L'AMORE NON HA RAGIONE (A. IEZZI)

il
22 gennaio 2019
Buongiorno, eccomi qui per parlarvi in anteprima del nuovo romanzo di Angela Iezzi, “L’amore non ha ragione”. Un libro che ho letto con piacere in anteprima e conoscendo già la penna dell’autrice, ho notato da subito e con immensa sorpresa, una decisa maturazione nella scrittura; di questo, me ne compiaccio, poiché ho avuto conferma di averci visto bene nelle precedenti pubblicazioni quando pensavo al potenziale di Angela.
Di questo libro ho apprezzato tutto, a partire dalla cover. Ancora cuori, che sembrano a questo punto essere una caratteristica peculiare delle pubblicazioni dell’autrice abruzzese. Ora, copertina a parte, torniamo al nuovo testo che uscirà domani, ma v’invito a iniziare a conoscere questa storia con questa recensione.

L'AMORE NON HA RAGIONE
ANGELA IEZZI
Data pubblicazione: 22.01.2019 Editore: Butterfly Edizioni Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Faith è una ragazza di diciotto anni, con una caratteristica particolare: un quoziente intellettivo 187. Nonostante il suo genio, è pessima nelle relazioni interpersonali, piuttosto rigida ed estremamente razionale. Killian è il ragazzo più popolare di Yale e il suo giro di amicizie e frequentazioni è talmente ampio da renderlo una celebrità al campus. Determinato, trasandato, sicuro di sé e attento osservatore, non è abituato a sentirsi contraddire. Le loro strade, agli antipodi, sono destinate a incrociarsi nell’aula dell’unico corso che poteva vederli insieme. Due caratteri opposti, quando si incontrano, non possono che fare scintille.
Faith e Killian, i protagonisti della storia frequentano lo stesso corso di sociologia a Yale.
Lei, Faith, è dotata di una straordinaria intelligenza, tutta la sua intera esistenza è frutto di sillogismi e deduzioni logiche. È la classica persona che vuole sempre l’ultima parola nelle discussioni e non ammette nulla al di fuori di ciò che, in qualche modo, è scientificamente dimostrabile. Ovviamente, il rovescio della medaglia, ovvero i sentimenti, non sono contemplati, perché sono imprevedibili, richiedono sempre l’impegno di più parti coinvolte e talvolta chi le sta accanto non comprende il suo bisogno di razionalizzare tutto. Da buona mente scientifica vuole dedicarsi alla ricerca medica.
Per me è semplicemente una questione di conoscenza. Come mi definirebbe il professor Weber, sono una persona avversa al rischio.
Condivide casa con la sua amica Edith e la sua vita non è stata emotivamente serena; convive con il senso di colpa per l’abbandono del padre, avvenuto molti anni prima, mentre la madre si è rifatta una vita col nuovo compagno.
Dal quadro complessivo quindi deduciamo di aver a che fare con una secchiona, incapace di vedere realmente oltre la punta del proprio naso, che suscita però, una grande tenerezza e simpatia.
La vedo stringere le labbra combattuta, labbra che cominciano a stuzzicare qualche fantasia nella mia mente, poi incrocia le braccia al petto, in una posa che ho scoperto piacermi chissà perché.
Killian è un aspirante avvocato divorzista, la sua famiglia d’origine è pressochè sfasciata, è molto attivo sui canali social dove cura rubriche e offre consigli. È molto famoso nel campus, non certo per le scorribande, le feste o l’alcool, come molti protagonisti di altri libri, ma per il suo impegno: è un leader positivo.
Qualcuno mi ha definito una persona pigra: non mi alzo mai dal letto prima delle nove e mezzo, dieci meglio, a meno che non sia strettamente necessario, non mi stiro le camicie o i jeans, purchè siano puliti non mi formalizzo per qualche piega di troppo sui tessuti, non mi rado la barba tutte le mattine, in fondo mi piace il mio aspetto un po’ trasandato.
Con Faith l’attrazione è molto celebrale, si dilungano in conversazioni, a colpi di teorie sociologiche, sulle mode, sulle relazioni ai tempi dei social, sulla società liquida. I loro dialoghi sono interessanti, stimolanti e godono, inconsapevoli, della reciproca intelligenza, anche se, hanno opinioni diverse su moltissime questioni.
Mi dispiace non essere stata chiara dal principio, ma non potevo immaginare questo sviluppo, non rientrava nel mio campo di esperienza.
Devo confessare che, quando ho letto la sinossi, immaginavo un libro ambientato in un campus, dove la vita perennemente festaiola e avrebbe condotto Faith ad un radicale cambio di punti di vista e stile di vita. In realtà ho apprezzato la capacità di creare personaggi diversi, ma in senso positivo. Due figure desiderose di ottenere una laurea di un certo livello, persone spinte dalla voglia di cambiare, mettendo le proprie doti a disposizione dell’umanità.
Perché io penso che tu sia una ragazza intelligente che sa usare tanto il cervello e ancora poco il cuore.
È un libro che mi è piaciuto davvero tanto perché l’autrice racconta e insegna la necessità di guardare il mondo attraverso le sue mille e più sfaccettature, fatte di molteplici gradazioni di grigio. Apprezzabile quindi anche l’evoluzione emotiva e personale dei protagonisti che cresceranno molto in queste pagine e impareranno a essere positivi ma non eccessivamente idealisti.
L’amore è questo una scelta, un consegnarsi nelle mani dell’altro, una decisione del tutto irrazionale.


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