SO TWISTED (M.MARINO)

il
27 novembre 2018
S’intitola “So Twisted, il primo volume autoconclusivo della serie Bad Behavior di Melissa Marino. Una serie acquisita da Hope Edizioni, che sempre più spesso fa conoscere al pubblico italiano storie bellissime.
“So Twisted”, uscito a ottobre 2018 racconta di Aaron e Calliope; lui papà single in cerca di aiuto per la gestione della quotidianità della sua bambina, lei studentessa che nella proposta di Aaron trova il lavoro dei suoi sogni.

SO TWISTED
MELISSA MARINO
Data pubblicazione: 31.10.2018 Editore: Hope Editori Titolo Originale: So Twisted Serie: serie Bad Behavior (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Callie ha trovato il lavoro perfetto. Facendo da baby-sitter all'adorabile figlia di un papà single, può finire di pagare il suo prestito studentesco e vivere in una bella casa nel cuore di Chicago. C'è solo un problema: il suo nuovo capo. Decisamente, non ha un fisico da papà; più di un metro e ottanta di pura energia sessuale. Quando mai si è visto un papà così sexy?
Dallo scintillio negli occhi di sua figlia, Aaron capisce che Callie è stata un'ottima decisione, ma il sorriso mozzafiato della ragazza e le sue lunghe gambe lo fanno riflettere sulle proprie esigenze. Aaron sa che è una pessima idea avere una relazione con la baby-sitter, ma sono anni che qualcuno non lo affascina come lei.
Quando vivere sotto lo stesso tetto si dimostra una tentazione troppo allettante a cui resistere, Callie e Aaron scoprono una passione sconvolgente, diversa da qualsiasi cosa abbiano mai provato. Ma con una bambina curiosa e una famiglia ficcanaso in mezzo, il loro segreto e la loro storia senza legami presto si trasformano in qualcosa di contorto e intricato...
La vita di Callie non è mai stata rose e fiori: oltre a studiare ha dovuto sempre preoccuparsi di ripagare il prestito studentesco, le spese quotidiane e l’affitto; per questo oltre alla scuola si è rimboccata le maniche e ha lavorato, anche quando l’occupazione non le si addiceva.
È grazie ad Evelyn, sua migliore amica e coinquilina, che trova il lavoro in casa di Aaron. Lui ha bisogno di una figura che si occupi 24 ore su 24, sette giorni su sette, della sua bimba, Delilah, di quattro anni, sveglia, dolce e furbetta.
Fin dal primo incontro Callie nota la bellezza abbagliante di quest’uomo  bello da far tremare le gambe e seccare la lingua. Non sembrerebbe nemmeno un uomo solo con figlia a carico nei sui 180 centimetri di sexaggine e sorrisi illegali.
Lo afferrai per la camicia e lo tirai verso di me, le nostre labbra si sfiorarono. «Va bene».
Le nostre labbra si unirono in una focosa passione che mi accese ovunque. La risposta alle mie domande era proprio là. Questo era quello che desideravo.
Ed era anche quello che desiderava lui.
Vivere a stretto contatto non sarà semplice: Callie è tanto attratta dal suo nuovo capo, come lui lo è da lei e dalla sua dolcezza, dalle sue gambe e dall’affetto immediato che prova per la piccola Delilah e dalla sintonia che subito si crea.
La loro attrazione è talmente forte che resistersi è pressoché impossibile, oltretutto p subito chiaro a entrambi che il loro legame non è qualcosa di già visto e provato, gestirlo non sarà semplice, soprattutto quando ammettere i reciproci sentimenti potrebbe voler dire giocare a carte scoperte.
Come andranno le cose? E la famiglia Matthews saprà accettare Calliope senza pregiudizi? Abel riuscirà a far ragionare suo fratello (Aaron)? E Callie come ne uscirà?
Quello si chiamava giocare sporco. Molto sporco. Non solo era attraente, ma era anche intelligente, di successo e amava la Nutella. C’era un limite a tutta quella perfezione?
Sì, c’era. Il limite era sempre lo stesso. Lui era il mio capo e dovevo rimuovere dal mio cervello ogni singolo pensiero impuro che riguardasse lui, la Nutella o entrambi.
Ho letteralmente DI-VO-RA-TO il romanzo di Melissa Marino .
Una storia bella e coinvolgente, che non lascia il lettore nemmeno un attimo, un libro con pochi difetti e tanti pregi.
In queste pagine, la cui narrazione si alterna tra Callie ed Aaron, si legge di un rapporto genuino, in cui si mischiano rispetto, pasisone, sentimento, paura. Mi è piaciuto proprio per questo: “So Twisted” è verosimile, aldilà del clichè, è reale.
I personaggi sono umanizzati, soprattutto nell’ultima parte, dove finalmente mostrano le loro debolezze a tutto tondo.
Tutto quello che era successo da quando avevo incontrato Callie era stato come un uragano, un imponente turbinio di emozioni, e non avevo idea di come affrontarle tutte insieme. Ciò che era iniziato come la semplice assunzione di una tata, si stava trasformando in qualcosa di molto diverso.
Sono letteralmente impazzita nel leggere le emozioni scaturite dal rapporto di Callie e Aaron. La loro passione vissuta con enorme travolgimento, a cui si contrappone l’ansia, la razionalità, di poter ferire Delilah la cui presenza è tanto importante, quanto a tratti ingombrante e che in Calliope vede più della baby sitter, l’amica grande che la fa giocare e le prepara deliziosi pasti e colazioni con pancakes a forma di Topolino.
Non ci accorgiamo di quanto rare siano le volte in cui le persone ci guardano davvero negli occhi finché non accade. 

