[REVIEW PARTY] DELICATO È L'EQUILIBRIO (A. CHIMERA)

il
15 novembre 2019
Buondì amici e amiche di POPH, quella di stamane è una recensione legata a un genere a cui mi dedico molto di rado, ma questa volta non ho saputo resistere e ho dovuto leggere il nuovo romanzo di Alice Chimera.
La curiosità era troppa e quando Alice mi ha proposto il review party non ho saputo dirle di no.
“Delicato è l’equilibrio” è un paranormal romance che dovete proprio acquistare e a cui dovete prestare qualche ora del vostro tempo.
Seguitemi che vi spiego come mai dico questo.

DELICATO È L'EQUILIBRIO
ALICE CHIMERA
Data pubblicazione: 21.10.2019 Editore: La Ponga Edizioni Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: paranormal romance
Trama: L'Equilibrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesi le cui regole sono scritte nell'essenza stessa delle cose. Ma l'Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo. Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino. Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto. Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino.
Relativamente alla trama non voglio dir troppo perché questo libro è da scoprire, ma è giusto dire che i legami sono le fondamenta della storia, così come lo sono gli intrecci.
È la storia di Laura e Nina – due lucubranti, la prima apprendista, la seconda la sua guida – e di Maurizio e Diego – due guardiani.
È la storia in cui niente è come sembra. Tutta la realtà è frutto dell’ Equilibrio, una forza che mantiene l’ordine cosmico. Se lo squilibrio divenisse eccessivo si potrebbe generare il caos. A mantenere l’equilibrio ci sono i lucubranti e se la stabilità si fa precaria ecco allora che entrano in azione i guardiani.
Ma cos’è l’equilibrio? Beh è un po’ tutto, bene e male, vita e morte. Senza una parte non può esistere l’altra. È questione di bilanciamento, equilibrio appunto.
Questo libro è bello davvero per tanti motivi e il primo sta nel delicato mondo creato da Alice. È affascinante, misterioso ed educativo. No, non scherzo! Alice insegna, attraverso le sue parole, i suoi personaggi, che nulla accade mai per caso. Tutto si rifà a lui, l’equilibrio.
L’ambientazione poi è una rarità nel mondo letterario contemporaneo e non dite di no, perché Pisa non è una meta scelta di frequente dagli autori.
Attraverso la scrittura di Alice Chimera, la città toscana è una vera e propria scoperta di fascino, bellezza e mistero.
Quella che descrive, racconta, è una Pisa che va oltre la Torre pendente, che va oltre il turismo più comune, e Alice l’ha sfruttata e valorizzata al meglio, intessendo su di essa realtà e finzione, storia e mito e leggende.
Tutti combattiamo una guerra segreta con il destino e, sebbene gli altri ci vedano calmi o disperati, non sapranno mai davvero quello che dentro ci muove o ci stritola l’anima.
È una lettura accattivante, ve lo sto dicendo in tutte le salse, lo so, ma non so come altro fare per parlare di questa pubblicazione.
Lasciate che spenda qualche parola sui personaggi, quattro figure che l’autrice ha caratterizzato benissimo sia dal punto descrittivo che dell’interazione.
Da un lato due eroine, dall’altro Diego che farà penare Laura e Maurizio che con la sua coerenza vi farà, se non accettare, almeno comprendere le sue altrimenti discutibili scelte.
Questo romanzo è delicato – come lo è l’equilibrio – e potente.
Lo stile dell’autrice è pulito e diretto; un linguaggio fine ma non pesante.
La Chimera ha saputo, in questi anni in cui ha lavorato alla stesura e all’editing, scrivere una storia empatica di e con le donne – protagoniste indiscusse con le loro emozioni, con la loro forza, ma anche con la loro debolezza.
È un romanzo di speranza e angoscia.
È un romanzo con una sostanza comunicativa ben più forte del testo stesso.
Noi siamo il peso che controbilancia coloro che vivono nella completa quotidianità. Noi rendiamo equa l’esistenza delle persone normali se non ci fossimo si romperebbe la stabilità dell’universo.
Ho letto Alice la prima volta con questo libro e sono felice di non essermi persa la lettura perché ho scoperto una di quelle autrici che davvero scrivono per passione e lo fanno con cognizione di causa.
Ha un talento per le parole e in questo libro lo dimostra, senza ma e senza se.
È un’autrice che scrive e studia, che scopre ed elabora, e la ricerca dei luoghi in queste pagine, nonché la coniazione del termine “lucubrante”, ne sono palese dimostrazione.
Terminando questo libro sono stata investita tra le altre, da una certezza: Pisa. Una città che dovrò sicuramente visitare. Quella stessa Pisa, che in un modo diverso e contorto mi riporta altrove, come fosse tutto scritto e non ancora letto, ma questa è una storia che non ha niente a che vedere con il libro di Alice. Un romanzo che comunque, quando riuscirò a visitare la città mi porterò dietro, per andare a visitare i luoghi che sono tra queste pagine citati.
“Delicato è l’equilibrio” ha affrontato, come racconta l’autrice nei ringraziamenti - e sì dovete leggerli, i ringraziamenti non sono quasi semplici elenchi, ma frammenti di vita dell’autore, perciò importanti, al pari delle dediche e delle note –, strade impervie prima di arrivare a noi lettori, ma penso che nonostante questo, il risultato sia lodevole e l’autrice ha saputo dimostrare il proprio talento anche nelle avversità.
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]




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