PER GIOCO O PER AMORE (R.L. Mathewson)

il
18 marzo 2017
"Per gioco o per amore" (anche se come sempre, preferisco i titoli originali, perché più calzanti rispetto alle trasposizioni in italiano), é il secondo libro autoconclusivo della serie Neighbors, di R.L. Mathewson, di cui oggi parlo.
PER GIOCO O PER AMORE

R.L. MATHEWSON

Data pubblicazione: 02/03/2017
Editore: Newton Compton Editori
Titolo Originale: Perfection
Serie: # 2 Neighbors series
Finale: Autoconclusivo 
Genere: Contemporary Romance
Trama: Zoe è abituata a badare a se stessa e da tempo ha accettato l’idea che la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo. Così quando perde il lavoro e la sua vita inizia ad andare a rotoli, non si aspetta che le cose migliorino. E di certo non si aspetta che a venirle in aiuto sia proprio quell’idiota del suo vicino. Ma non ha più nulla da perdere, così, quando lui le offre un accordo che apparentemente porterà vantaggi a entrambi senza danneggiare nessuno, Zoe decide di fidarsi di lui e incrocia le dita. Anche se ormai dovrebbe aver imparato che dietro ogni opportunità può nascondersi uno scherzo del destino. Trevor Bradford ama le cose semplici; per essere felice gli bastano una vita tranquilla, del buon cibo e la donna perfetta. Di quest’ultima, in particolare, ha un’idea molto precisa: sa esattamente come deve essere. E sa anche che non assomiglia affatto alla sua sciatta vicina. Così, quando scopre con orrore che sta pensando un po’ troppo a quella insipida ragazza della porta accanto, decide che il modo migliore per togliersela dalla testa è viversela fino in fondo. Continuerà a frequentarla, ma solo finché non troverà la perfezione.

Se devo trovare un aggettivo per questo romanzo, punto tutto su "divertente", perché ho riso davvero tanto! Il romanzo si concentra sulla strana coppia formata da Zoe, un'esperta contabile, solitaria, tendenzialmente sfigata, e da Trevor Bradford. Alto, muscoloso, bellissimo, ossessionato dal cibo, con qualche complesso d'inferiorità (mal celato).
Il cognome del muscoloso protagonista non é certo nuovo a chi ha letto il primo libro della serie ("Un gioco da adulti" di cui, prima o poi, posterò la recensione che si é persa da qualche parte sull'hard disk); Trevor, infatti, altri non e che il cugino di Jason, protagonista del sopra citato volume!
Il rapporto tra il bel Bradford e Zoe è travagliato, ma, abbastanza rapidamente e per una serie sfighe di Zoe e necessita di Trevor, i due si troveranno a condividere tutto e ad essere indispensabili l'uno per l'altra.
Nonostante sia una grande fan della narrazione a 2 voci in prima persona, che permette un'immedesimazione rapida, l'autrice di "Per gioco o per amore", ha utilizzato il pov alternato in 3 persona, riuscendo ad ottenere il medesimo risultato. È stato davvero impossibile staccarsi dal libro già dalla fine del secondo capitolo. Ho quindi subito intrapreso il viaggio introspettivo nei personaggi, attraverso i loro dialoghi più intimi e le loro riflessioni.
La storyline e molto simile a quella del primo volume, ma nel complesso mi é apparsa sviluppata meglio rispetto a "Un gioco da adulti", nonostante qualche assurdità, su cui si passa tranquillamente sopra perché il libro è uno spasso. Inoltre non sono d'intralcio alla lettura che scorre veloce. I protagonisti, però, non sono stati convincenti quanto Jason e Hayley, nonostante li abbia apprezzati (e alla fine quasi amati) e pur rispecchiandomi molto in Zoe e nella necessità di Trevor di trovare il suo posto nel mondo.
Mai e poi mai avrebbe pensato che quest'uomo avesse un lato giocoso. Sembrava sempre così serio, come se avesse tutto il peso del mondo sulle spalle. Era piacevole vederlo sorridere a proposito di qualcosa che non fosse il cibo.
Chi non ha mai sognato di poter essere baciata dalla fortuna, trovandosi come vicino di casa un super figo, alto e muscoloso? E se il suddetto vicino fosse molto più che l'uomo stupido e dispettoso che ci rende la vita un inferno? Bene Zoe queste fortune le ha avute. Tant’é che ad un certo punto ho commentato tra me e me "oh finalmente una gioia tra tanti #mainagioia". E Trevor? Beh lui é un Bradford e come tutti gli uomini della famiglia, é un favoloso spettacolo per gli occhi ed é ossessionato dal cibo. Dietro quell'aria di sufficienza però, il bel macho nasconde il cuore di un tenerone e il desiderio di una famiglia con la donna perfetta secondo i suoi canoni estetici. Come spesso accade anche nella realtà, però i progetti che si fanno senza valutare possibili imprevisti, saltano perché la perfezione ideale é generalmente molto diversa dalla perfezione di cui s’innamoriamo... e così é accaduto anche per Trevor.
Improvvisamente si rese conto con grande turbamento che gli piaceva guardarla, parlarle e anche solo stare con lei.
L'autrice, in questo più che nel primo titolo della serie, ha messo in luce il binomio cibo-estetica, evidenziando da una parte la folle, costosa, ossessione per qualsiasi forma di viveri, mentre dall'altra l'insana dieta autogestita perpetrata da Zoe, attanagliata dal senso d’inadeguatezza risultante dal sovrappeso e da canoni estetici sempre più degeneranti.
Chi legge questo libro se da un lato sorride e si diverte per le scene comiche, dall'altro riflette sui danni da disturbi alimentari indotti dal bisogno di accettazione nella società contemporanea sempre più stereotipata. L'argomento é sviluppato in più riprese attraverso il dialogare dei protagonisti e i loro flussi di pensiero.

Il romanzo, è uno di quei contemporary romance che merita di essere letto, soprattutto se si è in cerca di risate, di una storia d’amore che va oltre le apparenze e dell’unione famigliare del clan Bradford. Sicuramente proprio su quest’ultimo fattore forse l’autrice avrebbe dovuto fare un approfondimento, soprattutto per quanto riguarda il lato comico del libro riguardante la fame perenne del clan Bradford e il loro divieto di avvicinamento a fast food e ristoranti. Come sempre più spesso accade, ci sono numerosi difetti imputabili alla casa editrice che pubblica, senza prestare attenzione alla correzione dei refusi. Queste “sviste” da un’azienda come Newton Compton non è molto onorevole.
Lei era la parte migliore della sua giornata, e per quanto questo lo spaventasse non poteva ignorarlo. 
Il libro è assolutamente indipendente dal precedente, ma consiglio la lettura anche di “Un gioco da adulti” per aver meglio chiara l’idea di chi è il pluricitato Jason, il cugino con cui Trevor è segretamente in competizione e che al contempo stima e ammira profondamente.
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