[REVIEW PARTY] COME UN'ECLISSI (A. D'AMBROSIO)

il
16 marzo 2018

Buon venerdì! È in corso il review party di Come un’eclissi, il secondo libor della serie Uncrossed della simpaticissima Alessia D’Ambrosio che ho avuto il piacere di conoscere a Tempo di Libri la settimana scorsa. Con questo post vi offro il mio modesto parere su questa pubblicazione targata Les Flaneurs Edizioni. Il romanzo, disponibile dal 6 marzo, è il seguito di “Come rette parallele” (qui la recensione), che mi era piaciuto, ma complici un po’ le dinamiche tra i personaggi e un po’ il cliffhanger con cui si era chiuso, ero rimasta spiazzata e le aspettative iniziali non erano state del tutto soddisfatte. In Come un’eclissi, quella storia tra l’italiana Isabella e i suoi due grandi amori (gli inglesi Christopher e Matt), trova conclusione tra colpi di scena ed emozioni intense.  L’autrice in queste pagine ci riporta a Londra, offrendoci in prima battuta un prologo intenso dal pov di Christopher. Un inizio che già, grazie a quel cliffhanger, ci permette una full immersion totale nella storia.

COME UN'ECLISSI
ALESSIA D'AMBROSIO
Data pubblicazione: 06/03/2018
Editore: Les Flaneurs Editore
Serie: Serie Uncrossed (#2)
Finale: Autoconclusivo - Cliffhanger
Genere: Contemporary romance
Trama: "Ho incrociato le nostre rette parallele". È con quel pensiero rassicurante e la promessa di stare insieme per sempre che Christopher saluta Isabella in aeroporto e la guarda partire alla volta di Roma, senza rendersi conto che la felicità ha un prezzo e quello che dovrà pagare lui sarà molto alto. Matt è un uomo distrutto dal dolore per aver perso Ia donna che ama. Cerca in tutti i modi di andare avanti e lo fa rifugiandosi tra altre braccia, per non pensare, per non crollare. Isabella ha preso la sua decisone, sofferta ma necessaria. Ha deciso di affrontare i suoi demoni, chiudere con il passato e ricominciare da capo. Ma quando ritroverà quegli occhi davanti a sé, sarà costretta a rimettere in discussione tutte le sue scelte e ammettere che forse, solo forse, la vita è troppo imprevedibile per poterla pianificare a tavolino. Perché certe volte l’amore ha la stessa durata di un’eclissi: un brevissimo istante per riconoscersi e un lungo e doloroso addio prima di ritrovarsi di nuovo.
Quelli descritti in queste primissime pagine sono gli attimi e le ore che seguono la partenza di Isabella e la super scena con tanto di dichiarazione improvvisata da parte del giovane avvocato Palmer, che le ha rubato il cuore. Un prologo che, personalmente, mi ha fatto venir voglia di urlare contro Chris e la sua codardia.
Sento un pezzo di cuore allontanarsi per sempre quando alla fine separo il telefono dalla sua cover ed estraggo la SIM. Mi volto e resto immobile, a testa bassa, senza sapere cosa provare. Tristezza? Vergogna? Sconfitta? Addio piccola mia, perdonami se puoi.
Avevamo lasciato i tre personaggi principali di questa storia in una condizione non certo idilliaca e per certi versi ognuno di loro ha il cuore spaccato a metà. Matt è innamorato pazzo di Isa e sarebbe disposto a tutto pur di riaverla accanto, ma allo stesso tempo è a pezzi per il tradimento della ragazza e del migliore amico.
Tutto il dolore è raccolto in quel punto esatto, in qualche modo arginato. Poi, un giorno, troverò il coraggio di gettarlo e, con lui, svaniranno tutti i miei ricordi e questa immensa pena.
Christopher dal canto suo, dopo mille indecisioni e la bomba sganciata da Macy, ha finalmente scelto la sua strada, rincorrendo il suo grande amore e incrociando le loro rette. E infine Isabella, in partenza per Roma, con il cuore spaccato a metà per l’amore verso Matt e il senso di colpa nell’avergli spezzato il cuore e l’altra metà finalmente libero di amare Christopher.
Avevamo lasciato Christopher e Isabella, innamorati e felici, finalmente liberi di amarsi senza ostacoli, ma fin da subito, tra loro si insinueranno nuovi ostacoli pronti a rimetterli alla prova in modo ancora più duro, doloroso, cambiandoli profondamente, modificandone il percorso personale.
Ho incrociato le nostre rette parallele
Non ho intenzione di svelarvi granché sugli eventi che coinvolgono in questo secondo libro i protagonisti e i loro sentimenti, perché vi toglierei il piacere di emozionarvi in modo genuino e non voglio influenzare le vostre opinioni in modo sbilanciato verso l’uno o l’altro personaggio… ogni lettore/lettrice penso debba trovare il bene e il male di ogni protagonista in base alle proprie sensazioni. Quello che però posso assicurarvi è che questa seconda parte del triangolo Isa-Chris-Matt , è profondo e intenso più del primo, poiché ne esplora l’intimità dell’animo.