Ciò che non mi ha invece entusiasmata troppo, è il finale. Seppur sia rimasta molto coinvolta ed emozionata, l’ho percepito un pizzico affrettato, nonostante dalla voce di Callie se ne conoscono alcuni degli sviluppi principali.
Ho trovato un pochino forzata la crepa nel rapporto tra il protagonista e suo fratello, Abel. Ci sta la discussione, è comprensibile l’impatto iniziale che ne deriva, ma dal momento in cui viene chiarita, perché allontanarsi? E la bambina, così legata allo zio, non lo cerca nella sua quotidianità come cerca Callie?
Ecco…. Qualche punto a mio parere andava meglio gestito.
Sulle ultime pagine del romanzo, c'è da dire anche che mi sono letteralmente trovata a singhiozzare. Quando Delilah chiama Callie... ecco il racconto di quell'episodio mi ha emozionata nel profondo. In quelle righe esce tutta l'incertezza, la paura di una bimba dolcissima che sente la mancanza della sua figura femminile di riferimento.
«Callie? Papà mi ha aiutato a chiamarti». Fece una pausa, dandomi il tempo di ricompormi per risponderle, mentre mi asciugavo freneticamente le lacrime con dei tovaglioli marroni scadenti. «Ti ricordi di me?», chiese nervosamente.
Queste poche parole, immaginatele con la vocina di una bimba... non vi sentite stringere il cuore?

Insomma, con pregi - tanti -  e difetti - pochissimi  - il romanzo di Melissa Marino abbraccia chi lo legge con un calore umano indescrivibile a parole. Bisogna solo viverlo in prima persona, quindi il mio consiglio è di non perdervi questa lettura.
Spero di poter presto leggere “So Screwed”; sono curiosa di conoscere meglio Abel, così libertino e senza pensieri, ed Evelyn, colei che ha fatto, tutto sommato, incontrare i protagonisti di “So Twisted” e che potrebbe essere una bella rivelazione.
Avevo dimenticato che cosa significava innamorarsi di un’altra persona finché avevo incontrato lei, che era riuscita a riportare in vita tutti quei sentimenti che avevo sotterrato per molto tempo.
[Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
 
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