Tutta colpa del destino (R.L. Mathewson)

il
9 ottobre 2017
Buongiorno! Tra qualche giorno Newton Compton, finalmente, pubblicherà l’attesissimo 5° libro della serie Neighbors, ma nell’attesa ho deciso che oggi vi parlerò di Tutta colpa del destino, il quarto romanzo della fortunata serie firmata da R.L. Mathewson, disponibile dal 16 luglio scorso e per ora acquistabile nel solo formato digitale (come tutti gli altri, eccezion fatta per il primo).
Un libro che a livello strutturale è molto simile ai precedenti, ma nettamente differente sul genere: l’autrice ha in questo sviluppato una trama di genere storico, senza pretese di autenticità (come ha ammesso la stessa Mathewson nella premessa del romanzo).
Un romance storico che comunque si è reso necessario per conoscere gli avi della famiglia più mangiona e divertente d’America. Voglio tranquillizzare i detrattori del genere: non è uno storico pesante e difficile, tutt’altro! È narrato con una stilistica moderna e briosa che rendono la trama accattivante dal principio, quando ci sono presentati i protagonisti in diversi momenti della loro crescita, dall’infanzia all’adolescenza.

Tutta colpa del destino
R.L. Mathewson

+ 1/2
Data pubblicazione: 16/07/2017
Editore: Newton Compton Editore
Serie: Neighbors series #4
Finale: Autoconclusivo
Genere: Romance storico
Trama: Elizabeth sa cosa ci si aspetta da lei: la perfezione. È figlia di un conte, quindi è destinata a sposare qualcuno alla sua altezza, a dire e fare ciò che deve con il sorriso sulle labbra, anche se dentro si sente morire. Elizabeth però ha solo voglia di fuggire via e l’occasione per realizzare i suoi propositi è a portata di mano: il giorno del suo compleanno, entrerà in possesso dell’eredità che le ha lasciato la sua madrina e sarà finalmente libera. Nell’elaborare i suoi piani però Elizabeth non ha fatto i conti con Robert, sua nemesi fin dall’infanzia, che ricompare nella sua vita dopo quattordici anni apparentemente deciso a farla diventare matta e a rubarle il cuore. Robert la odiava. O almeno, avrebbe voluto odiarla con tutte le sue forze, ma è così difficile odiare qualcuno di cui non si può fare a meno. Ha provato a ignorarla, ha provato a concentrarsi su qualsiasi cosa non fosse lei, ma è stato tutto inutile. In qualche modo Elizabeth si è fatta strada nel suo cuore, e lui si è ritrovato a desiderare cose che non aveva mai creduto possibili, a sorridere e a ridere, perdendo man mano il controllo di sé…
Se avete già letto i primi libri della saga, sapete già quanto sono particolati questi Bradford sia nel carattere, che nell’aspetto…. E anche nell’appetito. Ecco, leggendo Tutta colpa del destino, conoscerete la giovane Elizabeth (figlia dell’aristocrazia inglese dell’800) e il suo arci nemico fin dalla prima infanzia, Robert (anch’egli di nobile rango). Mentre tutti si aspettano che Elizabeth trovi il marito che possa amministrare la sua dote, Robert è in procinto di partire per i Nuovo Mondo.
Dopo 14 anni dall’ultima volta che si sono resi la vita impossibile, un incontro casuale riunirà le loro strade, rinnovando quel reciproco odio che ha rovinato le loro vite.
Gli aveva rovinato la vita e avrebbe fatto bene a ricordarlo sempre, per quanto fosse bello stringerla fra le braccia.
Per quanto tentino di evitarsi, ormai adulti scopriranno di covare sentimenti forti e puri, che cambieranno il loro destino, ma che, visti i precedenti e lunghi anni d’odio (nei quali hanno attentato in parte volontariamente alla vita dell’altro), potrebbero far perdere quell’istintivo feeling scoperto in una sera d’estate.
Voleva ricordare il modo in cui la stringeva, in cui la guardava, in cui la guardava come se fosse la cosa più bella del mondo. Ormai quei ricordi d'infanzia non avevano più importanza. Aveva bisogno di ricordare l'uomo che l'aveva stretta forte e baciata teneramente nell'aranciera.

Elizabeth e Robert sono animi affini, hanno in comune non solo il carattere forte e gli ideali moderni della loro epoca; concetti che per la società del tempo non si potevano considerare degni di nota, accettabili, conformi alla tradizione e all’ideologia. Questi due protagonisti, invece, sotto le loro corazze di odio e spirito di autodifesa celano intelligenza, lungimiranza e gran cuore.
Come per gli altri libri, anche in questo, l’autrice ha sfruttato una narrazione in terza persona, con la pressochè continua alternanza dei pov.
Un libro storico che inizia e termina ai giorni nostri, in cui Bradford senior, racconta a Jason e Trevor (protagonisti maschili dei primi due libri) la storia degli avi della famiglia, i fondatori del loro clan e delle dolcissime, un po’ folli e rispettabilissime tradizioni famigliari (ad esempio, nel caso specifico, il dono del 5° anniversario di matrimonio).
Robert Bradford era disposto a separarsi dal cibo. O la fine del mondo era vicina oppure diceva sul serio quando parlava di un nuovo inizio.
Seppur non sia una fan sfegatata di questo genere, ho trovato qui un clima in linea con il mio spirito che ama il perfetto mix tra antico e moderno; un romanzo che si caratterizza per le diverse scene di dolcezza, talvolta anche emozionanti, e la spontaneità e l’arguzia dei protagonisti. 
Peculiarità che non solo hanno alleggerito il peso storico, ma l’hanno fatto quasi dimenticare grazie a quella particolare impronta di contemporaneità stilistica dell’autrice, che ha saputo narrare in modo approfondito e accorato il desiderio di rivalsa di giovani coraggiosi in un’epoca non semplice a livello di usi e costumi in ambito socio-famigliare.
Adorava toccarla e stringerla, e che fosse dannato se avesse veramente lasciato che quelle regole inventate da un gruppo di ipocriti comandassero la sua vita. Lei gli donava una tranquillità profonda, una pace interiore, lo faceva sorridere pure quando esagerava e lo tormentava. 
Un ragazzo e una ragazza, forti da soli, invincibili insieme, in grado di rispettare se stessi e il loro amore, per nulla intimiditi dal famoso parere sociale, rispetto alla loro situazione e ai loro trascorsi.





Il 15 ottobre arriverà “Qualcosa di grande”, quinto titolo di questa briosa serie e, ve lo dico sinceramente, non vedo l’ora di leggerlo! Di cosa parlerà? Ecco la trama:
Farsi quarant'anni di prigione o cambiare casa? Normalmente non bisognerebbe neppure pensarci su, ma le cose sono decisamente cambiate da quando è stata costretta a trasferirsi nell'appartamento di fronte a quello di Danny Bradford. Moltissime cose...
Voleva arrivare alla fine di una sola giornata senza che Danny Bradford facesse qualcosa per mettere alla prova il suo autocontrollo, ma con quel suo maledetto sorriso e la sua abitudine di farle desiderare di uccidere qualcuno, non c'era proprio speranza.
Lui amava la sua famiglia, ma certi giorni era davvero troppo. Ma andava tutto bene, perché la sua minuta vicina di casa gli forniva ore e ore di intrattenimento. Non di proposito, naturalmente, ma lo faceva sorridere, quindi che importanza aveva?


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