IL GATTO DEL BIANCO NATALE (F. MCNICOLL)

il
21 dicembre 2020

Salve lettori! Oggi, in linea con il periodo natalizio vi parlerò di un romance a tema ed edito da Newton Compton: “Il gatto del bianco Natale” di Florence McNicoll.
Se siete amanti del Natale e dei gatti questo è il libro che fa per voi.
A me è piaciuto, ma con qualche riserva. Seguitemi per saperne di più.

IL GATTO DEL BIANCO NATALE
FLORENCE MCNICOLL
Data pubblicazione: 26.11.2020 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: The Nine Lives of Christmas Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Il libro perfetto per regalarsi un momento di tenerezza. Il Natale è arrivato anche nel rifugio per cani e gatti in cui Laura lavora, ma lei è troppo impegnata nella ricerca di una casa per Felicia, una splendida e altezzosa micina dal cuore d’oro. Il ragazzo di Laura, Rob, non riesce a capire perché lei passi così tanto tempo al rifugio, ma per lei gli animali non sono solo una professione: sono la sua vita. Più passa il tempo e più Laura sente di aver bisogno di un partner che sia sulla sua stessa lunghezza d’onda. Quando nove persone si presentano al rifugio, tutte alla ricerca di un cucciolo che possa portare un po’ d’amore nelle loro vite, una sola fa colpo su Laura. È Aron, un affascinante sconosciuto che si innamora a prima vista di Felicia. Nonostante il carattere diffidente della gattina, infatti, lui sembra essere riuscito a guadagnarsi la sua fiducia. Laura ancora non lo sa, ma il cuore di Felicia non è l’unico che Aron potrebbe aver conquistato…Un dolcissimo cucciolo cerca una casa per Natale… ma soprattutto un cuore pieno d’amore
Laura lavora a Londra come volontaria alla Battersea Cats and Dogs, un gattile/canile per animali abbandonati o lasciati in loco perché i padroni non potevano più occuparsene. Laura ha scelto di cambiare la sua carriera lavorativa per dedicarsi completamente ai gatti della Battersea. Applicando le sue doti professionali e il suo amore per questi animali, la ragazza ha preso moltissimo a cuore la causa del trovare ai gatti più sfortunati del gattile, una nuova casa e un padrone, che li curi e li ami come meritino. Tra i tanti gatti c’è però Felicia, una gatta alla quale la ragazza è più affezionata e per questo si è presa l’impegno di trovarle una famiglia entro Natale. Ciò non sarà facile ma nemmeno impossibile e, con lei, anche tanti altri gatti saranno adottati nel breve intervallo che porta al Natale. Non solo i gatti ma anche le persone, che li accoglieranno nelle loro vite, avranno una seconda possibilità per riprendere in mano la propria vita.  
Il romanzo, il cui titolo originale è “The Nine Lives of Christmas”, è un buon prodotto e solo leggendolo ho capito perché l’autrice avesse scelto quel titolo. Infatti, sono protagonisti sì Laura la protagonista umana e Felicia la gatta cui fa riferimento il titolo italiano, ma, in realtà, i protagonisti sono molti di più tra gatti e umani.  Il titolo Newton non è nemmeno sbagliato alla fine, ma ammetto che l'ho trovato poco coerente, perché a mio parere, l’autrice aveva un intento ben preciso: valorizzare l’associazione della Battersea mettendo in gioco molti attori, umani e felini. A riprova di ciò, nella lettura è ben evidente che Laura sia il tramite di tante altre storie (oltre la sua) che si susseguono e intrecciano nel testo. Altri otto gatti, oltre Felicia, troveranno una famiglia che li amerà entro Natale e con loro scopriremo le storie di altrettanti uomini e donne.
La narrazione in terza persona è perciò adatta allo scopo: Laura è l’agente principale cui, man mano, si affiancheranno almeno altri otto personaggi che, come lei, hanno bisogno di una svolta. Sono storie diverse, di adulti e ragazzi che, decidendo di adottare un gatto, proveranno a trovare quella felicità che mancava o si era smarrita.
Mentre si addormentava, nella sua mente visualizzò i vari gatti che aveva aiutato a trovare una nuova casa nell’ultimo mese. Alcuni li ricordava meglio di altri, perché le persone avevano condiviso con lei le loro storie a cuore aperto. Rivide Carlos e Skittle; Lucie e Bumpkin; Wanda e Teddy; Mark e Amber; Alison e Brandy; Jack e Pie; Casey e Notch; Rufus, Alan e Gatta Natale; Enid e Felicia. E Aaron.
Nove gatti, nove vite condivise. Nove giorni di Natale. Nove nuovi inizi.

L’autrice è stata bravissima e il romanzo diventa quasi corale. La Nicholls tra l’altro, e non a caso, ha deciso esplicitamente di mettere in luce la realtà della Battersea perché l’associazione a base volontaria esiste realmente e, per darle credito e allo stesso tempo aiutarla, ha plasmato il romanzo su di essa. Reputo ciò geniale perché soprattutto rispettoso del lavoro dei volontari, ha dato loro quel valore che spesso non viene sottolineato. Ottima iniziativa.
Il romanzo è ben strutturato da ogni punto di vista per cui, anche se lo stile non sempre mi ha entusiasmato, mi è piaciuto. È stato bello esplorare le vite di tanti personaggi oltre quella di Laura. Tutti hanno personalità e vicende personali ben descritte, sono caratterizzati al loro meglio puntando sui dettagli che ne arricchiscono la loro introspezione. Non sono storie banali, nessuna loro situazione personale è buttata al caso, anzi è studiata per evidenziare un particolare momento delle loro vite. I gatti li completano, sono il loro migliore antidoto a quelle avversità di cui sono vittime in questo momento; è un “do ut des” tra uomo e animale, una terapia reciproca.
I gatti mi hanno fatto impazzire di gioia perché, riuscendo ad avere un posto d’onore nel cuore dei loro padroni, sono riusciti ad averlo anche nel mio.
La lettura del libro la consiglio più che volentieri. Sul voto ho un dubbio amletico: a mio parere, se mi basassi solo sullo stile, dovrei assegnargli un tre e mezzo ma, poiché il messaggio che l’autrice ha voluto esprimere è molto più importante di tutto il resto, posso arrotondarlo a quattro. L’intento più che nobile è andato a buon fine per questo credo debba essere ricompensato.

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
 
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