relazione amorosa fino alla fine dei tempi, colui che si dice abbia un carattere freddo come i ghiacci della Finlandia, dopo essersi impegnato con Nina diventa uno psicopatico, geloso persino che qualcun altro respiri vicino alla sua donna. Da un estremo all'altro.
3. L’odore di zucchero filato delle mutandine invece? Mi ha alquanto sconvolta.
“Apri le gambe”, le ordino e lei lo fa immediatamente. Sorrido compiaciuto e con un gesto secco, gliele strappo via e le porto al naso, inspirandone il profumo. “Delizioso. Zucchero. Filato”, sospiro.
4. Gente tra i 25 e i 30 anni che gioca ancora a Obbligo o verità, seduti in cerchio e facendo girare una bottiglia.
5. L’assenza del manager durante eventi importanti (ad esempio alla firma dei contratti), insomma questo James è nominato un paio di volte inizialmente e poi puff… sparito!

Un ultimo consiglio è quello di non descrivere tutti ma proprio tutti gli outfit che indossano i personaggi, perché è veramente noioso!
Adesso la finisco perché non voglio stare ad analizzare passo passo il romanzo di LadyD, ma vorrei dire che mi dispiace scrivere questa recensione negativa perché capisco quanto tempo, fatica e sacrifici faccia un autore per scrivere un romanzo e ripeto che questo è il mio parere personale.
Iceman è il primo di una serie e spero che le mie critiche servano in qualche modo all’autrice per migliorare i prossimi volumi, perché si vede che l’autrice è un’appassionata di motori e se la cava bene con le informazioni tecniche ma penso dovrebbe migliorare l'aspetto narrativo. Insomma, l’idea di fondo è carina, l’ambientazione è okay, elementi buoni ce ne sono, ma l’insieme andava sviluppato in modo migliore e segnalato per tempo che il romanzo in realtà è una fan fiction.

Grazie per essere arrivati fino a qui e alla prossima!

[Copia arc ricevuta dall'autrice del romanzo]

Scrivi il primo commento!
Posta un commento