FLOW (K.RYAN)

il
14 novembre 2018
È sicuramente un bel giorno oggi, perché vi presento Flow di Kennedy Ryan, il prequel della Gripseries, una serie che a mio avviso ha davvero delle ottime potenzialità! C’è qualcuno tra voi amante della musica rap? Beh, qui abbiamo un sexy ragazzo, autore e cantante non ancora sbocciato ma dal talento innato. Vi ho incuriositi? Continuate a leggere.

FLOW
KENNEDY RYAN
Data pubblicazione: 22/10/2018 Editore: Hope Edizioni Titolo Originale: Flow Serie: serie Grip(#0.5) Finale: Autoconclusivo Genere: Music romance - Contemporary romance
Trama: Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale.
Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica.
Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo.
Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più.
È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?
FLOW è il prequel che narra una settimana di giorni e notti magiche che perseguiteranno Grip & Bristol negli anni successivi. GRIP è il romanzo completo con la conclusione della loro storia.
Prendete un’intera tavoletta di cioccolato del vostro gusto preferito e mangiatene un quadratino. È buono, buonissimo e probabilmente ne vorrete ancora... ecco questo è Flow, un assaggio che non placa minimamente la fame che avrete di leggere ancora di Bristol e Grip.
Bristol studia alla Columbia, a New York. Durante le vacanze di primavera è decisa a prendere un aereo e volare a Los Angeles per rimettere insieme il rapporto con Rhyson, il suo gemello che non vede da cinque anni.
Rhyson è un genio della musica, uno dei pianisti più famosi del Paese che, purtroppo, preferisce stare lontano dalle scene, anche se continua a occuparsi sempre di musica per altri artisti. Il suo non voler più esibirsi in pubblico è causato dalla pressione dei genitori, che l’hanno sballottato da un tour all’altro da quando era piccolissimo.
Bristol ha sempre ammirato il fratello da lontano e dopo cinque anni di sporadici contatti telefonici, adesso lo rivuole indietro. Lui, però, non si presenta in aeroporto a prenderla a causa di impegni lavorativi e manda il suo migliore amico. E qui, lettrici carissime, mettetevi comode perché sta per fare il suo ingresso Marlon James – Grip – il protagonista maschile.
Grip mi è stato simpatico sin dall’inizio, sin dalla sua prima apparizione con indosso una maglietta dalla scritta stramba; è un sexy ragazzo di colore, simpatico, profondo, dal talento indiscutibile e deciso a farsi strada nel mondo della musica rap.
È un cantastorie e un poeta.
Mi sento nello stesso modo in cui mi sentivo ascoltando Rhyson da piccola, come se il sole e la luna fossero dentro casa mia. Come se facessi parte della sua grandiosa galassia, e lui fosse la stella. Grip è una stella.
L’attrazione tra Bristol e Grip è inaspettata ma tangibile e i dubbi di entrambi a riguardo sono legittimi. Bristol è la sorella del suo migliore amico, in più si sente frenato dal fatto che non a tutte le donne piace “il fascino al cioccolato” e che provengano da mondi completamente diversi.
La famiglia di Bristol possiede parecchi soldi, lei frequenta un college prestigioso ed è bellissima, mentre lui è cresciuto a Compton dove la vita per le persone di colore era difficile, fa un sacco di lavori per mantenersi e abita in uno squallido appartamento.
Bris, dal canto suo, ha paura di iniziare qualcosa che non sa come potrebbe andare avanti vista la distanza che li separa, e se poi tutto finisse? Grip è sempre il migliore amico del fratello, quel fratello con cui sta cercando di ricostruire un rapporto.
Veniamo da due mondi talmente lontani che dovrebbe esserci un oceano immenso a separarci, pieno di tutte le differenze tra noi e di tutte le ragioni per cui non dovremmo mai incontrarci sulla terraferma.
Nonostante questo, trascorrendo insieme la settimana in cui Bristol è a Los Angeles iniziano a scoprirsi pian piano, si confrontano su argomenti più o meno importanti, sentendosi talmente vicini da rivelarsi cose inaspettate e alla fine entrambi pensano che fare un passo per volta sia la soluzione migliore perché quello che sta nascendo non può essere ignorato.
Sapete quel formicolio elettrico di cui parla la gente? Quella cosa che corre lungo la spina dorsale come una minuscola scossa quando le vostre mani si toccano per la prima volta? Non è questo che provo, non è elettrico. È qualcosa che… ribolle. Un calore che sembra fremere sotto la mia pelle per un secondo e poi esplode in un’eruzione solare.
Mi piace lo stile dell’autrice, come ha caratterizzato tutto l’insieme: il doppio punto di vista ci permette di conoscere meglio la mente dei protagonisti e le loro riflessioni. Centoventi pagine circa piene di tante cose, non vi è un attimo di noia; passiamo dal rapporto genitori e figli a quello tra fratelli, dai discorsi sulla razza alla musica, dall’amicizia all’amore, insomma Kennedy Ryan non ci fa mancare niente!
Noi ci conosciamo. Non in termini di ore o giorni, ma di qualcosa di più profondo. Qualcosa di più elementare. Non posso negarlo, ma non ho idea di cosa farci.
Vogliamo parlare del finale? Mi ha lasciata assolutamente insoddisfatta, nel senso buono del termine, poichè l’autrice ci piazza un colpo di scena dell’ultimo secondo che fa rimanere con la voglia di sapere e che getta le basi per il futuro.
Flow mi ha stupita e spero vivamente di non rimanere delusa del continuo della storia di Bristol e Grip, quindi auguriamoci che la Hope Edizioni non ci faccia aspettare troppo per l’uscita del nuovo volume, nel frattempo vi saluto e alla prossima!
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