KRANE: IL BENE PURO (ANDREW LEVINE)

il
3 aprile 2018

Buongiorno! Dopo la breve pausa pasquale apriamo il mese di aprile con la recensione di Krane: il bene puro di Andrew Levine. Il romanzo è uscito, per ora solo in digitale, lo scorso 9 marzo dopo una lunga attesa, ma credetemi che ne è valsa davvero la pena aspettare tanti mesi per questo secondo libro della duologia paranormal romance del giovane autore italiano. Un libro mozzafiato che ha il grande pregio di emozionare con sfumature diverse il lettore, districando i nodi con cui si era concluso il primo romanzo. Ma procediamo con ordine.

KRANE IL BENE PURO
ANDREW LEVINE
Data pubblicazione: 09/03/2018
Editore: Self publishing
Serie: duologia Krane (#2)
Finale: Conclusivo
Genere: Paranormal romance
Trama: Sappiamo entrambi che io sono il male; che, per quanto possiamo sperare e credere che dentro di me ci sia qualcosa di buono, sono una bomba a orologeria pronta a esplodere.
E lei non può essermi vicina quando succederà.
Il suo cuore non può essere mio quando accadrà.
E se anche il male puro riuscisse a trovare l’amore?
L’amore può farti compiere scelte avventate, irrazionali.
L’amore può farti ferire la persona che ami, anche quando cerchi di proteggerla.
Sebastian Krane l’ha salvata ancora una volta, ignorando i suoi desideri. Perderla l’avrebbe distrutto. Perderla in quel modo, non se lo sarebbe mai perdonato.
Ma la sua scelta avrà delle conseguenze gravi per Hailee, qualcosa che andrà oltre la sua volontà.
Mentre lei impara di nuovo a vivere le proprie emozioni, Sebastian sarà costretto a restarle vicino, custodendo un segreto che potrebbe allontanarlo definitivamente da lei.
Con Lucifero e l’Ordine sulle loro tracce, Sebastian viene messo di fronte a una scelta: dirle la verità e perderla per sempre o mentirle come ha sempre fatto e godere del suo amore.
Sono più umano di quanto potrò mai essere
“Krane, il male puro” si era chiuso con un colpo di scena di grande effetto, in cui l’Ordine che dava la ciaccia a Sebastian aveva catturato Hailee e Madeline, affinché Sebastian tirasse fuori la sua natura permettendo a Lucifero di sottrargli i poteri.
Baxter (l’altro fratello Krane) e Sebastian, creduti ormai morti dai membri dell’Ordine, sono riusciti a fuggire, salvando Hailee e Madeline da morte certa. Ogni azione, però, ha delle conseguenze e dopo quella fuga le ragazze e Baxter sono stati costretti a rifugiarsi in una delle dimore di Sebastian, su un’isola lontana, lontana da occhi indiscreti.  Un nascondiglio sicuro, mentre Sebastian è in cerca dell’Ordine per eliminarlo, anche se ben presto si renderà conto di quanto, quella sia una battaglia senza fine perché per quanti membri riuscirà a eliminare, altri ne saranno sempre assoldati per combatterlo.
Lei alza lo sguardo e incrocia il mio, come se fossi il suo compagno in quest'avventura, come se avesse trovato qualcosa a cui aggrapparsi e io, io me ne resto impalato, annegando in sentimenti che non sapevo di poter provare e che ora non posso fare a meno di sentire.
Hailee, nella tenuta dov’è nascosta, è sconvolta dalla condizione in cui si trova perché, oltre ad essere insofferente a quella prigionia forzata, da quando è rinata, è incapace di provare dolore e quando finalmente, trova la via per sentirsi viva e “normale”, è nuovamente scombussolata dall’arrivo di Sebastian per il quale inizia a sentire emozioni che erano morte con Dylan. È in lotta con se stessa riguardo ai sentimenti e la rinascita sembra aver creato una connessione telepatica con Sebastian.
E se Sebastian fosse il tentativo della vita di chiedermi scusa? Se fosse lui, la mia seconda possibilità, la coglierei? O la lascerei andare, continuando a sedermi al suo fianco, come se nulla fosse, per giocare sicuro?
Ciò che non sa è quello che lui le sta nascondendo, perché salvarla ha richiesto un sacrificio. Hailee è determinata a scoprire la verità sulla sua condizione e Sebastian sa che rivelargliela potrebbe cambiare il loro rapporto in modo definitivo. Può il male… amare?
Adesso so cosa si prova a respirare per un'altra persona. Adesso so cosa vuol dire svegliarsi con l'unico obiettivo di vivere per un'altra persona. Adesso so cosa si prova ad amare.
Krane è assolutamente uno di quei romanzi da leggere perché emoziona in modo totalizzante e diverso capitolo dopo capitolo. Non so spiegarvi bene questo tipo di sensazione, forse perché data la profondità degli argomenti, del binomio trattato (la lotta bene/male), è così personale che ogni lettore o lettrice la deve vivere a modo proprio.
Il protagonista in queste pagine affronterà il proprio passato, compirà scelte determinati non solo per se stesso, ma anche per chi lo circonda e realizzerà quanto in realtà ogni male infondo ha del bene. Almeno questo è quello che ho letto io tra le righe, perché, scusate se mi ripeto ma è importante, è un’esperienza molto personale, più del solito, e le letture del senso di certe parole subisce un’interpretazione differente a seconda del tipo di pensiero personale.
Camminiamo nella stanza baciandoci, amandoci, e, come due stelle che si scontrano nel cielo, lasciamo frammenti di noi ovunque nella stanza.
Krane scoprirà, in un duro confronto con il genitore le proprie origini e collegherà alcuni pezzi del puzzle del suo passato, imparerà a convivere e lottare il dolore della perdita e capirà il vero e profondo senso dell’amore. Perché l’amore è il bene superiore, non è il bene stesso ad esserlo.
L'amore è un frutto che cresce dentro di noi. E' qualcosa che matura nel tempo e non te ne accorgi perchè è schivo, misterioso e imprevedibile. Non puoi controllarlo. L'amore è e basta. Non hai bisogno di sapere nulla. Devi solo sentirlo, e se ciò che senti ti fa stare bene, allora non hai bisogno di altro. 
In questo s’inserisce anche la voce di Hailee che dovrà fare i conti non solo con i sentimenti che vive e ricorda, con i sensi di colpa verso Dylan, ma anche con l’imminente appuntamento con la Morte che è sempre più vicina. La malattia sta per completare il suo corso e credetemi che per capire davvero il suo legame con quello che una volta era Sconosciuto dovrete attendere le ultime pagine… non potete immaginare cosa accadrà e come… resterete senza fiato. Fidatevi.

