HOUSE OF PAIN (N. ROR)

il
5 marzo 2021

 
Ciao Pieces! Oggi vi parlerò di “House of pain” di Naike Ror, secondo volume della serie “American’s Creed in love”.
In questo secondo capitolo della serie conosciamo Emery e Hanna, due cari amici dei protagonisti già incontrati in “House of love”. Se vi state chiedendo se questo secondo libro è autoconclusivo vi dico subito di sì ma vi consiglio anche assolutamente di leggere il primo, poiché entrambi hanno personaggi che si legano, ma anche perché sono bellissimi.


HOUSE OF PAIN
NAIKE ROR
Data pubblicazione: 25.01.2021 Editore: Self Publishing Serie: American’s Creed in love (#2) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Mi chiamo Emery Scott e sono il Presidente degli American’s Creed, la più antica confraternita studentesca di Yale. Frequento il dottorato in legge, amo le feste selvagge, il football e i dolci al cioccolato. Ho due amici che considero fratelli: Cruz Sanders, che tutti credono sia un cinico manipolatore, e Tyson Rogers, reputato il professore più stravagante dell’università. Anche su di me la gente ha un’opinione precisa: crede che io sia il tipico ragazzo ricco, viziato, che ama le avventure di una notte.Nessuno, però, ha idea di quanto in realtà io mi senta solo. Terribilmente solo. Se solo Hanna Foster, la ragazza che mi piace, potesse capirmi… anche lei appare per quello che non è, ne sono sicuro. Peccato solo che lei mi consideri un maniaco, e ogni volta che tento un approccio, fugge via come se avesse incontrato il diavolo in persona. Non ho proprio una possibilità con Hanna, me ne rendo conto, ma come posso spiegare al mio cuore che deve smetterla di palpitare ogni volta che incrocio i suoi occhi?
Inizialmente pensavo che questa storia riguardasse l’esuberanteprofessore Tyson che con le sue strane vestaglie e i suoi modi appariscenti mi aveva estremamente colpito. Invece Emery non lo ricordavo, probabilmente perché è un tipo più alla mano e meno leader.
Fatto sta che mi sono dovuta ricredere. Emery è un ragazzo che aveva molto da raccontare e da dare e questa storia ci fa crescere con lui, conoscendolo e comprendendolo a fondo.In particolar modo aveva bisogno di trovare la sua metà, il suo punto fermo perché ancora era smarrito.
Presidente in carica della più rinomata confraternita di Yale, Emery organizza feste e si intrattiene facilmente con le ragazze ma questo non lo rende felice.Non è il solito bastardo insensibile anzi, solo chenessuna ragazza ancora è riuscita a capirlo davvero oppure è lui che ancora non si è capito. Solamente durante i week-end a Groton con i suoi amici riesce a trovare un momento per estraniarsi e rilassarsi. Infatti da quando il suo amico Cruz e la sua ragazza Essiesi sono trasferiti,il fine settimana lo passano tutti insieme nella loro grande villa, invitando gli amici più intimi, e lui lì riesce a sentirsi sé stesso. Durante quei giorni passa il tempo a cucinare e a osservare una ragazza in particolare: Hanna. Ma lei ha un passato così difficile, una personalità così unica che è troppo concentrata sui libri e sulla sua vita per notarlo, o almeno è quello che lui pensa.
Lei voleva essere normale, io volevo che fosse normale vivere ogni momento come se fosse il più speciale di tutti.

Due protagonisti complessi, fragili e incompresi.
«Io non sono gli altri, tu non sei le altre. Se hai una paura devi solo raccontarmela: non riderò di te, al contrario ne rideremo sempre insieme, cancelleremo tante cose insieme, se lo vorrai. Rispetterò sempre i tuoi tempi perché anche io avrò i miei e sono certo che tu farai lo stesso. Nessuno dei due è perfetto, ma chi se ne frega, Hanna. Dobbiamo essere perfetti per stare insieme e non per gli altri.»

La storia di Hanna è molto toccante e solo un tipo come Emery poteva capirla. Dopo aver sofferto tutta la vita, finalmente ha trovato una sua dimensione, uno scopo per andare avanti e nel quale ripone tutto il suo futuro. Non ha altri interessi se non prendersi cura di suo figlio cercando di organizzarsi per renderlo felice. Tutti itraguardi e i successi sono solo ed esclusivamente per lui. La sua felicità è riposta nella sua.
Hanna non vuole essere aiutata da nessuno e nemmeno che si provi pena per la sua storia, ma io leggendola ho provato solo tanta tenerezza.
Mi ero sentita amata per quello che ero e lui mi aveva mostrato quello che provava, e improvvisamente quell’incastro che non era riuscito a trovare una sua forma fino ad allora aveva trovato l’incavo giusto.

Naike Ror racconta sempre storie intense e questa volta è riuscita a trovare l’incastro perfetto tra due personaggi estremamente complicati dal punto di vista emotivo, fin dall’infanzia portanoun peso importante sul loro cuoree il loro modo di esprimersi sempre introverso e autodistruttivo non è certo di aiuto.
Mentre nel libro precedente (autoconclusivo come questo) c’erano sfide, segreti e passione, qui siamo su un piano completamente diverso; qui c’è una ricerca di sé, c’è sofferenza e complicità .
«Non smetterò mia di ringraziarti per quello che hai fatto.»
«E io non smetterò mai di ascoltarti.»

Questo libro è dolce e attento ai sentimenti dei protagonistiche affrontano l’amore graziea unadelicatezza unicadella complicità.
Se avete bisogno di una storia da sogno, di speranza e amore, “House of Pain”è proprio quello che state cercando.

Scrivi il primo commento!
Posta un commento