PAURA DI CADERE (S.L. JENNINGS)

il
28 ottobre 2020

Bentrovati lettori! Non so se vi è capitato di leggere sui social l’estratto pubblicato dalla Hope Edizioni – che ringrazio per la copia arc ricevuta – durante la presentazione di questo libro. Posso dirvi che è tratto dall’incipit del romanzo e che è decisamente un biglietto da visita duro, schietto, diretto, che fa capire immediatamente che quella che vi apprestate a leggere è una storia forte. Questo, unito alla dicitura “ispirato a eventi reali” mi ha messa subito sull’attenti e ha scatenato la voglia di saperne di più.

PAURA DI CADERE
S.L. JENNINGS
Data pubblicazione: 05.10.2020 Editore: Hope Edizioni Titolo Originale: Fear of Falling Serie: Fearless series (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Non riesco neanche a ricordare l’ultima volta in cui mi sono sentita al sicuro. La sicurezza mi è sempre sembrata un lusso, un qualcosa di riservato soltanto a coloro che erano stati abbastanza fortunati da avere avuto un’infanzia perfetta. Da che ho memoria, la mia compagna è stata la paura: una paura costante e paralizzante. È tutta la vita che cerco di sfuggirle, eppure, da quando l’ho incontrato, non sento più il desiderio di scappare. Blaine mi spaventa a morte e, allo stesso tempo, fa vibrare ogni fibra del mio essere. E non è a causa dei suoi tatuaggi o dei suoi piercing, oppure di quello che provo quando lui mi è vicino. Il fatto è che questo ragazzo, bello da morire, minaccia di stravolgere ventitré anni di abitudini, facendomi venir voglia di affrontare ciò che più mi terrorizza. Mi chiamo Kami e ho sempre paura, da sempre. Ora, però, la cosa che più mi spaventa è proprio quella che più desidero. ***Ispirato a eventi reali***
Questa è la storia di una donna che ha lottato contro il mondo, contro le persone che l’hanno ferita e contro i suoi demoni. Ma è anche la storia di alcune persone che le hanno fatto capire che non importa quanto un cielo sia grigio, visto che, prima o poi, tornerà a splendere il sole.
Kami non ha avuto certo una vita facile. Come espresso nella trama, l’unica costante, l’unica compagna di viaggio, è stata la paura. Stranamente affidabile, presente, una garanzia.
Non c’è che dire però, la nostra Kami è brava a nasconderla – apparentemente capace di tenerla al laccio, di saperla gestire – ma il modo in cui lo fa vi sembrerà difficile da digerire, da comprendere. Lo sarà finché non sviscererete ogni pagina e non percepirete la sua sofferenza, così radicata da pensare che niente e nessuno sarà in grado di estirparla.
Avevo recitato il ruolo della ragazza normale, equilibrata e giovane per tanti anni e ci ero riuscita per la maggior parte delle volte. C’erano stati dei pianti, c’erano stati degli intoppi, ma ero sopravvissuta.

Blaine è l’uomo più determinato, dolce e paziente che si possa trovare… del bad boy ha solo l’aspetto, e che aspetto! Ha un animo sensibile e attento, nonché coraggio da vendere.
Il secondo segnale erano stati gli occhi. Sembravano sondarmi nel profondo e mi rendevano impossibile distogliere lo sguardo. Erano occhi che avevano visto dolore e pena. Occhi velati che provavano ad allontanare la sofferenza. Avrei dovuto lasciarla in pace. Avrei dovuto lasciare che CJ la infastidisse così tanto da far sì che se ne andasse, irritata, senza guardarsi indietro. Questo era ciò che avrei dovuto fare, ma non ero mai stato bravo a fare la cosa più ovvia.

Il loro primo incontro è incandescente, Kami fiuta fin da subito che Blaine non è un uomo qualunque.
Non potevo rischiare di sbagliare, non potevo attirare un’attenzione eccessiva su di me. E un ragazzo come Blaine poteva essere pericoloso per me e per il mio già delicato equilibrio.