Nelle ore in cui leggerete questo secondo libro della duologia su Sebastian Krane, proverete sentimenti unici e contrastanti: se siete un po’ simili a me, vi troverete ad inveire contro Hailee e la sua confusione, le sue sensazioni contrastanti e al contempo avrete voglia di aiutarla, essere un’amica per lei per supportarla nella sua battaglia con i sentimenti.
Con questa nuova lettura piangerete (tanto) e vi sentirete mozzare il fiato, avrete bisogno di pause che il vostro cuore non vorrà fare, mentre la vostra testa avrà bisogno metabolizzare le emozioni,  laddove il muscolo cardiaco (traditore e migliore amico!) vi spingerà a proseguire per vivere altre di quelle sensazioni così complete e totalizzanti.
Resto fermo anche dopo che lei scompare dalla mia vista e, per la prima volta nelle mie lunghe vite, penso di essere davvero rotto.
Questo libro è completo, non so come meglio spiegarvi il mio pensiero, scusate. I personaggi principali sono tali ma anche le figure al loro fianco, Madeline e Baxter, avranno un’importanza tale da non poter essere considerati minori. In queste pagine non c’è solo la storia di un amore potente e sovrannaturale, ma c’è anche un amore diverso e si tratta di quello tra i due fratelli Krane che dopo anni di lotta, sono finalmente uniti, indipendentemente dalla loro indole.

È un libro completo perché mentre Krane e Hailee, alternativamente esprimono i loro pensieri, in qualche modo è offerto al lettore un quadro sul binomio bene/male, la lotta tra le due forze e racchiude due potenti e fondamentali insegnamenti: le persone possono cambiare, possono diventare un bene e si può amare con la A maiuscola più di una volta nella vita anche se in modi uguali e diversi.
L’Amore esiste, non serve cercarlo, perché l’amore saprà trovare il proprio contrappunto, aldilà del tempo e dello spazio. Prima o poi l’amore arriverà, forse non come lo si immaginava e non nel momento che si aspettava, ma arriverà perché l’amore vero è paziente e vince tutto, su tutto.
Quando ciò in cui speriamo non accade, una piccola parte di noi muore. E questo è ciò che uccide di più il nostro animo.
Scrivere queste righe è stato difficile, come non accadeva da tempo… le versioni definitive di quest’emotivissima recensione sono state molteplici, ma mai nessuna riusciva a racchiudere tutto quello che volevo dire e sono sicura che rileggendo, potrei trovare ancora qualcosa da dirvi. Krane è una lettura particolare, che non si affronta a cuor leggero e perdonatemi se non sono stata in grado di esprimermi al meglio in questa recensione. 
La duologia di Krane, come ho detto qualche giorno fa all’autore, mi ha distrutta e salvata. Krane mi è entrato sottopelle e “conoscerlo”, “affrontarlo” ha richiesto una forza emotiva che pensavo di non avere in questo periodo della mia vita… eppure le parole di Andrew sono state in grado di fare da balsamo e linfa.
Sei arrivato come un uragano e hai messo tutto sottosopra e ora sei disposto ad andartene come se nulla fosse mai accaduto.



Scrivi il primo commento!
Posta un commento