Una romantica estate nella casa dei ricordi (H. Pollard)

il
18 luglio 2018
Vi avevo detto che presto vi avrei parlato del terzo libro della serie Ricordi perduti ed eccomi qui a darvi la mia opinione sul romanzo conclusivo della storia di Emmy & Co.

Una romantica estate nella casa dei ricordi
HELEN POLLARD
Data pubblicazione: 12-07-2018 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Summer at the Little French Guesthouse Serie: serie Ricordi Perduti(#3) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary Romance
Trama: Un bel sole estivo, tanto relax, un buon bicchiere di vino e un fidanzato meraviglioso: che cosa si può volere di più? Emmy Jamieson ama la sua nuova vita tra le colline e i girasoli, coccolata dalla bellezza della campagna francese. La Cour des Roses, poi, la locanda costruita in pietra bianca, è una continua fonte di entusiasmo e vivacità, alimentata da Alain, il suo fidanzato dagli occhi color caramello, di cui Emmy è più innamorata che mai. Lei e Alain stanno per sposarsi e le cose non potrebbero andare meglio. Neanche l’uragano scatenato da sua madre in modalità wedding planner può scalfire il suo buonumore. E adesso che tutti i campanelli d’allarme provenienti dalle ex fidanzate di Alain si sono acquietati, Emmy si sente finalmente tranquilla. Del resto, il padrone della pensione e tutti gli ospiti si stanno assicurando che niente possa interferire con la sua felicità. Ma proprio quando il matrimonio è alle porte, un segreto del passato si prepara a sconvolgere tutti i piani. Le idilliache nozze francesi andranno come previsto o Emmy si ritroverà a fuggire di nuovo in Inghilterra con il cuore spezzato?
Il lunedì era giornata di spese al mercato di Pierre la Founteine, seguito da un caffè con Jonhathan. Il paesino era gremito di turisti estivi, una calca affollava la piazza e ci metteva un a vita e scegliere qualunque cosa, soffermandosi davanti ai banchetti, ma non potevo certo biasimarla perché se la prendeva comoda.
Ritorniamo in questo meraviglioso agriturismo della Loira che ha visto sbocciare l’amore tra la bella inglese Emmy, ormai francese d’adozione e Alain, il commercialista del villaggio, uomo meraviglioso, nonché grande amico di Rupert, il gestore de La Cour des Roses.
Alain era troppo impegnato a ridere per riuscire  a parlare. Non so perché. Essendo molto più alto di me era lui ad avere la peggio.
Ma in queste pagine ritroviamo Sophie, Ellie, Madame Dupont, Jonhathan, Ryan, Bob, Kate, insomma i vecchi amici che avranno anche loro qualche bella novità da condividere.
Ryan è uno spirito libero. Ha il suo stile di vita.
Lo scorrere lento della vita di paese non è mai sonnolento, né tantomeno banale e a rischiarare le giornate c’è sempre una bella risata, un bicchiere di buon vino, una bella compagnia che aiuta sempre ad affrontare ospiti vecchi e nuovi che arrivano o tornano alla locanda, ex mogli ancora inviperite e ogni sorta di novità non sempre piacevole.
Le ragazze la accontentarono, anche se i movimenti di Sophie furono resi rigidi e innaturali dal braccio premuto contro il fianco.
Emmy e Alain sono sempre più innamorati, lei è una donna molto comprensiva, piena di talento e voglia di impegnarsi per gli altri, il loro è un amore molto maturo e consapevole, conducendoli molto presto al desiderio di formare una famiglia.
Giunta a casa di Alain, gli mandai un messaggio per avvisarlo che ero da lui, poi mi sdraiai sull’erba nel giardino sul retro e sollevai le braccia per coprirmi gli occhi e proteggerli dallo sfavillio del sole.
Nei precedenti romanzi le famiglie d’origine erano figure marginali, stavolta invece sono protagoniste indiscusse, vista la necessità di preparare adeguatamente le nozze e non solo.
Lei si scontrerà con la madre, in piena modalità wedding planner; una donna dalle mille risorse, capace di prendere in mano situazioni al limite dell’impossibile. Il padre ama la sua bambina ormai cresciuta e cerca di calmare la moglie e infine il fratello, Nick, a cui tutto scivola addosso (o almeno così sembra).
Quando vidi che era mia madre, la mia pressione sanguigna cominciò a salire vertiginosamente. Sapeva benissimo che di sabato ne avevamo fin sopra ai capelli, sapeva che dovevamo occuparci della cena per gli ospiti e che aiutavo Rupert a cucinare. Per quale motivo avrei dovuto prendere in mano il telefono?
Ma la vera rivelazione è la famiglia di lui, con Sabine insieme ai piccoli Gabriel, Chloè e al marito Adrien a creare non pochi problemi…
Le scivolò una lacrima sulla guancia incipriata.
Insomma una trama ricchissima di colpi di scena in cui ho apprezzato la maturità di Emmy, la determinazione di Alain, la voglia comune di tutti di aiutare, senza sembrare invadenti di tutti.
È una serie che ho amato, è decisamente il genere di romanzo che preferisco, ma credo che della vita alla Cour des Roses sia stato detto tutto, anche se spero di leggere presto qualcos’altro di questa autrice, magari la storia di Nick e Kate, che dopo anni di semplice conoscenza potrebbero finalmente portare il loro rapporto al livello successivo.

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