[REVIEW PARTY] WRONG LOVE (PENELOPE DOUGLAS)

il
30 maggio 2018

Buongiorno appassionati di lettura, ma soprattutto di romance, questo è il mio primo review party e per l’occasione non potevo che scegliere un libro di una delle mie autrici preferite. 
Se siete curiose di scoprire quali emozioni mi ha suscitato stavolta la nostra Penelope Douglas, continuate a leggere.

WRONG LOVE
PENELOPE DOUGLAS
Data pubblicazione: 24/05/2018 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Misconduct Serie: Standalone Finale:  Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Un colloquio genitori-insegnanti cambierà la vita di un’ex giocatrice di tennis, alle prese con un passato difficile. L’ex campionessa di tennis Easton Bradbury sta facendo del suo meglio per essere una brava insegnante. Cerca di risvegliare l’interesse dei suoi studenti annoiati e così facendo prova a lasciarsi alle spalle il passato. Quello che l’ha spinta a voltare pagina non ha più importanza, ha deciso che deve andare avanti. Ma ora che l’incontro genitori-insegnanti è alle porte, comincia a sentirsi in ansia. E la situazione peggiora quando Tyler Marek entra in classe. È un uomo affascinante, con dei bellissimi occhi azzurri. E per Easton non è difficile capire come mai suo figlio abbia problemi a scuola. Tyler, infatti, sa gestire bene gli affari, ma avere a che fare con un adolescente è tutta un’altra storia… Specie se l’attrazione per la sua insegnante comincia a farsi disperatamente intensa. Qualcosa in lui colpisce Easton, che nell’uomo che le sta davanti nota un misto di vulnerabilità, passione ardente e orgoglio. Quel desiderio è un tabù, ma il bisogno di lui è una certezza. Anche se significasse riportare alla luce i segreti più nascosti.
Premesso il fatto che io provo un’adorazione folle per tutto quello che scrive Penelope Douglas, e premesso anche che solitamente leggo un libro in pochi giorni, direi che stavolta abbiamo raggiunto dei massimi livelli toccati raramente. Ladies and gentlemen, una manciata di ore e l’avevo finito!
La Douglas è così brava, il suo stile di scrittura è così coinvolgente da risucchiarti in un vortice da cui non puoi più uscire fino a quando non si arriva all’ultima pagina.
I personaggi e le loro storie mi hanno presa per mano e portata con loro a New Orleans, per ammirare i quartieri più famosi della città e la sua atmosfera particolare.
L’inizio è tranquillo, il ritmo potrebbe sembrare un po’ lento, ma la verità è che l’autrice ci introduce a piccoli passi dentro la storia aggiungendo il primo tassello: l’attrazione tra i protagonisti. Easton e l’uomo misterioso di cui non conosce il nome, cominciano a flirtare davanti ad un dipinto.
«Non voglio appiccare incendi», lo rassicurai, fissando il Degas con la flûte contro le mie labbra. «È che mi piace stare al centro di una stanza in fiamme».
Finii di bere lo champagne e mi girai per posare il bicchiere, ma l’uomo mi fermò.
«Per quanto tempo resterebbe?», mi domandò, gli occhi pensierosi quando mi prese il calice dalla mano per depositarlo sul tavolo. «Prima di cercare di scappare dall’incendio, intendo».
«Più di chiunque altro».
Mi guardò con aria perplessa.
«E lei?», chiesi. «Si unirebbe al caos nella corsa forsennata verso l’uscita?».
Si voltò verso il dipinto, sorridendo in modo compiaciuto. «No», rispose. «Sarei già fuori, naturalmente».
Socchiusi gli occhi, confusa.
Mi fece un largo sorriso e si chinò per sussurrare: «Ho appiccato io il fuoco, dopotutto»
Easton è un’ex tennista, è prossima alla laurea, è una ragazza molto intelligente ed arguta e non ha paura di dire quello che pensa. Quando per la prima volta incontra Tyler non sa chi sia e in un gioco di seduzione prova ad indovinare che lavoro faccia e perché si trovi a quel ballo in maschera del Mardi Gras.
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Easton ha descritto Tyler: lui è sexy, indossa dei vestiti costosi - quindi immagina che sia un avvocato – risponde alle sue battute pungenti senza problemi, in più le provoca delle sensazioni che la spingono verso il suo letto, l’unico luogo in cui vorrebbe trovarsi in quel momento.