Ho dovuto prendermi del tempo prima di mettermi a scrivere questa recensione e ho dovuto fare diverse pause durante la lettura per metabolizzare il tutto, per cercare di razionalizzare quello che leggevo e il modo in cui ve ne avrei parlato.
Perché certo, quella di Kami è una storia forte, che mette i brividi e scatena rabbia e frustrazione; allo stesso tempo è una storia che parla di speranza, che trasmette la necessità di lavorare sodo per superare i propri limiti. È la conferma che dopo la pioggia – per quanto interminabile possa sembrare – alla fine spunta il sole.
Qualcosa però nello stile narrativo utilizzato, non mi ha convinta fino in fondo e, data l’importanza degli argomenti trattati nel testo, volevo essere sicura di non esprimere un giudizio affrettato.
Sicuramente l’autrice ha dimostrato fegato a parlare di argomenti tanto spinosi e a farlo in modo dettagliato. Mi complimento con lei per aver costruito bene gli archi temporali, avendo inserito flashback al punto giusto e per non aver lesinato dettagli “scomodi”. Credo che ognuno di quei passaggi sia stato fondamentale nello scatenare l’empatia del lettore, eppure ritengo che in molti altri punti si sarebbe dovuto “snellire” un po’ i pensieri di Kami. Sono molte le ripetizioni che in diverse occasioni risultano prolisse. Ammetto sinceramente che mi sono rifiutata di saltare alcune pagine solo perché sapevo che avrei dovuto scrivere una recensione e non mi sarei mai permessa di scrivere apertamente senza aver letto ogni singola parola.
Capisco che è un modo per presentare un quadro completo, ma la condizione e gli stati d’animo di Kami sarebbero stati chiarissimi anche senza tali ripetizioni, proprio grazie a quelle scene dettagliate, a quel dolore che si rinnova in ogni ricordo, che sembra rinnovarsi e peggiorare a ogni passo.
Avrei voluto poter amare un giorno. Avrei voluto poter provare la felicità pura di sentire qualcuno pronunciare quelle due semplici parole guardandomi negli occhi. Avrei voluto consegnargli il mio cuore spezzato perché potesse ripararlo e renderlo nuovo. Ma non potevo. Il mio passato, le mie sofferenze, me mo impedivano. La paura mi aveva reclamato prima che l’amore ne avesse la possibilità.

La Jennings è sicuramente un’autrice che non si nasconde dietro a un dito, che non fa scomparire i problemi da un momento all’altro. Ho apprezzato moltissimo come ha fatto crescere Kami e il prezzo che i personaggi hanno pagato era necessario per rendere la storia credibile e genuina.
La ringrazio per il pov alternato e la presenza di Angel, Dom e CJ, indispensabili per ristabilire il giusto equilibrio nella storia, palesando che, ahimè, gli orrori esistono ma che esiste anche una vita che continua a scorrere, che sorridere non è impossibile nonostante tutto lo schifo che può capitare.
Non ho paura dell’amore, Blaine. Io lo detesto. L’amore è crudele e implacabile. Ti abbatte. Ti tortura. Distrugge il tuo riflesso in uno specchio e ti dice che sei disgustosa e brutta. Che nessun altro ti vorrà. L’amore ti frusta con una cintura fino a lasciarti su ogni centimetro del corpo grossi segni rossi, così dolorosi che non riesci a sederti per giorni.

È un testo che ha bisogno del giusto stato d’animo prima che vi apprestiate a leggerlo; dovrete essere pronti a voler affrontare con Kami e Blaine un cambiamento impossibile senza sofferenza. È anche la storia di un grande amore, quello capace di scacciare anche le nubi più nere.
La tempesta non durerà per sempre. Può spaventarti, ti può scuotere nel profondo. Ma non durerà per sempre. La pioggia si placa, il tuono muore e il vento si calma fino a diventare un lieve sussurro. E in quel momento, dopo il passaggio delle nuvole di tempesta, quando tutto torna silenzioso e immobile, troverai la pace. Tranquilla e dolce pace.

Questo è il primo volume della serie “Fearless”, spero di leggere il prossimo, spero parli di Dom, anche se già so che anche quella non sarà una storia leggera, ma parlerà anch’essa di rinascita? Lo scopriremo insieme.
  [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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