[REVIEW PARTY] IL FILO ROSSO DEL DESTINO (M.ANOTHER)

il
25 marzo 2019
Buongiorno a tutte, oggi vi proponiamo una nuova recensione nell'ambito del review party dedicato alla nuova uscita di Mia Another, una giovane autrice che, pubblicazione dopo pubblicazione, conquista le sue lettrici. Pronte a saperne di più de "Il filo rosso del destino" di Mia Another?
 
IL FILO ROSSO DEL DESTINO
MIA ANOTHER
Data pubblicazione: 21/03/2019 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: new adult
Trama: Secondo un’antica leggenda, ogni persona è legata alla propria anima gemella attraverso un invisibile filo rosso. Non importa dove e quando, se è giusto o sbagliato, se lo vogliano o no: esse sono destinate a incontrarsi. Quando Isabel è partita per Tokyo, si è portata dietro una valigia piena di determinazione e di fogli bianchi da riempire con i suoi disegni. Con le mani sporche di grafite e la testa fra i libri, ha iniziato a studiare arte in una delle accademie più prestigiose del mondo. Nello schematico caos della sua nuova routine da studentessa, non avrebbe mai immaginato di poter trovare l’amore. Ty è dolce, premuroso e passionale, un fidanzato modello. Sarebbe una follia rischiare di perderlo. Sarebbe come squarciare la tela di un quadro perfetto. Ma se ci fosse qualcosa di tremendamente affascinante, dietro a quella tela? Ryuu porta con sé il buio e la calma di un lago ghiacciato. Nei suoi occhi neri c'è un abisso impenetrabile, è solitario, cupo, inflessibile, non sorride mai. Ma Ryuu possiede qualcosa che Isabel desidera ardentemente. Padroneggia un'arte antica che la ossessiona, che non la fa dormire la notte, che cerca di riprodurre nei suoi disegni e che risveglia il lato più intenso della sua ispirazione. Quello che sta per fare è sbagliato, immorale, inaccettabile. È crudele. Tre persone, tre vite, tre fili rossi si intrecciano nella corda tesa del destino.
Isabel è una ragazza irlandese con la passione per il disegno e il sogno di pubblicare un fumetto per una rivista famosa. Per realizzare il suo sogno, si è trasferita dalla sua natia Irlanda in Giappone, a Tokyo specificatamente, per studiare in una famosa accademia di belle arti. Qui, ha incontrato un ragazzo bellissimo, generoso e gentile, Tyler, con il quale intraprende una relazione amorosa e sentimentale.
Tyler è un giovane americano trasferitosi in terra nipponica, col suo migliore amico Ryuu, per studiare medicina e specializzarsi in pediatria. Ryuu, come ben si evince, è giapponese ma di madre americana; per voler del padre è a Tokyo per studiare medicina, come Tyler, specializzandosi però in neuroscienze.
Isabel e Tyler sono una coppia che sembra non aver nessun difetto, ma il destino, con il suo leggendario e invisibile filo rosso come i capelli della stessa Isabel, ha altri piani. Ryuu, solitario, cupo e inflessibile, è il coinquilino di Tyler e ha una passione - segreta a Tyler - che affascina, inaspettatamente, Isabel: un’antica arte giapponese che ossessionerà entrambi e che li porterà, pur non volendolo, a cercarsi, inseguirsi e amarsi.
Credere alle leggende non è sempre facile ma quando le prove sono così schiaccianti, perché dubitare?
Quanto può essere indiscreto un filo rosso e invisibile, legato al mio dito?
Non è il mio primo approccio all’autrice e le aspettative derivanti dalla precedente esperienza non sono state disattese. Questo nuovo libro di Mia Another è diverso da quello che avevo letto in precedenza per trama, contesto e personaggi ed è nuovamente un lavoro che mi piace.
Ho apprezzato il doppio punto di vista che entra a fondo nelle menti di Isabel e Ryuu, senza però creare squilibri evidenti nel cambio di soggetto narrante.
Isabel è una ragazza fiera e consapevole di sé stessa eppure inconsapevole di bramare, con un’intensità notevole, qualcosa a lei sconosciuto: l’antica arte giapponese del Kinbaku, che Ryuu invece padroneggia. Ryuu è un ragazzo prevedibile, a volte schivo ma consapevole delle sue capacità, che non si lascia scalfire da nulla, nemmeno dai sentimenti eppure, alla fine, dovrà arrendersi anche lui a essi, senza averne scampo.
I fili delle nostre vite sono già intrecciati, evitare di incontrarla non servirà a nulla. Avrei dovuto impedire alla tempesta di entrare finché ero in tempo. Adesso è troppo tardi.
Le passioni di entrambi, il disegno e il Kinbaku, permetteranno loro di incontrarsi su più fronti, a discapito però del povero Tyler che perderà in un sol colpo fidanzata e migliore amico. Tyler è il collante, l’espediente che porta i due “destinati” a trovarsi, il vertice di un triangolo destinato a crollare, la cui base - Ryuu/Isabel - tiene in piedi per un po’ perché gli vogliono bene, ma ne provano di più per loro.
Sembra che noi non ne siamo capaci. Forse siamo troppo instupiditi, confusi, travolti da questa specie di assurdo, inclemente, inopportuno amore che ci ha messo in catene.
L’autrice ha gestito bene la cultura giapponese che ha inserito nella storia, ha reso credibile la realtà e la tradizione con la giusta dose dell’uno e dell’altra. Attraverso la lettura, ho appreso con piacere anche parole e tipicità della cultura nipponica, ben inserita nel contesto narrativo, che sono state utili per apprendere, pur senza volerlo, qualcosa che mi era ignoto. La leggenda del filo rosso che unisce le anime gemelle è nota a molti, anche a me, e c’era il rischio che fosse sfruttata banalmente come tanti altri prima hanno fatto, ma non è stato così: l’Another ha avuto l’accortezza di usarla a suo vantaggio scegliendo accuratamente i soggetti e l’ambiente, aggiungendo al noto qualcosa che elevasse la leggenda, che la inglobasse nella trama senza però renderla scontata. È il Kinbaku, l’arte erotica della legatura, che Ryuu pratica, che ha portato i ragazzi diversi a venirsi incontro, come se il filo fosse solo un elemento di prova in più che lega i due ragazzi, non la causa principale.
Noi non ci stavamo cercando, eppure ci siamo trovati. Non ci siamo mai detti le parole giuste, abbiamo intessuto un legame di sensazioni e sguardi, eppure è più saldo che mai. Lo sento.
La reale tradizione si è fusa alla leggenda creando il giusto mix di logica e sentimenti cui i due non hanno potuto sottrarsi. L’eros psicologico si è intrecciato all’eros sentimentale con naturalezza, donando alla trama anche quel tocco trasgressivo e piccante che l’ha resa ancor più avvincente. Vi consiglio perciò vivamente la lettura del romanzo, c’è tutto quello che si desidera da un libro del genere e in più si impara qualcosa, cosa volere di più? Non perdetevi questa gemma tutta da scoprire!
 [Copia arc digitale ricevuta dall'editore]

2 commenti on "[REVIEW PARTY] IL FILO ROSSO DEL DESTINO (M.ANOTHER)"