INVINCIBILE (J.HARVEY BERRICK - S.REARDON)

il
15 febbraio 2019
Buongiorno ragazze (e ragazzi, se ci siete), recentemente tra le mie letture c’è stato il romanzo di Jane Harvey-Berrick & del modello – nonché ex campione di rugby - Stuart Reardon.
“Invincibile” è un romanzo ambientato nel mondo del rugby e nel 2018 di questa pubblicazione se ne è parlato abbondantemente, tanto da spingermi a leggerlo. Naturalmente le mie aspettative erano molto alte, ma leggendo la storia non ho trovato tutta la bellezza che mi aspettavo.
In queste righe tenterò di chiarire le mie sensazioni, ma partiamo dalla trama.

INVINCIBILE
JANE HARVEY BERRICK - STUART REARDON
Data pubblicazione: 07/06/2018 Editore: Delrai Editori Titolo Originale: Undefeated Serie: The Nick Renshaw series (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: sport romance
Trama: Nick Renshaw è un giocatore di rugby professionista, dalla futura brillante carriera. Un infortunio improvviso, però, rischia di minare quanto costruito finora: il pericolo è rimanere fuori dai giochi. Sarà Anna Scott, una psicologa sportiva lungimirante, a occuparsi del suo percorso di riabilitazione fisica e psicologica. L'attrazione tra loro, anche se lui è già legato a un'altra donna, non permette a entrambi di essere lucidi e rimanere lontani, così Nick si ritrova a dover fare scelte difficili oltre che compromettenti per se stesso e la sua vita. Tutti gli voltano le spalle, ma Anna no, lei è diversa, lei lo ama. Nessun divieto potrà mai far finire la loro relazione, nessuna distanza, perché il loro sentimento sincero è capace di vincere qualsiasi ostacolo, anche se così facendo entrambi toccheranno il fondo. Un romanzo dove la passione per lo sport si mescola alle vicende della vita, normali e straordinarie. Quando l'amore scende in campo, non importa chi è vincente, perché sarà sempre invincibile.
Nick è un giocatore professionista, finalmente - dopo anni di sacrifici – è pronto a passare in una squadra di prima categoria. La storia inizia a ridosso dell’ultima partita che Nick deve disputare con il vecchio team, è la sua partita d’addio a quella parte della sua vita; il contratto con i Manchester Minotaurs è firmato, ma qualcosa durante quell’ultima partita rompe l’idillio: le condizioni della partita sono pessime, quasi proibitive, e succede quello che nessuno avrebbe potuto prevedere. Nick resta vittima di un gravissimo infortunio al tendine calcaneare (comunemente detto tendine d’Achille) che si lacera, mettendo a rischio l’intera carriera del campione.
L’intervento è necessario e Nick è pronto a tutto pur di poter tornare a giocare. Il momento è delicato e ad aggravarlo le complicanze e tensioni che si creano con Molly, la sua bellissima fidanzata; una donna tanto bella quanto estremamente superficiale. Lui è tanto preso dal suo infortunio da non reagine ai comportamenti di lei e solo la famiglia amorevole in cui è cresciuto – la sorella in particolar modo – lo supporta e si rende conto della situazione della coppia, tanto da non approvare la relazione stessa.
Le settimane passano, la riabilitazione prosegue,  ma la nuova società vuole affiancargli una psicoterapeuta per la gestione del dolore e le paure.
Anna è una psicoterapeuta specializzata in disturbi post traumatici sportivi. È da poco arrivata in Inghilterra dopo un periodo difficile nella sua terra d’origine, l’America.
Fin dal primo incontro tra i due scorre un’energia particolare, ma  la loro è una frequentazione, un rapporto solo professionale, in cui lei lo aiuta a recuperare le forze, non fisiche – a quelle pensano fisioterapia e allenamenti – ma psicologiche.
Tutto sembra andare alla grande, ma qualcosa prende una piega inaspettata e tutto va sottosopra.
Quando il tuo mondo va in frantumi…
Quando dicono che sei finito…
Quando il tuo corpo è distrutto
Io mi rialzerò…
Io tornerò…
E sarò invincibile.
Questo a grandi linee è quanto, il resto non posso certo raccontarvelo, ma ora direi che dobbiamo venire a noi, alle mie impressioni.
Anna e Nick sono una coppia vincente sulla carta, ma a conti fatti sono un agglomerato di ansia, in cui la bellezza del sentimento passa in secondo piano, creando non poco stress nel lettore, sia durante la lettura, sia dopo il finale, in quanto non è un romanzo che lascia la mente libera e felice.
Li ho trovati tanto belli insieme, quanto succubi degli eventi.
Una lettura appesantita poi da una stesura in terza persona che personalmente non ho gradito.
L’idea della storia è buona, la trama accattivante, ma nel complesso è pesante e non giustamente valorizzata. La caratterizzazione sportiva del romanzo è ricca e particolareggiata, grazie al contributo tecnico dell’ex campione Reardon, ma non l’ho trovata amalgamata al resto.
Anna odiava fallire. E c’era qualcosa di Nick, una scintilla in lui, una profonda e bruciante passione, anche se unita a una vulnerabilità ben celata. Lei era determinata ad aiutarlo.
Nick è tanto sexy e massiccio, quanto ingenuo, con i paraocchi, forse anche infantile. Ben lontano dal professionista maturo che tutti si aspetterebbero. Anche Anna è il ritratto dell’incoerenza, dell’irrazionalità, molto lontana dalla figura professionale che rappresenta.
Insomma il libro è ben costruito dal punto di vista sportivo, ma non come romance. Il mio voto ammetto che sarebbe più basso rispetto dell’attuale, ma inevitabilmente tre fattori hanno influito sul mio giudizio:
- La bellezza del co-autore (Stuart), nonché voce ispiratrice del personaggio principale e l’idea di base del romanzo
- La simpatia e l’umanità dell’autrice, che ho avuto il piacere di conoscere lo scorso giugno al RARE.
- La bellezza della cover. Il lavoro svolto da Catnip Design sulla foto di Reardon è stato incredibile, caratterizzando con pochissimi colori una foto semplice che dice tutto.

[Copia digitale ricevuta dall'editore]
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