Bastardo fino in fondo (Penelope Ward - Vi Keeland)

il
5 agosto 2017
Buon pomeriggio! La prima recensione di questo weekend di agosto è dedicata a “Bastardo fino in fondo”, il contemporary romance, autoconclusivo,  di Penelope Ward e Vi Keeland. Il libro è uscito lo scorso 13 luglio 2017, per Newton Compton Editori cui va il merito di portare in Italia numerosi titoli d’oltreoceano, anche se…. Beh ne parlerò alla fine, ora vi racconto qualcosa su questo romance.
BASTARDO FINO IN FONDO
Penelope Ward - Vi Keeland
Data pubblicazione: 13/07/2017
Editore: Newton Compton Editori
Titolo Originale: Cocky Bastard
Serie: Cocky Bastard Series (#1)
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Trama: Un australiano sexy e arrogante di nome Chance. Era davvero l’ultima persona in cui mi aspettavo di imbattermi nel mio viaggio attraverso il Paese. Quando la mia macchina si è rotta, abbiamo fatto un accordo: niente programmi, saremmo andati avanti per miglia e miglia passando notti sfrenate in motel sconosciuti senza limiti e senza una meta precisa. E così quello che doveva essere un normale viaggio si è trasformato nell’avventura della vita. Ed è stato tutto davvero incredibile finché le cose non sono diventate serie. Lo desideravo, ma Chance non si esponeva. Pensavo che mi volesse anche lui, invece qualcosa sembrava trattenerlo. Non avevo intenzione di perdere la testa per quel bastardo arrogante, soprattutto da quando avevo saputo che le nostre strade stavano per dividersi. D’altra parte si dice che tutte le cose belle prima o poi finiscono, o no? Forse è così, o forse ero io che non volevo vedere la fine della nostra storia...

Aubrey sta per iniziare la sua vita in California, quando in una stazione di servizio per una sosta lungo la strada, s’imbatte nel bellissimo Chance Bateman, sexyissimo ragazzo di chiare origini australiane. L’attrazione tra i due è chiaramente molto forte, così come lo è il carattere irruento di entrambi, fattore di continue punzecchiature e discussioni.
Nel momento in cui ognuno sta per prendere la propria strada, il destino fa la sua mossa e li unisce per necessità reciproca; così che un viaggio in solitaria verso un nuovo inizio o uno standby temporaneo, si trasforma in un’avventura on the road verso la soleggiata California. Ovviamente è palese l’affinità tra la stronza apparente e il bastardo arrogante, elemento che li porterà a far scintille durante tutto il viaggio.

