I SEGRETI DI PRIMROSE SQUARE (C. CARROLL)

il
19 giugno 2019
Buongiorno e bentrovate alla recensione de "I segreti di Primrose Square", un romanzo di Claudia Carroll edito da Newton Compton.
Una pubblicazione che non potete lasciarvi scappare se siete amanti del contemporary romance...
 
 

I SEGRETI DI PRIMROSE SQUARE
CLAUDIA CARROLL
Data pubblicazione: 28.05.2019 Editore: Newton Compton Editori Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: È notte fonda e la pioggia cade sulle strade di Dublino. Una madre è disperata perché la sua bambina è morta. Lascia che l’acqua le scorra addosso mentre rimane ferma davanti a una finestra, guardando all’interno della casa in cui vive il ragazzo che ritiene responsabile. In una delle cucine che si affacciano sulla stessa piazza, una ragazza aspetta il ritorno di sua madre. Sa esattamente dove si trova, ma non è sicura di poterla raggiungere. Qualche finestra più in là, una vedova è seduta da sola nella sua stanza. Sta per dare una notizia bomba alla sua famiglia, in tempo per la cena, e la sua vita sta per cambiare per sempre. Una giovane regista teatrale si è da poco trasferita in un appartamento dall’altra parte della strada. Il suo padrone di casa è assente, ma c’è qualcosa sul suo conto che proprio non torna… Ognuna delle finestre che si affacciano su Primrose Square ha una storia da raccontare. E le vite di un gruppo di donne che abitano allo stesso indirizzo stanno per intrecciarsi.
Quattro storie di donne che si intrecciano tra di loro creando un rapporto di solidarietà femminile, un legame tra donne, forte e potente.
Un legame di quelli che durano nella vita, ma che sono davvero difficili da trovare.
Una storia che ci arriva nel cuore e nell’animo, portandoci a ogni pagina sempre più vicini alle protagoniste, a volerle aiutare e a non doverle salutare alla fine della storia.
Un romanzo di amore e sofferenza in una Dublino dei nostri giorni.
Caricata dal rinnovato proposito, è scesa dalla macchina e si è diretta là dove erano riunite le altre mamme. Incespicava un po’ lungo la strada, e non riusciva a capire il perché, visto che ai piedi portava scarpe da ginnastica e non i tacchi.
Ha vagamente avvertito l’orribile sensazione di aver interrotto qualcosa quando le altre l’hanno vista, perché ogni testa fonata e frusciante si è voltata all’istante verso di lei. Poi un silenzio improvviso e imbarazzato, come se nessuno sapesse cosa davvero cosa dire. Susan non vedeva la maggior parte di loro dal funerale e non le biasimava se non sapevano come comportarsi con lei. Dopotutto, cosa si poteva dire alla madre di una diciassettenne morta?
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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