Siamo tre vittime di un destino crudele, non è colpa di nessuno
Isabella, qui, più che nel primo libro, compie un grande passo in avanti nella sua maturazione. Esplora se stessa, le sue emozioni, le paure e trovando il coraggio di amarsi prima di amare. La sua crescita è innegabile. Certo non è che scopriremo una versione di Isa come una santa, il suo cuore continua ad essere diviso a metà e non so come ho fatto a trattenermi dal non insultarla in malo modo leggendo della sua gelosia e la sua eterna indecisione. È immatura dal punto di vista sentimentale e non credo che qui sia migliorata più di tanto da quel punto di vista, almeno secondo il mio modo di vedere, però se si escludono l’indecisione e l’amore per i due uomini che la vogliono, in questi capitoli si assiste alla sua crescita, complici anche eventi poco piacevoli e nuove prospettive professionali.
Matt, il dolce e sfortunato Matt, che nel primo libro avevo quasi amato, qui mi ha deluso, dimostrando quel cliché forse sbagliato relativo alla poca forza emotiva dell’uomo medio. Un ragazzo che si dice follemente innamorato di una donna che lo ama a metà e che per lei fa e farebbe di tutto, al primo ostacolo crolla e cerca sollievo tra le braccia di un’ex che non spicca certo per simpatia. A tal proposito penso che di Carol, nei prossimi libri della serie Uncrossed ne sentiremo ancora parlare, perché la sua presenza nella vita di Matt non ritengo si limiti al passato o al presente di queste pagine… ritengo che la sua presenza si farà più marcata più avanti.
E poi c’è l’avvocato Christopher Palmer che è una presenza ingombrante e quasi fastidiosa per certi versi, che fa talmente arrabbiare per i suoi comportamenti da stimolare alla fine un certo senso di pena verso il personaggio. In questi capitoli, nonostante la rabbia, capiamo a fondo il suo dramma interiore e il suo essere combattuto nel fare le scelte giuste per non deludere nessuno… finendo però con il deludere tutti e in prima battuta anche se stesso. Un uomo che rinuncia a tutto e che con le sue parole, stringe il cuore di chi legge, concedendogli una sorta di perdono. Un’assoluzione per tutto lo schifo che lascia alle sue spalle con il suo modo di fare, un perdono quasi necessario per un uomo che per il bene altrui rinuncia alla sua felicità. È un bravo ragazzo Chris, nessuno dice di no, di lui è facile innamorarsi perché ha tutte le carte in regola, come Matt, ma è anche molto debole.

Ho scoperto che la felicità è un imbroglio. Nascosto nella felicità c'è sempre un compromesso, c'è sempre qualcosa che bisogna sacrificare. Più la cerchi, più ti senti incompleto. Chi dice di essere davvero felice, mente a se stesso.
Non mancano certo i personaggi secondari: Aaron e Macy, Carol, Percy che è come un fratello acquisito per Isabella, i sorprendenti genitori di Chris, Edoardo e Margherita. Tutti loro lasciano nel romanzo una traccia indelebile di se stessi, una “macchia” che si ripercuote positivamente e negativamente sul trio protagonista e alcuni di loro, sicuramente s’incontreranno anche in futuro, quando l’autrice ci racconterà meglio di Percy e infine, spero, Matt. Matt, si proprio lui, perché la sua storia non è finita.
Alessia d’Ambrosio ha una penna fluida, in grado però di creare intrecci inaspettati, come tanti piccoli cliffhanger destinati a risolversi pagina dopo pagina. Questo contemporary romance italiano non è solo una storia d’amore fine a se stessa, è un mix di colpi di scena che senza tregua inseguono i protagonisti dall’inizio alla fine, dando la sferzata finale anche nelle ultime righe, lasciando chi lo legge in un nuovo, travagliato limbo di incertezze. Ammetto che leggendo l’epilogo mi sono ritrova a pensare a una puntata della decima stagione di Grey’s Anatomy, complice anche il nome di uno dei protagonisti. Non voglio svelare quale, anche perché finirei con spoilerarvi la fine di Come un’eclissi, ma se poco poco avete la passione per il medical drama e leggerete questo libro, capirete a quale puntata mi riferisco.
Non sono più io quello che deve scegliere cosa fare.
Quindi se volete una storia intensa, ricca di emozioni reali, quasi tangibili, affidatevi alla penna di Alessia D’Ambrosio.
Il sole e la luna si stanno incontrando proprio in questo momento, creando pochi attimi di buio. Si danno appuntamento nel blu limpido di questa giornata per sfiorarsi solo un'istante e poi separarsi per incontrarsi di nuovo chissà quando.
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E per chi ancora non ha letto COME RETTE PARALLELE...
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