Sei mesi dopo, è diventata un’insegnante di storia al suo primo incarico, e scopre che Tyler Marek è un aspirante senatore e il padre di uno dei suoi alunni, quindi è anche proibito.
Perché lui? Perché era stato lui a farsi strada dentro di me e perché glielo avevo permesso?
Ecco, qui si entra nel vivo della storia, perciò scordatevi di posare l’ereader o il libro perché vorrete continuare a leggere.
L’idea e i metodi d’insegnamento che adotta Easton sono una parte fondamentale del libro, non è una docente tradizionale, la sua giovane età e il suo approccio alternativo fatto di un uso centrale dei social e l’abbandono dei libri di testo, saranno argomento di discussione e di diffidenza da parte di Tyler, che dapprima si mostrerà contrario ad essi. Ma, non è proprio da Easton lasciar perdere, e porterà avanti le sue idee con convinzione e orgoglio.
Tyler Marek è un uomo che ha sempre contato sulle sue forze, ha dei chiari obiettivi da perseguire, vuole l’amore di suo figlio Christian, vuole diventare senatore e vuole Easton Bradbury, vuole tutto senza rinunciare a niente. Solo alla fine si fermerà a riflettere e capirà finalmente quali sono davvero le sue priorità.
A dire il vero, non era affatto da deboli aver bisogno degli altri, di amore e di un legame.
Sei forte solo se impari a stare in piedi da solo?
No.
In realtà, sei molto più felice se qualcuno ha bisogno di te e molto più forte se qualcuno ti ama.
Non fermatevi all’apparenza, mai. La Douglas è bravissima a farci credere delle cose per poi smontare le nostre convinzioni quando lo decide lei, proprio come ha fatto ne “Il mio sbaglio più grande”, che vi consiglio di recuperare se ancora non l’avete letto, conoscerete un altro lato della mente della Douglas.
L’autrice è molto brava a risolvere gli intrecci che ha creato, è bravissima a caratterizzare i personaggi, a descrivere la tensione sessuale tra i protagonisti – che hanno la necessità di tenere nascosta la loro relazione – per poi sfogare tutta la passione accumulata nelle scene di sesso bollenti, raccontate senza sembrare irreali o infinite.
Mi venne vicino e, con sguardo di fuoco, mi prese il mento con una mano. «Volevo vedere l’espressione sul tuo viso», sussurrò.
Gli sfiorai le labbra con le mie. «Li adoro».
«E fai bene», ribatté. «Le orchidee sono volubili. Proprio come te».
Lo respinsi e gli sbattei i fiori contro il petto mentre scoppiava a ridere.
La loro relazione è alla pari, non c’è una personalità che prevale sull’altra, Easton e Tyler non posso fare a meno di cercarsi e si appoggiano l’uno all’altra.
Come in tutti i suoi libri, Penelope Douglas, non si limita a raccontarci solo la storia d’amore, ma la condisce con numerosi argomenti, come l’ossessione ossessivo-compulsiva che Easton ha sviluppato a causa del suo passato, il rapporto con il fratello Jack, la carriera e le ambizioni di Tyler, e il suo rapporto complicato con il figlio (Christian è veramente un ragazzo maturo rispetto alla sua età, è giustamente schivo nei confronti del padre, ma l’unica cosa che ha sempre desiderato sono le attenzioni da parte del genitore).
Non era facile dire di no a qualcosa che volevi, ma mi era stato insegnato che mentre alcuni sbagli potevano essere rimediabili, altri non dovevano essere proprio fatti. Nei nostri cuori, sappiamo sempre cos’è giusto e cos’è sbagliato. Non è quello il problema.
Il problema è volere quello che è sbagliato per te e valutare se le conseguenze ne valgono la pena oppure no.
Penelope Douglas si dimostra capace di scrivere diversi generi, tutti con risultati eccellenti. Alla fine non avrei mai voluto lasciare andare questa storia, ma purtroppo tutte le cose, anche quelle belle, finiscono.
Spero che questa recensione vi abbia suscitato un pizzico di curiosità su questa lettura, e alla prossima.


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