DIMMI CHE TI RICORDERAI DI ME (K. MCGARRY)

il
7 agosto 2018
Bentornati lettori, oggi vi propongo la recensione di Dimmi che ti ricorderai di me romanzo autoconclusivo di Katie McGarry, autrice molto apprezzata in America per i suoi libri Young Adult. Leggete sotto, per scoprire cosa ne penso.

DIMMI CHE TI RICORDERAI DI ME
KATIE McGARRY
Data pubblicazione: 31.05.2018
Editore: Harper Collins Italia
Titolo Originale: Say You'll Remember me
Serie: Standalone
Genere: Young Adult
Trama: Quando Hendrix è finito in carcere per un crimine che non ha commesso, per un po' ha pensato che la sua vita fosse arrivata al capolinea. Poi è stato inserito in un ambizioso programma di riabilitazione, fiore all'occhiello del governatore del Kentucky, e si è reso conto subito che quella era la sua unica possibilità di rimettersi in riga. Ora, finalmente libero, ha tutte le intenzioni di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per costruirsi una vita. Ellison, invece, ha un'esistenza privilegiata: essere figlia del governatore le apre tutte le porte, anche se a volte le aspettative paterne e le pressioni a cui è sottoposta sono dure da mandar giù. A lei piacerebbe seguire le proprie inclinazioni e andare avanti per la propria strada, ovunque porti. Elle e Drix vivono realtà completamente diverse, eppure, quando le loro strade si incrociano, è subito chiaro a entrambi che tra loro c'è qualcosa di molto speciale. Ma è altrettanto evidente che ci sono anche parecchi problemi, perché Drix non è il tipo di ragazzo che il governatore ha in mente per la figlia, ed Elle non è il genere di ragazza che potrebbe capire la vita incasinata di Drix. Certo, l'amore potrebbe infrangere qualunque barriera... se solo avessero il coraggio di lottare contro una società che non vuole vederli insieme.
Mi sono approcciata a questo libro con delle aspettative piuttosto alte, perché quando ne ho scoperto la trama, ho voluto necessariamente leggerlo. Pensavo appartenesse al genere New Adult, invece mi sono ritrovata tra le mani uno Young Adult, e da un po’ di tempo a questa parte il mio rapporto con i romanzi che trattano di adolescenti non è dei migliori. Anche se avrei dovuto aspettarmelo, dato che l’autrice di cui stiamo parlando è famosissima per i suoi romanzi che trattano di adolescenti. Hendrix ci viene presentato come un cattivo ragazzo: è stato in riformatorio per rapina a mano armata dopo aver fatto uso di droghe.
Elle è la figlia del Governatore del Kentucky, ricca, bellissima, con una vita privilegiata e, per questo, potrebbe sembrare la solita snob perfettina. In realtà, non è affatto così: Drix non è criminale, è stato accusato ingiustamente ed ha accettato un patteggiamento frettoloso per un crimine che non ha commesso solamente perché – viste le prove a suo carico – non voleva essere processato come un maggiorenne e finire in prigione. Elle, invece, non è assolutamente snob né tantomeno perfetta: i suoi genitori vorrebbero che lo fosse, cercano in tutti i modi di plasmarla a loro piacimento tarpandole le ali. Così, dapprima cerca di accontentarli, sforzandosi di essere quella che vogliono gli altri, non solo per fargli un piacere ma perché vuole troppo bene ai suoi genitori.

Non mi sono concessi errori. Il gioco si chiama Perfezione, e se credi sia facile ti sbagli di brutto.

Elle e Drix s’incontrano al luna park mentre lei – aggirando per una volta gli ordini dei suoi genitori – sta facendo qualcosa che la rende felice, senza essere costantemente sorvegliata. È chiaro che tra loro due scatti subito qualcosa, un colpo di fulmine immediato, ma alla fine della serata pensano che non si rivedranno mai più.

È bellissima. Probabilmente la più bella ragazza che mi abbia mai rivolto la parola. Quando mi ha sorriso è stato come se il sole mi riscaldasse, e io fossi il suo unico pianeta. La invidio perché sembra sapere dove sta andando, la direzione della sua vita. Non sono mai stato così invidioso di qualcuno.

Incredibilmente, invece, si incontrano di nuova alla conferenza stampa di “Seconda Chance” un progetto attuato dal padre di Elle, il Governatore Monroe, in lizza per diventare Senatore. Il programma in questione si propone di mettere fine alla linea scuola-prigione e di aiutare, tramite programmi educativi e adatti ai loro bisogni, i giovani che hanno commesso degli errori e che si trovano a rischio, concedendogli appunto una seconda chance per rimetterli sulla retta via. Drix è il testimonial del programma e ai due ragazzi viene imposto di mantenere le distanze per non mettere a rischio il progetto e la corsa alle elezioni del Governatore.

La vita non è una corsa in piano e senza ostacoli. È un’arrampicata sulla montagna più alta a mani nude, e una volta arrivati in cima si scopre che non è la fine. È solo l’inizio, e la discesa fino alla montagna successiva è lunga e difficile.

Nonostante la società non li voglia insieme, Drix ed Elle passano del tempo insieme di nascosto e si avvicinano sempre di più fino alla nascita di una bella amicizia; tuttavia, essere amici non basta a nessuno dei due e, quando Drix deciderà di mettere da parte le sue paure e le sue convinzioni riguardo il non essere il ragazzo adatto ad Elle, finalmente quell’amicizia e quell’attrazione che provano l’uno per l’altra si trasformerà in un amore dolcissimo.

Mi sento bruciare come se stessi afferrando una fiamma, e una splendida scossa mi percorre come un terremoto. Ma questo terremoto è il migliore sballo d’adrenalina che abbia mai provato. Drix mi ha toccato, e io sto volando.

All’inizio mi sono buttata nella lettura godendomi le vicende che si susseguivano, dopo neanche cento pagine è sopraggiunta la noia, tanto che ho fatto fatica a continuare, ma proprio tanta.
Era come se fossi uno spettatore esterno che guarda un film senza lasciarsi coinvolgere dalla storia e dalle emozioni. Non sono riuscita ad entrare totalmente dentro la storia, anche se devo ammettere che le ultime cento, centocinquanta pagine sono state più scorrevoli e avvincenti, ritrovandomi così a tifare per i protagonisti e urlando di soddisfazione quando Elle ha preso in mano la situazione e ha costretto il padre a fare la cosa giusta.

Drix ha ragione, sono in trappola. Sono un burattino, e non solo non avevo idea che mi stessero muovendo sul palco contro la mia volontà, ho anche scoperto che la sensazione di sentirmi stritolare i polmoni è dovuta ai fili che mi strangolano.

Nonostante la mia opinione non proprio entusiasta mi sento di consigliare questo libro perché l’autrice non tratta solo l’amore nascente tra i protagonisti, ma mette insieme un sacco di argomenti con cui la società odierna ha a che fare ogni giorno: i problemi che si trovano ad affrontare i giovani, le possibilità negate a chiunque commetta un errore e il peso degli errori che durano tutta una vita, il terrore psicologico come quello che subisce Elle da parte dei suoi genitori e a cui trova la forza di ribellarsi smettendo di essere un burattino nelle loro mano, ma anche la determinazione di Drix a ripartire dagli sbagli per creare un futuro migliore.
Dimmi che ti ricorderai di me è uno Young Adult ma alla fin fine i ragazzi si rivelano più adulti e maturi rispetto ai ‘veri’ adulti.
Vi saluto e alla prossima!

Scrivi il primo commento!
Posta un commento