Sette giorni per conoscersi, odiarsi, attrarsi, innamorarsi, fare follie come adottare una capra malata e cieca (forse) e fermarsi a Las Vegas, lasciarsi andare e scoprire nell’altro la metà mancante della mela…. E alla fine lasciarsi, in modo brutale e per sempre (forse!). Si beh, è un romanzo rosa e l’amore trionfa… ma il bello è come già perché se la separazione tra Aubrey e Chance è stata dolorosa, leggendo il libro avrete modo di scoprire la forza del bel Chance , il suo passato e la sua forza, perseveranza, per riconquistare la donna che tempo prima ha incontrato in autogrill e poi ha lasciato in un hotel di Las Vegas, dopo una settimana di odio/amore , con il cuore a pezzi. Chance farà di tutto per rimettere insieme i pezzi del cuore ricucito ma mai del tutto guarito della dolce avvocata conosciuta due anni prima in autostrada.
La storia tra A. e C. non è narrata in un pov alternato in modo "macroscopico", in cui la prima parte e l’epilogo sono espressi con la voce di Aubrey, mentre tutta la seconda è esposta dalla voce narrante di Chance. Il tutto ovviamente tra ricordi e salti temporali vari.
Le autrici hanno creato a una storia intensa, immaginando un personaggio femminile in apparenza rigido, estremamente sensibile e dolce ed un protagonista maschile scanzonato, dolce e sexyissimo! Un uomo vero, quello che infondo vorremmo un po’ tutte: serio e simpatico, esuberante e riservato quanto basta, spudorato ma dolce, coraggioso e protettivo… un uomo pronto a lottare per la famiglia e per riconquistare amore e fiducia della donna per cui ha perso la testa. Chance, appunto. Un nome che è anche una possibilità, quella che chiede ad Aubrey dopo la sparizione.
<<[…] Notai il pupazzetto sul cruscotto. […] Non sapevo cosa significasse, ma volevo che fosse un segno per dimostrarmi che non dovevo lasciarti andare.[…]>>
In tutta la parte in cui la voce narrante è quella del bell’australiano con gli occhi del colore numero tredici (capirete durante la lettura questa descrizione), scopriamo sinteticamente il suo atteggiamento iniziale verso Aubrey e la sua vita tra la sua fuga e il suo ritorno. Un percorso fatto per proteggere la sua famiglia e una scelta compiuta per il bene della donna che gli ha cambiato la vita nella piazzola di un autogrill. Chance ci racconta poi tutto il suo corteggiamento a oltranza fatto di stalking, colazioni misteriosamente offerte, fiori, ristrutturazione del giardino, cura silenziosa della simpatica Costoletta (ormai diventata Pixi) e dei suoi strambi svenimenti. Una corte lunga, difficile e, per chi legge, veramente divertente vista l’interazione tra i protagonisti e il modo di Chance di affrontare la situazione un giorno dopo l'altro. Il suo linguaggio è diretto, poco filtrato e ricco di sottintesi sessuali piccanti.
<<All’inizio ho pensato che fossi altezzosa, poi mi sono reso conto che era solo un meccanismo di protezione. Eri stata ferita e non volevi che nessuno si avvicinasse a te. A volte, quelli che si difendono con un grande scudo sono quelli che devono proteggere un grande cuore. Mia nonna mi diceva sempre che per scoprire la grandezza del cuore di una persona, bisogna badare a come tratta gli animali o a chi non può dare niente in cambio. Per qualche motivo, hai deciso di fidarti di un ragazzo qualunque, dandomi la possibilità di capire che hai un cuore enorme. Sei bellissima dentro e fuori. Hai trasformato ciò che era iniziato come un viaggio triste nell’avventura di una vita. Non immagini cosa significhi per me il tempo trascorso assieme a te. Se non altro, ricordati che meriti di essere felice.>>
Bastardo fino in fondo si lascia leggere facilmente anche per il modo in cui è scritto: fresco e divertente, mai spinto all’eccesso (le scene hot sono cariche di passione e amore, ma sono davvero pochissime visto l’obiettivo del romanzo). Chance è un personaggio che si ama anche per la sua ossessione a utilizzare riferimenti sessuali per mettere in imbarazzo e confondere Aubrey, così riservata e pudica rispetto alla sessualità. Geniale è stata la scelta delle autrici di enfatizzare l’emozione della protagonista quando lui la pronuncia il suo nome nella sua cadenza marcatamente australiana. Usando l’escamotage di scrivere il suono sexy che fa vibrare Aubrey, e trasmessa anche la vibrazione nella lettrice.
Costoletta, la capra, è un personaggio inumano che si rivela fin da subito l’anello di congiunzione, l’ago della bilancia, nel rapporto tra i protagonisti, diventando lei stessa una figura di spicco.
Mi prese un colpo quando vidi un volto schiacciato contro la vetrata. Non era un volto qualunque.
<<Che cazzo!>>, urlai.
La mia voce doveva averla spaventata, perché cadde per terra.
Costoletta. Santo cielo, Costoletta! Dalla finestra vidi la capretta svenuta.
Questo è un romanzo che evocando spensieratezza, è adatto per essere letto in tutte le situazioni emotive in cui ci si ritrova a leggere; fa tanto ridere che aiuta un po’ anche chi, semmai, è in una fase di down emotivo.
Il libro inoltre insegna come anche gli incontri fortuiti capitino e possano rivelarsi fondamentali nella vita, che ci si può legare a qualcuno anche in un breve periodo, perché il cuore riconosce molto prima della ragione il proprio simile, la propria metà mancante. Anche i modi bizzarri di incontrarsi sono degni di rispetto, nel momento in cui si realizza il proprio contrappunto. Chance insegna la lotta per conquistare l’amore vero …. E che non è sempre vero che quello che succede a Las Vegas, resta a Las Vegas…. Almeno per alcuni.
Visto il buon risultato (traduzione a parte) del connubio tra le due autrici, mi auguro che presto NC ci porti anche gli altri libri della serie Cocky Bastard.
La paura ci sarà sempre. Avrò sempre paura di perderti per quanto ti amo.
Chiudo rimarcando una critica che mi sono trovata più volte a fare a NC: serve cura nelle traduzioni. Non sto parlando solo di punteggiatura, ripetizioni e refusi vari, ma di forma! Strafalcioni che nemmeno una traduzione approssimativa eseguita con Google Translate avrebbe causato. Ad esempio in quest’ultima lettura targata Newton, i macro errori hanno rappresentato l’uso del verbo “Uscire” in forma transitiva: “Esci le palle” non è solo scorretto, ma anche un tantino scurrile, cacofonico e decisamente troppo dialettale; oppure il verbo “notare” al tempo passato remoto ma inserito in una frase posta al tempo futuro. Terribile è stato poi leggere la frase “Me l’avevo inventato”! Stiamo scherzando?! Serve attenzione, cara Newton Compton.

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